brunetta

“L'ITALIA ORMAI È SULL'ORLO DEL BARATRO EPPURE CONTE VUOLE FARE TUTTO DA SOLO” - RENATO BRUNETTA: “SE PENSA DI CHIEDERE IL NOSTRO VOTO PER LO SCOSTAMENTO DI BILANCIO PER FARE POI QUELLO CHE VUOLE, SI SBAGLIA DI GROSSO. GIÀ ABBIAMO VOTATO 80 MILIARDI CHE HANNO CONSENTITO AL GOVERNO TRE DECRETI NEI QUALI NON È STATO RECEPITO NEANCHE UN EMENDAMENTO DEL CENTRODESTRA, TUTTI RESPINTI. E IN SENATO IL GOVERNO NON HA I NUMERI…”

Paolo Bracalini per “il Giornale”

 

RENATO BRUNETTA

«L'Italia è sull'orlo del baratro, non solo economico ma politico e istituzionale. Forse è il momento più difficile della nostra storia repubblicana. E noi non faremo più da stampella a Conte, troppo comodo chiedere il nostro voto per lo scostamento di bilancio e poi sbatterci le porte in faccia quando si tratta di decidere come spendere i soldi. Il senso di responsabilità nei confronti del paese noi l'abbiamo dimostrato, oltre non andiamo» dice l'ex ministro e deputato azzurro Renato Brunetta, che pure è una delle voci più dialoganti nel centrodestra rispetto al governo.

Gualtieri Conte

 

Professore, l'opposizione ha già salvato due volte il governo, votando i due scostamenti di bilancio. Dunque, non ce ne sarà una terza?

«Se Conte pensa di chiedere altri venti miliardi avendo il nostro voto per fare poi quello che vuole, si sbaglia di grosso. Già abbiamo votato 80 miliardi che hanno consentito al governo tre decreti, il Cura Italia, il Dl Liquidità e il Rilancio, nei quali non è stato recepito neanche un emendamento del centrodestra, tutti respinti. Bel paradosso, fai i decreti con le risorse che ti mette a disposizione anche l'altra metà del cielo e poi gli dici faccio tutto io. Perchè sia chiaro, da due mesi Conte una vera maggioranza in Senato non ce l'ha più».

 

conte gualtieri

Sta dicendo quindi che il governo, senza il vostro voto, potrebbe cadere?

«La Costituzione prevede per questi provvedimenti la maggiorata assoluta degli aventi diritto, più ancora che per la fiducia. E in Senato il governo non ha i numeri. Ma in questo momento cruciale non avere un governo sarebbe una iattura, per giunta non credo ci sarebbero le condizioni per lo scioglimento delle Camere. C'è un ingorgo istituzionale con l'election day e il referendum e poi la situazione dell'Italia è troppo delicata per poter ipotizzare elezioni anticipate. No, la strada obbligata è un'altra».

 

renato brunetta

Quale?

«La condivisione di una strategia complessiva per il paese, concordata insieme all'opposizione. Abbiamo due mesi decisivi davanti a noi, per l'Europa ma ancor di più per noi. O Conte dimostra di essere il premier di un paese unito e coeso, oppure per l'Italia non ci sarà speranza. La strada maestra è questa. Conte condivida il piano nazionale delle riforme che servono all'Italia e che l'Europa chiede per poter aprire i cordoni della borsa. Se il Parlamento lo approvasse adesso con il massimo della condivisione, il premier avrebbe credibilità in abbondanza al prossimo consiglio europeo. Ma lo stesso discorso vale per il pacchetto di aiuti europei».

 

Sul Mes però il premier è molto ambiguo.

«Al momento Conte tiene ridicolmente la cosa sospesa. Con la Merkel, che ha detto cose equilibrate e persino generose sulla nuova Europa che sta nascendo, Conte ha fatto un fallo intenzionale, ha risposto in maniera sgarbata e nervosa a lei che è l'unica nostra amica in Europa. Lo ha fatto non per maleducazione, ma per mandare un messaggio ai grillini. Però ha irritato tutte le cancellerie europee rendendo il lavoro della Merkel verso i paesi frugali, quelli ostili alla solidarietà, ancora più difficile».

GIUSEPPE CONTE ANGELA MERKEL

 

Cioè ci ha indebolito?

«Senza dubbio. Invece in Europa ci deve andare con un consenso il più ampia possibile sul pacchetto europeo, su cui Forza Italia si è già detta favorevole. E oltre a questi due punti, chiediamo anche di anticipare la legge di bilancio all'estate e con quella attuare le riforme contenute nel piano nazionale. In maniera che a settembre, anche con l'election day e la campagna elettorale, si possa presentare come premier credibile di un paese con una strategie chiara non fatta di parole ma di norme scritte e approvate».

 

CONTE MERKEL SANCHEZ MACRON

Ma lei pensa davvero sia possibile fare un piano di riforme, dalla giustizia al fisco, insieme a M5s e Pd? E che Conte faccia da mediatore?

«Delle due l'una: o Conte ci riesce o salta. A me del suo governo non importa, ma importa il bene del paese. Noi non siamo quelli del tanto peggio tanto meglio, però non abbiamo neppure l'anello al naso. Lo dico a Conte da quattro mesi: trova un percorso di condivisione, fai che i prossimi decreti abbiano doppi relatori, uno della maggioranza e uno dell'opposizione, e costruiamo il piano per l'Europa insieme. Se non lo fa si troverà in un vicolo cieco. Ora deve fare tutto e subito. O sarà troppo tardi».

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...