giorgia meloni antonio tajani matteo salvini collaboratori consulenti

“CONSULENTI” SOTTO LA LENTE – TUTTI I CONSIGLIERI E COLLABORATORI CHIAMATI DAL CENTRODESTRA NEGLI UFFICI DI MELONI, TAJANI E SALVINI A PALAZZO CHIGI: LA DUCETTA SI È PORTATA DIETRO LA STORICA SEGRETARIA, PATRIZIA SCURTI, CHE GUADAGNA 180MILA EURO LORDI ALL’ANNO, E GIOVANNA IANNIELLO (160MILA). MISTERO SUL COMPENSO DI MARIO SECHI, MENTRE IL SUO VICE, FABRIZIO ALFANO, PORTA A CASA 120MILA EURO – EX DEPUTATI, REGISTI, EX CALCIATORI E PURE SACERDOTI: CE N’È PER TUTTI I GUSTI

I CONSULENTI DEL GOVERNO MELONI - DOCUMENTO PUBBLICATO DA REPUBBLICA

Estratto dell’articolo di Miriam Di Peri e Antonio Fraschilla per “la Repubblica”

 

Sono gli ottanta uomini e donne d’oro di Palazzo Chigi. Sono loro che tengono le redini degli staff e della macchina del governo di centrodestra. […]

 

[…] La presidente del Consiglio nella sua squadra ha voluto con sé due sue storiche assistenti: Patrizia Scurti, capo della segreteria particolare con stipendio da 180 mila euro lordi all’anno, e Giovanna Ianniello come «coordinatrice eventi di comunicazione» e stipendio da 160 mila euro. A proposito di comunicazione, non è stato ancora pubblicato il decreto con lo stipendio del neo capo ufficio stampa, l’ex direttore dell’Agi Mario Sechi. Ci sono però i nomi e i compensi degli altri addetti «all’ufficio stampa e relazione con i media» di Palazzo Chigi.

 

GIOVANNA IANNIELLO PATRIZIA SCURTI JOE BIDEN

A partire da Fabrizio Alfano, giornalista dell’Agi e già portavoce di Gianfranco Fini presidente della Camera: per lui compenso da 120 mila euro lordi all’anno come vice di Sechi. Nell’ufficio comunicazione anche Alberto Danese, compenso da 20 mila euro come «esperto internet e social media», già autore della Voce del patriota .

 

mario sechi parla con i giornalisti a palazzo chigi

Nella squadra c’è poi il guru del web di Meloni […] Tommaso Longobardi, con stipendio da 80 mila euro lordi all’anno. Il coordinatore del settore amministrativo della comunicazione è Carmelo Dragotta, compenso da 75 mila euro, Stefania Gallo con la qualifica di esperta e compenso da 50 mila euro. Il capo di gabinetto è Gaetano Caputi, con un passato al ministero dell’Economia e alla Consob, e stipendio da 221 mila euro.

 

GAETANO CAPUTI

[…] Il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, per la sua squadra a Palazzo Chigi che si aggiunge allo staff al ministero degli Esteri, ha fatto scelte, diciamo così, più pop.

[…] Tra i consulenti ed esperti a titolo gratuito […] ha nominato il regista Pupi Avati. Come «consigliere per la politica economica e imprenditoriale » ha scelto l’ex deputato Sestino Giacomoni, compenso da 50 mila euro, e l’ex calciatore del Milan, ed ex deputato, Giuseppe Incocciati come «consigliere per le tematiche giovanili e sportive»: per lui un obolo da 30 mila euro all’anno.

PATRIZIA SCURTI E GIORGIA MELONI

 

Come «esperta», ma senza specificare bene in che materia, Tajani ha poi indicato l’ex consigliera della Valle d’Aosta Emily Rini, compenso da 30 mila euro, e sempre come «esperto» anche il sacerdote della Congregazione della missione di San Vincenzo de’ Paoli, Matteo Tagliaferri: anche lui con stipendio da 30 mila euro.

 

[…] Matteo Salvini […]. Per lui uno staff composto da quindici persone. Tra queste, l’ex deputato Armando Siri con un compenso da 120 mila euro all’anno come «consigliere per le politiche economiche, del credito e dello sviluppo sostenibile» […]. Un altro ex deputato leghista e attualmente vicesindaco del Comune di Chiuduno in provincia di Bergamo, Stefano Locatelli, è stato invece nominato come «consigliere per i rapporti con le autonomie», con compenso sempre di 120 mila euro all’anno.

 

EMILY RINI

Come capo di gabinetto Salvini ha indicato Paolo Grasso, avvocato dello Stato, e come esperto giuridico il consigliere della Corte dei conti Pierpaolo Grasso. Tra gli esperti anche un suo storico portavoce, Matteo Pandini, con compenso da 60 mila euro: nell’ufficio comunicazione del leader della Lega anche Alessandro Pansera e Agostino Pecoraro, 40 mila euro ciascuno, già nel team dell’ex super esperto della comunicazione Luca Morisi.

 

[…] Tra gli uomini che contano a Palazzo Chigi c’è poi una pletora di consiglieri diplomatici, ben 24, a partire da Francesco Maria Talò: ex console a New York e rappresentante di Bruxelles alla Nato, ha in mano i dossier più delicati, Ucraina e futuro dell’alleanza Atlantica.

 

PUPI AVATI ALLA FESTA DI FRATELLI DITALIA

Seguono quindi gli staff dei due sottosegretari alla Presidenza, Mantovano e Fazzolari. Il primo come consigliere giuridico ha indicato il professore dell’Università di Genova Francesco Farri, compenso da 80 mila euro, e come capo di gabinetto il consigliere parlamentare della Camera Nicola Guerzoni. A guidare la sua segreteria tecnica il viceprefetto Fabrizio Izzo. Il collega Fazzolari come segretari particolari ha scelto Camilla Trombetti, compenso da 60 mila euro, già consulente di FdI, ed Emilio Scalfarotto, dirigente di FdI a Fiumicino: 85 mila euro l’anno.

I CONSULENTI DEL GOVERNO MELONI - DOCUMENTO PUBBLICATO DA REPUBBLICA matteo pandini (2)Francesco Maria Talo. matteo salvini e armando siri incontrano le parti sociali al viminale 1. FABRIZIO ALFANO

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?