mario draghi - 2

“CRESCEREMO PIÙ DI FRANCIA E GERMANIA, MA CI SONO NUVOLE ALL’ORIZZONTE” – DRAGHI RIVENDICA I RISULTATI DEL SUO GOVERNO E AVVERTE I PARTITI IN VISTA DELLO TSUNAMI IN ARRIVO IN AUTUNNO: “MA QUALUNQUE GOVERNO RISPETTERÀ GLI IMPEGNI ASSUNTI IN EUROPA COL PNRR” – “MARIOPIO” LASCIA APERTA LA PORTA A UN BIS: “NONNO RESTO” E FA GLI AUGURI AI PARTITI: “BUONE VACANZE A CHI NON HA LA CAMPAGNA ELETTORALE E AUGURI A QUELLI CHE DEVONO FARLA. L’AGENDA DRAGHI? È LA CREDIBILITÀ…”

 

Fabio Savelli per il “Corriere della Sera”

 

mario draghi 5

Quel che serve, ora più che mai, è «coesione sociale e politica». L'«incertezza», con le urne alle porte, può essere mitigata se la «credibilità internazionale» dell'Italia rimane tale davanti a ciò che definisce «nuvole all'orizzonte».

 

Mario Draghi, in conferenza stampa al termine dell'ultimo consiglio dei ministri prima della pausa estiva, non fa mistero che l'autunno porterà con sé una serie di sfide da far tremare i polsi: «Aumento del prezzo del gas, crisi energetica, il carovita» trascinato da questo tasso d'inflazione, «difficoltà di approvvigionamento di materiali», «l'incertezza geopolitica», che la crisi di Taiwan rischia di esacerbare perché non aiuta i progetti di cessate il fuoco in Ucraina, visto che le «speranze» di negoziato con Mosca erano riposte «sulla Cina».

 

roberto garofoli mario draghi daniele franco roberto cingolani

Però l'eredità che lascia a chi lo seguirà a Palazzo Chigi lo induce a pensare «che le previsioni sul terzo trimestre non sono così pessimistiche» seppur in un contesto di «forte difficoltà per imprese e famiglie» che questo decreto da 17 miliardi intende «alleviare». La portata degli interventi - sulle bollette elettriche, sul cuneo fiscale e sulla rivalutazione delle pensioni - assume connotati «straordinari» dettati «dal carattere d'urgenza» che il carovita determina sui risparmi e sulle attività produttive. Il dettato costituzionale viene rispettato seppur nella particolarità di un esecutivo agli affari correnti.

 

SILVIO BERLUSCONI - GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI

Auguri ai ministri Il premier non entra nella disputa elettorale. Anzi si tiene bene alla larga. «Nonno resto», replica a chi vorrebbe sondare la sua disponibilità di uomo al servizio delle istituzioni ove dalle urne non dovesse emergere una maggioranza chiara. E per fugare ogni ulteriore dubbio dice: «Oggi alla fine del Cdm ho fatto tanti auguri di buone vacanze a quelli che non hanno la campagna elettorale e gli auguri a tutti quelli che devono farla, che si verifichino desideri e sogni, sono molto vicino a loro».

 

Alcune forze politiche si richiamano «all'agenda Draghi». L'equazione suona immediata, però Draghi la confina alla «credibilità internazionale che l'Italia ha» e che deve continuare ad avere. Non ha dubbi che «qualunque governo rispetterà gli impegni assunti in Europa col Pnrr perché alcuni Paesi hanno accettato di tassare i loro cittadini per garantire all'Italia di avere le risorse».

 

mario draghi daniele franco 4

Il cronoprogramma Il cronoprogramma dei fondi assegnati da Bruxelles è stringente. Come le riforme, non più rimandabili su fisco e concorrenza, cui dovrà attenersi il prossimo esecutivo per non dilapidare una «crescita che non si vedeva da venti anni, meglio di Francia e Germania. Del 3,4% acquisita per il 2022 quando le previsioni di Confindustria l'attestavano all'1%, del 6,6% l'anno scorso». Se il merito è «anche della politica economica di questo governo e della struttura ministeriale del Tesoro che ha lavorato» senza risparmiarsi.

 

roberto garofoli mario draghi daniele franco roberto cingolani

Un plauso al titolare del dicastero, Daniele Franco, che gli siede accanto. Un decreto, questo, che avviene «senza scostamenti di bilancio» perché la dinamica delle entrate erariali, anche per effetto dell'inflazione ai massimi, é «maggiore del previsto» però è necessarie re-distribuire le risorse in fretta. Un decreto condiviso «con le parti sociali», rimarca Draghi evidenziando le critiche di alcuni sindacati che potrebbero alla fine aver influenzato l'intervento sul cuneo fiscale «più generoso di come era entrato in Consiglio dei ministri».

 

Sul banco degli imputati finiscono anche stavolta le società energetiche. Gli incassi della prima rata degli extra-profitti è molto al di sotto delle attese. L'aliquota al 25% sugli utili eccedenti finora non ha portato al gettito atteso. I contenziosi tra Stato e società sono dietro l'angolo. Draghi però trova «intollerabile che famiglie ed imprese siano in forte difficoltà mentre ci sia un settore che elude le disposizioni». Si dice pronto «ad altri interventi», ancor più pesanti, che potrebbero rendersi necessari fino all'arrivo del nuovo governo.

 

roberto garofoli mario draghi daniele franco roberto cingolani

Gli investimenti esteri Volontà che traspare, netta, anche dalla vicenda Ita Airways: «Non è mia intenzione lasciare il dossier al prossimo governo, anzi la decisione arriverà in tempi brevissimi, entro dieci giorni», delinea la road map del processo di privatizzazione della compagnia.

 

La credibilità internazionale è il lascito a cui tiene di più. Nel decreto, tiene a rimarcarlo, c'è la volontà di «attrarre investimenti dall'estero, in settori ad alta tecnologia, come i semiconduttori» di cui l'Europa (e il mondo intero) soffrono una pesante mancanza. Il riferimento, neanche velato, è all'annuncio dell'Intel che intende aprire fabbriche. «Perché portano occupazione, il cui tasso è salito oltre il 60% ai massimi dal 1977», segnala il premier che però, non nasconde, solo «una parte a tempo indeterminato». La chiusa sulla pressione migratoria, alimentata dall'instabilità dettata dalla carenza di grano: «Abbiamo ottenuto lo sblocco delle prime navi, ma non possiamo ancora escludere la crisi umanitaria».

mario draghi daniele franco roberto cingolani mario draghi daniele franco roberto cingolani 1

 

mario draghi 2mario draghi 6mario draghi 6 mario draghi 5mario draghi 4mario draghi daniele franco roberto cingolani mario draghi 1mario draghi 4 mario draghi daniele franco 2 mario draghi daniele franco roberto cingolani 2mario draghi mario draghi 3daniele franco mario draghi 1 mario draghi roberto cingolani

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…