giorgia meloni

“I DIRITTI DELLE DONNE NON SI DIFENDONO FACENDOSI CHIAMARE ‘LA PRESIDENTA’” – GIORGIA MELONI, INTERVISTATA DA “CHI”, SI AUTOINCENSA: “NON AVREI POTUTO FARE PIU’ DI COSI’. LA SINISTRA NON HA SUPERATO LO SHOCK DI VEDERE CHE È STATA LA DESTRA AD ESPRIMERE LA PRIMA DONNA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. NON CAPISCO LE CRITICHE PER AVER PORTATO MIA FIGLIA GINEVRA IN CINA” – LA DUCETTA POI PROPINA IL SOLITO VITTIMISMO: “DALLA SINISTRA VENGO ACCUSATA DI QUALSIASI COSA...” – “MARINA E PIER SILVIO BERLUSCONI? NON LI CONSIDERO OSTILI” – LE PAROLE SU GIAMBRUNO: “SIAMO ANCORA AMICI E CI VOGLIANO BENE. LA NOSTRA SEPARAZIONE È DEFINITIVA MA...”

1 - MELONI, SINISTRA NON HA SUPERATO SHOCK DONNA PREMIER DI DESTRA

giorgia meloni punto stampa in cina 4

(ANSA) - "Sulla questione femminile credo che la sinistra non abbia superato lo shock di vedere che è stata la destra ad esprimere la prima donna presidente del Consiglio in Italia. Per loro era inimmaginabile, ma io penso che fosse inevitabile.

 

C'è una differenza sostanziale tra il pensiero conservatore e liberale e quello di sinistra: noi crediamo che il merito venga prima di tutto, loro pensano che le etichette vengano prima di tutto. Risultato: da noi non c'erano preclusioni per alcuno, ma ognuno doveva dimostrare il suo valore e dare il massimo.

 

GIORGIA MELONI CON LA FIGLIA GINEVRA IN CINA

Da loro le donne hanno spesso pensato che il ruolo ricoperto dovesse essere una concessione di una classe dirigente prevalentemente maschile, o un obbligo imposto attraverso quote rosa. Ma quando pretendi di essere il capo perché lo dicono le quote, non riesci a esercitare la leadership. Ecco perché è sempre stata la destra, e non la sinistra, a esprimere i principali ruoli di leadership femminile".

 

Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una intervista a Chi, in edicola domani. "Dopodiché, io non penso che si difendano i diritti delle donne con battaglie tipo farsi chiamare "la Presidenta". Perché se ti chiamano presidenta, o assessora, ma vieni esclusa dal mondo del lavoro perché hai dei figli, temo che la parità sia ancora parecchio lontana. La sfida vera è costruire un mondo nel quale le donne non vengano discriminate perché sono madri, o potenziali madri. È per questo che abbiamo concentrato molte delle poche risorse che avevamo sulle mamme lavoratrici".

 

STRAGED THINGS - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

2 - MELONI, LA SINISTRA MI ACCUSA DI TUTTO, ORAMAI È UNA BARZELLETTA

(ANSA) - "Dalla sinistra vengo accusata di qualsiasi cosa. Centenario della Marcia su Roma? È colpa della Meloni. Strage di Bologna? È colpa della Meloni. Naufragio di Cutro? È colpa della Meloni. Femminicidi? È colpa della Meloni. Etc etc. Ormai è una barzelletta, e quello che non capiscono è che le persone di buon senso, anche di sinistra, lo vedono". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una intervista al settimanale Chi, in edicola domani.

 

3 - MELONI, GINEVRA IN CINA? COSÌ INCARICO COMPATIBILE CON MATERNITÀ

(ANSA) - "Il fatto che io sia arrivata con Ginevra in Cina, scendendo mano nella mano dall'aereo, ha fatto molto discutere. Non ne capisco la ragione, francamente. Tra viaggi e impegni sono stata via quasi una settimana, secondo chi critica tutto ciò, avrei dovuto lasciare mia figlia a casa, magari a casa di amici? Mi fa sorridere che certe persone si ritengano moralmente così superiori da poter insegnare a una madre come crescere la propria figlia. Io invece penso che ogni mamma sappia cosa sia meglio per la sua prole e debba scegliere in libertà". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una intervista al settimanale Chi, in edicola domani.

 

IL VIAGGIO DI GIORGIA MELONI IN CINA

"Ma c'è di più, è anche una sfida culturale che riguarda tutte le donne: penso che, se io, che sono presidente del Consiglio, riesco a dimostrare che il mio incarico è compatibile con la maternità, allora non ci saranno più scuse per quelli che usano la maternità come pretesto per non far avanzare le donne sul posto di lavoro. Sulla carta, fare un lavoro importante e dimostrare che si possono anche crescere dei figli non dovrebbe essere una rivoluzione, ma in questa società che spesso usa i figli per impedirti di raggiungere i tuoi traguardi probabilmente lo è…".

 

XI MAS - MEME BY EMILIANO CARLI

"Per quello che riguarda la Cina, a Ginevra è piaciuta molto. Nella sua classe c'è una bambina cinese alla quale è molto legata, che era in Cina per le vacanze. Quindi - conclude - era contentissima di vedere Chloe dall'altra parte del mondo".

 

4 - MELONI, STIMO MARINA E PIERSILVIO, NON LI CONSIDERO OSTILI ++

(ANSA) -  "Sono settimane che si cerca di raccontare una sostanziale insofferenza di Marina e Piersilvio Berlusconi verso il governo, ma non è la realtà che vivo io. Ho rapporti con entrambi, stimo entrambi, e non li considero persone ostili. È quello che vorrebbe la sinistra, una delle sue tante speranze che non si realizzeranno.

 

L'obiettivo dell'opposizione che oggi li lusinga è usarli contro di noi, per poi eventualmente usare qualcun altro contro di loro. Lo abbiamo già visto accadere. Ma noi, come Marina e Piersilvio Berlusconi, conosciamo bene questi metodi, perché sono quelli usati anche contro Silvio. La sinistra continui pure a crogiolarsi nelle sue speranze, se li aiuta a sentirsi meglio in questo tempo difficile, ben venga". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una intervista a Chi, in edicola domani. 

 

5 - MELONI, QUALCHE GIORNO DI VACANZA CON GIAMBRUNO, PER GINEVRA

(ANSA) -  "Faremo tutti e tre anche qualche giorno di vacanza insieme con un gruppo di amici e i loro figli. Per Ginevra. Ma anche perché siamo ancora amici e ci vogliamo bene. Entrambi vediamo quanto lei sia felice quando non si deve dividere tra l'uno e l'altra, e anche se la nostra separazione è definitiva, passeremo sempre del tempo felice insieme, come fanno molte altre famiglie con genitori separati". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una intervista a Chi, a proposito della sua separazione da Andrea Giambruno, avvenuta all'incirca un anno fa.

 

andrea giambruno giorgia meloni a pasqua foto di chi

"Quando con Andrea ci siamo separati - racconta la premier - non è stato facile neanche per lei, ovviamente. È legatissima a entrambi. Con noi a lungo ha fatto finta di nulla, ma io so che piangeva quando non la vedevamo. Mi ha fatto venire il cuore come una nocciolina. Fortunatamente, io e Andrea, che rimane il padre migliore che potessi desiderare per mia figlia, abbiamo mantenuto un buon rapporto. Quando possiamo passiamo del tempo insieme con Ginevra. Penso sia importante far capire ai bambini che una separazione non debba scatenare per forza un conflitto tra i genitori e che i figli non debbano essere costretti a scegliere tra mamma e papà. Non è sempre facile, mi rendo conto, ma quando è possibile è utile farlo".

 

ANDREA GIAMBRUNO E GIORGIA MELONI CON LA FIAT 500

giorgia meloni in cina 3giorgia meloni a casa italia pranza con nicolo martinenghi IL VIAGGIO DI GIORGIA MELONI IN CINA GIORGIA MELONI E LA MATRICE FASCISTA NELLA STRAGE DI BOLOGNA - VIGNETTA BY MANNELLI

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”