conte spadafora

“HA TRADITO CHI È RIMASTO NEL MOVIMENTO, NON CHI E’ ANDATO VIA” – LO “SCISSIONISTA” VINCENZO SPADAFORA LANCIA IL SUO SILURO A CONTE E AL SUO CERCHIO MAGICO: “SIAMO ANDATI VIA ANCHE PER L'ECCESSO DI AUTORITARISMO E LA MANCANZA DI UN CONFRONTO INTERNO AUTENTICO. LUCIA AZZOLINA COME ME ED ALTRI, NON È STATA MESSA IN CONDIZIONE DI POTER DARE IL SUO CONTRIBUTO AD UN NUOVO CORSO MAI INIZIATO…”

Adolfo Pappalardo per “il Messaggero”

 

vincenzo spadafora primo di nicola luigi di maio iolanda di stasio

«Avremo modo di dimostrare che a tradire è chi è rimasto», ragiona Vincenzo Spadafora, ex sottosegretario grillino e appena nominato coordinatore politico di «Insieme per il Futuro», il gruppo parlamentare dimaiano staccatosi dall'M5S. «Ci siamo assunti la responsabilità di tenere più saldo e più fermo il governo», aggiunge.

Uno strappo impensabile sino a qualche giorno fa. Non solo per i modi ma anche per i numeri di chi ha aderito al vostro progetto politico.

 

«Ci sarebbe da fare un'analisi su cosa è accaduto nel Movimento nell'ultimo anno da portare 60 persone, ma sono convinto che nelle prossime ore aumenteranno, a lasciarlo. Noi stavamo vivendo una fase di maturità, da un anno a questa parte, dove senza rinnegare quello che ha rappresentato il Movimento per questo Paese, si potesse imparare dagli errori per presentarci in modo più credibile agli elettori»

.

luigi di maio vincenzo spadafora

Ma con chi interloquirete nelle prossime settimane? Si fanno i nomi, oltre che del sindaco Sala come ha detto lei, di Renzi, Toti o Brugnaro o dei moderati di Fi legati alla ministra Carfagna.

«Credo che si facciano troppi nomi: la nostra priorità oggi è costruire un progetto politico, trasformare un'operazione parlamentare in un progetto serio, concreto che parli il linguaggio della verità, proponendo ai cittadini non più slogan ma soluzioni complesse a problemi complessi».

vincenzo spadafora primo di nicola luigi di maio iolanda di stasio

 

Ma quest' area Draghi, chiamiamola così, questo grande centro, non vede troppi aspiranti leader? Mi riferisco a Di Maio e a quelli che le ho citato prima. Riusciranno a interloquire superando vecchie divisioni? Calenda ha un profilo incompatibile per carattere con Renzi e Di Maio.

«Siamo andati via anche per l'eccesso di autoritarismo e la mancanza di un confronto interno autentico. Luigi Di Maio è un leader maturo a cui però non interessa costruire un partito personale ma un progetto collettivo che superi gli errori del passato».

vincenzo spadafora foto mezzelani gmt067

 

Clemente Mastella parla di un centro che, in ipotesi, sarebbe capace di avere un peso del 20 per cento. Ma in politica non sempre si sommano i voti e le avventure al centro spesso si sono rivelate velleitarie. A proposito, lei che è campano: Mastella può essere un alleato in questa avventura?

«Oltre a non dover nascere nel Palazzo, le forze politiche non possono nascere nemmeno in laboratorio, anche perché la ricetta del centro la cercano in tanti da anni senza trovarla. Sono convinto che partendo dai sindaci, dai territori e soprattutto dai temi potremo dare vita ad una forza in grado di attrarre chi ne condivide i principi e i programmi, e la disponibilità al confronto ed al dialogo deve essere ampia».

CONTE SPADAFORA

 

Ma come vi regolerete in futuro con i vecchi amici dell'M5S? Conte ad esempio confermava l'alleanza del campo largo con il Pd per le prossime regionali nel Lazio, dove i consiglieri sono rimasti tutti grillini. Voi sareste in quest' alleanza o ci sono preclusioni contro l'M5S?

«Vedremo come evolverà il quadro politico generale che, francamente, credo possa mutare ulteriormente. E poi dovremo verificare la tenuta dell'M5S da qui alle elezioni perché credo che la forza propulsiva del Movimento sia completamente finita e rischia non arrivarci neppure alle elezioni».

 

vincenzo spadafora foto di bacco

E in Campania? Da tempo c'è un rapporto tra Di Maio e De Luca: possiamo immaginare una vostra entrata nella maggioranza della Regione?

«Un passo alla volta, non è un tema all'ordine del giorno. Ma sicuramente dobbiamo lavorare in maniera costruttiva per dare risposte al nostro territorio».

 

Ora c'è un cambio di passo: De Luca è passato dagli insulti agli elogi verso il ministro degli Esteri. Eppure ci sono differenze enormi che vi dividono. L'ex sindaco di Salerno, ad esempio, nega l'esistenza della Terra dei Fuochi mentre voi siete nati con quella battaglia ambientale. Si cancella tutto?

vincenzo spadafora foto di bacco

«Non è che ora De Luca e Di Maio si sentono tutti giorni. Anche perché non c'è stato né il tempo, né l'occasione: è accaduto tutto molto velocemente. Possono aprirsi nuovi scenari, vedremo, ma a 48 ore dalla nostra nascita è prematuro parlarne. Ovviamente il cambio di passo su Luigi da parte di De Luca lo registriamo con grande piacere. Poi su alcune tematiche, le cose dette restano tali. Il futuro è tutto da vedere».

 

Rimarrà il nome Insieme per il futuro o è provvisorio?

«È il nome del nostro gruppo parlamentare. Il progetto politico che ne deriverà avrà senz' altro un nuovo nome che decideremo insieme a chi farà il percorso con noi. Ma prima il progetto politico e poi il nome».

vincenzo spadafora emilio carelli foto di bacco

 

Come si sente dopo quest' addio all'M5S? Quali sono i suoi sentimenti per l'abbandono di un partito dove ha militato per anni? E la feriscono gli attacchi, anche personali verso di voi, da parte dei vecchi compagni di squadra?

«Gli attacchi degli ex compagni erano prevedibili. Anche se poi in realtà molti di loro in privato manifestano comunque l'enorme insoddisfazione per l'incapacità di Conte di avviare un nuovo percorso e sono convinto che presto altri si uniranno al nostro progetto. Invece mi colpisce ovviamente la delusione di quanti pensano che abbiamo tradito un sogno. Avremo modo di dimostrare che a tradire è chi è rimasto».

vincenzo spadafora e luigi di maio

 

Un paio di parlamentari ci hanno subito ripensato e sono tornati con Conte.

«Ma ci sono altri arrivi. Come Lucia Azzolina: sono molto felice della sua scelta. La stimo moltissimo come donna e come politica e so quanto lavoro ha fatto per il bene della scuola. Il paradosso è che quel lavoro gli viene riconosciuto proprio da gran parte di quel mondo ma lei, come me ed altri, non è stata messa in condizione di poter dare il suo contributo ad un nuovo corso mai iniziato».

 

vincenzo spadafora foto di bacco (1)

Come vi regolerete nel vostro gruppo con il vincolo del doppio mandato che è stato un altro motivo di frizione all'interno dell'M5S alla vigilia della scissione?

«È stato creato questo gruppo da appena 48 ore e non c'è stato, ovviamente, il tempo di discutere di diverse cose. Ed è giusto così, altrimenti avrebbe ragione Conte convinto che ne parlassimo nell'ombra da diversi mesi...».

 

Non teme che la vostra possa apparire all'esterno come una mera operazione di ceto politico?

«Tutto è nato su un dibattito di politica estera. Ci saranno tempi e modi per tutto. Soprattutto per costruire e radicare il nostro progetto politico».  

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…