giuseppe conte maria elena boschi

“MENO MALE CHE ABBIAMO UN PREMIER COME DRAGHI CHE CONVOCA IL G20 ANZICHÉ UNO COME CONTE CHE GIUDICA I COMPORTAMENTI DEI TALEBANI COME DISTENSIVI” - MARIA ELENA BOSCHI: “BIDEN HA SBAGLIATO CLAMOROSAMENTE. IL SILENZIO DELLE FEMMINISTE SULL’AFGHANISTAN? VORREI CHE LE TANTE AMICHE SI FACESSERO SENTIRE. SINTONIA TRA RENZI E SALVINI? NON VEDO ALCUN PATTO NÉ POLITICO NÉ GENERAZIONALE. UNA COSA È STATA DIALOGARE PER MANDARE A CASA CONTE, UN'ALTRA È IMMAGINARE UN'ALLEANZA CHE NON ESISTE. QUANTO A SALVINI MI FA PIACERE CHE FACCIA SUE ADESSO ALCUNE DELLE NOSTRE BATTAGLIE…”

maria elena boschi giulio berruti foto barillari 2

Gabriele Barberis per “il Giornale”

 

Dalla crisi afghana alla grande partita del Quirinale, passando per la storica incompatibilità con i Cinque Stelle, ora alleati di governo. Maria Elena Boschi accetta un'intervista a tutto campo con il Giornale, in attesa del rientro ufficiale in Parlamento previsto martedì per il caso Afghanistan. La capogruppo alla Camera di Italia viva risponde da una località di vacanza, dove si trova con la famiglia e il compagno, l'attore Giulio Berruti.

 

Si è mossa con riserbo tra Toscana e Lazio, dedicandosi anche alla lettura («niente serie tv, niente film») e al dribbling dei paparazzi che ogni estate la attendono al varco sulle spiagge.

 

MARIA ELENA BOSCHI

Onorevole Boschi, il governo si sta dimostrando all'altezza della situazione sulla gestione dell'emergenza Afghanistan?

«Il governo italiano sta facendo le mosse giuste. E meno male che abbiamo un premier come Draghi che convoca il G20 anziché uno come Conte che giudica i comportamenti dei talebani come abbastanza distensivi. Anche la politica estera dimostra oggi ciò che avevano già dimostrato le scelte sui vaccini, sulla ripresa economica e sulla giustizia: aver sostituito Conte con Draghi è stato un grande servizio che Italia viva ha fatto al Paese. Prima o poi ce lo riconosceranno tutti».

mario draghi giuseppe conte

 

L'ha delusa il comportamento confuso del presidente degli Stati Uniti Joe Biden naufragato alla prima grande prova internazionale?

«Purtroppo Biden ha sbagliato clamorosamente. Ed è un vero peccato, specie pensando che l'attuale presidente aveva una grande esperienza di politica estera sia come senatore che come vicepresidente. Serve a poco richiamare oggi l'altrettanto grave errore di Trump di credere nel trattato di pace coi talebani. L'inquilino della Casa Bianca è lui, adesso. E lui ha sbagliato».

 

Lei ha espresso più volte la sua preoccupazione per il futuro delle donne afghane. Non la imbarazza il grande silenzio delle femministe italiane?

rocco casalino e giuseppe conte

«Vorrei che le tante amiche e compagne di mille battaglie si facessero sentire. Ciò che sta accadendo alle ragazze di Kabul ci riguarda non solo perché rischiamo l'esplosione dell'immigrazione e soprattutto nuovi attentati terroristici. Ci riguarda come donne, come esseri umani, come cittadini del mondo. È ripartito il campionato di calcio. Mi spiace che nessuno abbia proposto di inginocchiarsi anche per le ragazze afghane. Una volta che si sceglie la strada di un gesto simbolico così forte come quello di inginocchiarsi, diventa difficile non pensare di farlo anche per quello che sta accadendo alle donne in Afghanistan».

 

GIUSEPPE CONTE MARIO DRAGHI

Il ministro degli Esteri Di Maio in spiaggia, l'ex premier Conte che vuole dialogare con i tagliagole, i soliti grillini mai amici dell'Occidente. Non si trova a disagio con una componente della maggioranza agli antipodi rispetto ai valori liberali?

«Ho criticato Di Maio in spiaggia e sono stata la prima a chiedere che lasciasse il mare pugliese per riferire in Parlamento. Ma devo dire che Conte ha fatto peggio, decisamente peggio. Anche quando eravamo al governo noi i grillini volevano dialogare con gli estremisti, allora era l'Isis. Non mi sento a disagio, tuttavia, perché sono stata tra quelli che ha permesso di cambiare Conte con Draghi.

 

salvini renzi verdini

La crisi afghana è scoppiata mentre il Parlamento è chiuso per vacanza e non si è ancora riunito. Sarà un tema populista, ma converrà che si presta a critiche e polemiche.

«È un caso che implica non solo temi umanitari ma anche la questione dei connazionali da rimpatriare. La scorsa settimana ho chiesto che venisse riaperta la Camera, parlando anche con il presidente Fico. Poi si è convenuto, d'intesa con i ministri, di convocare l'assemblea per il 24. Io avrei preferito prima...».

 

salvini renzi

Lei ha twittato: meno male non c'è più Conte a Palazzo Chigi. Si avverte ancora la filiera lobbistica dell'ex premier che punta a condizionare la politica italiana?

«Sempre meno. Ci sono ancora i reduci che continuano a combattere come l'ultimo giapponese cui non avevano detto che la guerra era finita e dunque non voleva arrendersi. Penso al Tg1, a qualche ambiente a cavallo tra magistratura e politica, a qualche nominato in realtà istituzionali e pubbliche che crede di dover aspettare che Conte torni. Ma Conte ormai è il passato di questo Paese, fortunatamente».

 

Si parla dell'estate dei due Matteo, in riferimento alle convergenze molteplici tra Salvini e Renzi sulla giustizia e altri temi. Pura coincidenza o si profila a lungo periodo un patto politico e generazionale?

«Non vedo alcun patto né politico né generazionale. Una cosa è stata dialogare per mandare a casa Conte, un'altra è immaginare un'alleanza che non esiste. Quanto a Salvini mi fa piacere che faccia sue adesso alcune delle nostre battaglie: dalla prescrizione al reddito di cittadinanza noi lavoriamo per cancellare norme sbagliate fatte da Cinque Stelle ma anche dalla Lega».

 

salvini renzi

Il voto di ottobre potrà condizionare in qualche modo il quadro politico dopo l'autunno?

«No. Il voto amministrativo non lascerà strascichi politici nazionali. Sulle amministrative si concentrano tante attenzioni nei giorni precedenti ma poi dopo due settimane tutto è derubricato - giustamente - a questione locale. Non vedo sconvolgimenti dopo il 3 ottobre. Sicuramente ci sarà un ridimensionamento dei Cinque Stelle ma ormai questo mi sembra un fatto fisiologico».

 

renzi mattarella

Prove tecniche di Quirinale: Italia viva ha in mente un nome per il dopo Mattarella? «No. I nomi si fanno a febbraio 2022. Chi li fa ora vuole solo bruciare i candidati. Pensiamo ai vaccini, alla ripresa economica, alla scuola, all'Afghanistan. Per il Colle c'è ancora tanto tempo».

 

La legislatura si chiuderà nel 2023 o dopo le elezioni per il Colle si torna al voto?

«Nel 2023, dopo i cinque anni previsti dalla Costituzione. Negli ultimi venticinque anni solo una volta si è votato prima della scadenza dei cinque anni, nel 2008. Non accadrà di nuovo. E utilizziamo il tempo che abbiamo per fare nel 2022 una grande battaglia in Europa su come cambiare il patto di stabilità, per la tenuta del debito pubblico questa è la nostra priorità, non le elezioni anticipate».

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...