matteo salvini giuseppe conte luca ricolfi

“SALVINI NON È IN GRADO DI RACCOGLIERE PIÙ CONSENSO DI QUELLO CHE HA” - L’ANALISI DI LUCA RICOLFI: “HA SBAGLIATO A IGNORARE I CETI MEDI ED È MAL CONSIGLIATO. CONTE? AI MIEI OCCHI È UNO DEI POLITICI MENO CREDIBILI DEGLI ULTIMI 75 ANNI” - “IL GOVERNO DURERÀ PERCHÉ GLI INTERESSI COMUNI SONO LE NOMINE E MASSIMIZZARE LA PERMANENZA IN PARLAMENTO. IL NUOVO COLLANTE DELLA MAGGIORANZA SARÀ L’ASSISTENZIALISMO”

 

 

Stefano Filippi per “la Verità”

 

luca ricolfi 6

Sociologo, ex docente di Analisi dei dati all' università di Torino, presidente e responsabile scientifico della Fondazione David Hume, Luca Ricolfi è uno degli osservatori più acuti e indipendenti della politica italiana: «Pd e 5 stelle, oltre all' antisalvinismo, hanno un nuovo collante, l' assistenzialismo».

 

Dopo il voto in Emilia il Pd ha fatto capire al M5s che ora sono loro l' azionista di maggioranza del governo. Non crede che questo indebolisca anziché rafforzare l'esecutivo?

matteo salvini a bibbiano con lucia borgonzoni 2di battista di maio

«Secondo me le cose non cambiano granché, perché gli interessi comuni - spartirsi le nomine e massimizzare il tempo di permanenza in Parlamento - sono talmente forti che tutto il resto passa in secondo piano. La mia previsione è che, se mai il governo cadrà, sarà solo perché, a un certo punto, un manipolo di parlamentari, facendo due conti, riterrà di essere più rieleggibile andando al voto subito che non attendendo la fine legislatura.

 

nicola zingaretti stefano bonacciniLUCIA BORGONZONI E MATTEO SALVINI AL MARE

Ma, al momento, si tratta di un' eventualità piuttosto remota: solo il distacco della costola di destra del M5s (un segmento elettorale che con Di Battista e Paragone varrebbe più o meno il 5%), potrebbe produrre le condizioni per un ritorno anticipato alle urne».

 

Giuseppe Conte ha l' autorevolezza per rilanciare l' azione del governo con una «fase 2»?

GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO

«Mi verrebbe da dire di no, perché ai miei occhi Conte è uno dei meno credibili politici degli ultimi 75 anni. Poi però vedo i sondaggi, e che il suo consenso (40%) è maggiore di quello di Salvini & Meloni (intorno al 35%) e mi dico: evidentemente c' è una parte del Paese che è tendenzialmente governativa, e digerisce tutto».

 

Su quasi tutti i temi all' attenzione del governo Pd e M5s non sono d' accordo. Per l' attuale maggioranza è emerso un collante diverso dall' anti salvinismo?

«Il disaccordo rischia solo di produrre leggi mal fatte e pasticciate, che anziché esprimere una sintesi delle posizioni in campo finiscono per risolversi in norme confuse e difficilmente applicabili.

luca ricolfi 1

 

Quanto all' antisalvinismo, però, forse non è l' unico collante: c' è anche l' assistenzialismo, che porta a privilegiare la trattativa con i sindacati (trattativa sulle pensioni) e quanti hanno già un reddito (alleggerimento del cuneo fiscale) a scapito di coloro che non hanno un lavoro».

 

d'alema conte

Molti nel Pd, tra cui Massimo D' Alema, dicono che il partito non ha alternativa all' alleanza con i 5s. Lei concorda?

«Forse D' Alema ha ragione, ma solo perché il Pd ormai ha abbandonato il progetto liberal-riformista di un tempo, come peraltro testimonia il disagio, per non dire lo smarrimento, di un riformista doc come Emanuele Macaluso. Se sei ancorato a un' idea di sinistra classica, l' alleanza con quel che resta dei 5 stelle è lo sbocco naturale: dopotutto il Pci è stato giustizialista, pro magistrati e, attraverso i sindacati, ha fatto la sua parte nel saccheggio dei conti pubblici: il debito pubblico è anche l' amara eredità delle "conquiste" degli anni Settanta e Ottanta».

giuseppe conte luigi di maio

 

E i dissidi sui migranti?

«È l' unico punto di attrito potenziale: è stato Di Maio a definire le Ong "taxi del mare".

Ma anche su questo credo che non sarà difficile trovare un pateracchio che salvi la faccia sia al Pd sia ai 5 stelle».

 

In Emilia Romagna sono state davvero le sardine a fare la differenza?

«Probabilmente sì, perché le sardine hanno contribuito non poco a costruire l' immagine di Salvini come mostro, perfezionando la campagna di odio che la stampa progressista conduce da un paio di anni.

 

ocean viking, migranti sbarcano a taranto 3

Ma l' errore decisivo l' ha fatto Salvini, che non ha capito che trasformare il voto in un referendum sul governo nazionale l' avrebbe trasformato in un referendum su lui stesso. Se vuole guidare l' Italia, Salvini non può continuare a ignorare la sensibilità dei ceti medi, tanto più che i ceti medi, come ho cercato di mostrare nel mio ultimo libro (La società signorile di massa, La nave di Teseo), costituiscono ormai la maggioranza dell' elettorato».

 

Meglio un Pd grillizzato o sardinizzato?

RENZI CALENDA

«E se il Pd diventasse entrambe le cose? Credo che l' idea sia quella: rafforzare il partito imbarcando i reduci del M5s e reclutando gli "avanguardisti" acquatici in un nuovo "Partito unico della sinistra", tutto assistenza e sentimento. Un progetto che avrebbe in Renzi e Calenda l' unica flebile alternativa».

luca ricolfi 7

 

È pensabile che questo Parlamento, che non riflette più gli orientamenti espressi dagli elettori nel marzo 2018, possa eleggere il nuovo capo dello Stato?

sergio mattarella giuseppe conte 9

«È pensabilissimo, anzi è quel che tutti i membri della maggioranza giallorossa pensano ogni giorno. Ma il vero, potenziale, elemento di delegittimazione saranno le elezioni locali a venire: se la sinistra risultasse vincente solo in Toscana ed Emilia Romagna la pressione per il ritorno alle urne potrebbe salire ancora.

 

Questo, però, non impedirà alla maggioranza di tentarle tutte per resistere fino all' elezione del capo dello Stato».

salvini renzi

 

Lei dice che l' errore di Salvini è lo stesso di Renzi: trasformare il voto in un referendum su di sé. I leader non devono più «metterci la faccia»?

«No, più che altro debbono cambiar faccia. La faccia di Salvini, al momento, non è in grado di raccogliere più consenso di quel che già ha. E questo non tanto e non solo per i cattivi consigli che gli danno i suoi esperti di comunicazione, ma perché non ha ancora sciolto i due nodi cruciali della sua proposta politica: come finanziare la riduzione delle tasse senza fare altro deficit, come gestire il problema dei migranti irregolari che sono già sul territorio italiano».

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)