fontana conte

“LA ZONA ROSSA IN VAL SERIANA? ERA PACIFICO CHE TOCCASSE AL GOVERNO” – IL GOVERNATORE FONTANA ASCOLTATO IN PROCURA NELL'INCHIESTA PER I DECESSI DI BERGAMO E PROVINCIA SCARICA LA RESPONSABILITA’ SU CONTE. IL NODO DELLA CHIUSURA DI ALZANO E NEMBRO – FONTANA E GALLERA HANNO SMENTITO DI AVER RICEVUTO PRESSIONI PER EVITARE IL BLOCCO DELLE FABBRICHE: CONVOCATO ANCHE IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA LOMBARDIA BONOMETTI...

Giuseppe De Lorenzo per il Giornale

 

 

Non cambia la linea Maginot della Lombardia: se la Val Seriana non è diventata "zona rossa", le colpe vanno cercate a Roma e non al Pirellone.

CONTE E FONTANA

 

Lo ha ripetuto oggi Attilio Fontana ai pm della procura di Bergamo che indagano sui decessi nella Bergamasca. Era "pacifico", ha detto il governatore, che quella decisione "spettasse al governo". Nessun passo indietro, insomma. "Il presidente della Regione Lombardia - ha spiegato l'avvocato Jacopo Pensa - è stato convocato dai pm in qualità di persona informata sui fatti con lo spirito autentico di ascoltare una persona che ha contribuito ad accrescere il loro patrimonio conoscitivo sulle vicende relative al coronavirus".

 

gallera fontana

La partita inizia a metà mattina, quando il governatore arriva di fronte ai portoni della procura con la scorta assegnatagli dopo le ripetute minacce ricevute. Ad attenderlo c'è un gruppo di contestatori, tenuti a distanza dalla polizia in tenuta anti sommossa. L'audizione dura oltre due ore e nel segreto delle stanze i magistrati ripercorrono le stesse domande rivolte ieri a Giulio Gallera. "Noi aspettavamo Roma, fino all’inizio di marzo avevamo sempre proceduto d’accordo con il governo su quel tipo di provvedimenti", aveva spiegato l'assessore al Welfare al pool di magistrati, precisando di aver verificato solo tempo dopo che la Regione avrebbe potuto operare di propria iniziativa. "Ma in quella fase - è la tesi del Pirellone - ci eravamo sempre relazionati con l’esecutivo e con l'Istituto superiore di sanità".

giuseppe conte attilio fontana 1

 

attilio fontana meme

Sia Gallera che Fontana avrebbero inoltre smentito di aver ricevuto pressioni da parte del mondo economico locale per evitare il blocco delle fabbriche. Un tema che i pm intendono approfondire e per questo hanno già convocato il presidente regionale di Condindustria, Marco Bonometti. L'indagine però sembra destinata ad allargarsi. Sono diversi infatti i passaggi che devono ancora essere chiariti. I pm dovranno far luce su quella richiesta del 3 marzo inviata dalla Regione al governo attraverso il Comitato Tecnico Scientifico in cui si evocavano misure più restrittive.

FONTANA GALLERA

 

Una ipotesi, visto l'alto numero di contagi, sollecitata anche degli scenziati ma poi ignorata da Palazzo Chigi, che invece deciderà, diversi giorni dopo, di chiudere l'intera Lombardia. "È indegno convocare Fontana in Procura", ha detto oggi Salvini dimostrando che la ferita è ancora aperta. "A questo punto perché non convocare il presidente del Consiglio, visto che la zona rossa era di sua competenza? Viene il dubbio che ci sia un attacco alla Regione Lombardia non per motivi sanitari ma per fini politici".

 

GIUSEPPE CONTE ATTILIO FONTANA

I magistrati, coordinati dal procuratore facente funzioni Maria Cristina Rota, indagano intanto sui vari fronti della gestione dell'emergenza coronavirus nella Bergamasca. Non solo la mancata "zona rossa", ma anche la chiusura dell'ospedale di Alzano (durata solo poche ore) e la strage nelle Rsa. Sul nosocomio Gallera ha raccontato di aver ricevuto rassicurazioni sulla sanificazione e sul fatto che potesse restare aperto per gestire le emergenze. Una ricostruzione confermata anche da una fonte della task force al Giornale.it, secondo cui la chiusura del Pronto soccorso dopo i tanti contagi già registrati "sarebbe stata inutile".

marco bonometti 1

FONTANA E CONTE fontana trivulzio

Ultimi Dagoreport

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…