antonio tajani carlo nordio giorgia meloni

LA GIUSTIZIA È L'ALTRO FRONTE DI GUERRA CHE RISCHIA DI LACERARE IL GOVERNO – FORZA ITALIA ACCUSA IL MINISTRO NORDIO: “ALTRO CHE GARANTISMO, È PEGGIO DI BONAFEDE, NON FA CHE AGGIUNGERE NUOVI REATI, NUOVE AGGRAVANTI” – SI ARRIVA A UN PASSO DALLO SCONTRO: ALLA FINE FDI COSTRINGE I FORZISTI A RITIRARE GLI EMENDAMENTI AL DECRETO DEL GOVERNO, CHE PUNTAVANO A BLOCCARE L'USO DEI TROJAN. IN CAMBIO, OFFRE TRE “CONTENTINI” PER LIMITARE LE INTERCETTAZIONI TRADIZIONALI – MA LA RESA DEI CONTI SARÀ IL VOTO IN AULA A MONTECITORIO…

LIMITI ALLE INTERCETTAZIONI FORZA ITALIA AL MINISTRO "SEI PEGGIO DI BONAFEDE"

Estratto dell'articolo di Francesco Olivo e Giuseppe Salvaggiulo per “la Stampa”

 

antonio tajani carlo nordio

«Il ministro dice una cosa e fa l'opposto; il governo non fa che aggiungere nuovi reati, nuove aggravanti, nuovi aumenti di pena. Altro che garantismo, peggio di Bonafede!», si sfoga un autorevole parlamentare di Forza Italia nel giorno in cui i berlusconiani puntano i piedi sulla Giustizia, con due iniziative autonome, ma convergenti, che fanno insorgere l'opposizione e aprono uno scontro nella maggioranza.

 

Protagonista il trojan, il virus che inoculato nello smartphone degli indagati registra non solo le telefonate, ma anche le conversazioni. Al Senato l'avvocato azzurro Pierantonio Zanettin fa inserire nella relazione sull'indagine conoscitiva in materia di intercettazioni, redatta dalla collega leghista Giulia Bongiorno, una paginetta particolarmente pregnante.

 

intercettazioni

Sulla scorta di «un'illuminante sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo» e citando non senza malizia «l'audizione del dottor Stefano Musolino» (segretario delle odiate toghe rosse di Magistratura Democratica), propone «un supplemento di riflessione» sull'uso del trojan per «reati minori» come la corruzione. Insomma l'abolizione della legge Spazzacorrotti voluta nel 2019 dal ministro grillino Alfonso Bonafede.

 

[…]

 

giovanni donzelli andrea del mastro delle vedove foto di bacco (1)

Contemporaneamente, Forza Italia alla Camera sommerge di emendamenti il decreto del governo che ha esteso retroattivamente le intercettazioni a tutti i reati aggravati dal metodo mafioso, vanificando una sentenza della Cassazione. Un provvedimento richiesto dai pm antimafia, manifesto dell'impegno antimafia della premier Giorgia Meloni.

 

[…] Forza Italia aveva masticato amaro, meditando la contromossa. Il governo aveva avvisato: il cuore del decreto non si tocca. Ma Forza Italia aveva maturato l'affidamento, addirittura del ministro della giustizia Carlo Nordio, sulla disponibilità ad accogliere modifiche parlamentari su temi collaterali.

 

ANTONIO TAJANI E CARLO NORDIO

Il duo azzurro Pittalis-Calderone sforna dunque una dozzina di emendamenti tra cui uno che vieta il trojan nelle indagini per corruzione. Gli altri limitano le captazioni domestiche e il travaso delle informazioni da un'inchiesta all'altra.

 

Fratelli d'Italia non gradisce, vede una manovra, sospetta del viceministro azzurro Francesco Paolo Sisto. Il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani incontra il capogruppo azzurro Paolo Barelli, chiedendo il ritiro degli emendamenti. Forza Italia non cede, vuole la conta in commissione per sancire il primo dissenso nella maggioranza.

 

Palazzo Chigi non molla, minaccia un parere negativo agli emendamenti. Forza Italia porta la sfida a un passo dalla rottura. Poi accetta il ritiro dell'emendamento più controverso sul trojan, in cambio di una disponibilità del governo su altri tre in materia di intercettazioni tradizionali. Un fragile compromesso in vista del voto in commissione, a partire da oggi, e dell'approdo in aula la prossima settimana. Sullo sfondo una tensione non più nascosta e l'insofferenza per un'impostazione «peronista» già manifestata per la tassa sugli extraprofitti delle banche.

 

2– INTERCETTAZIONI, VITTORIA DI FDI. FORZA ITALIA PERDE LA BATTAGLIA SUL DECRETO CHE SALVA I PROCESSI CONTRO LA MAFIA

Estratto dell'articolo di Liana Milella per wwww.repubblica.it

 

intercettazioni

E alla fine Forza Italia è costretta a cedere. Il decreto sulle intercettazioni voluto da Meloni e annunciato prima dell’anniversario Borsellino resterà proprio com’è adesso. Gli azzurri avevano presentato un emendamento per non applicarlo anche ai reati già commessi. Ma alla fine hanno perso e sono stati costretti a ritirarlo. Ottengono in cambio dei “contentini”, che non sono granché rispetto alla montagna di emendamenti che avevano presentato soprattutto contro la microspia Trojan.

 

[…]

 

Sono i tre emendamenti “conquistati” da Forza Italia nel corso di una riunione in cui era presente anche il vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, nonché il capogruppo di Forza Italia Paolo Barelli, Delmastro e il vice presidente forzista della commissione Giustizia della Camera Pietro Pittalis. Ovviamente Fi non è affatto convinta di aver “perso”, per via degli emendamenti ottenuti. Anche se la stretta sul Trojan viene rinviata a un prossimo futuro.

 

antonio tajani carlo nordio

A questo punto la battaglia si sposta nelle commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera dove il decreto dovrà essere approvato e licenziato in vista dell’aula la prossima settimana, con i tempi strettissimi che potrebbero portare alla richiesta della fiducia quantomeno al Senato. Ma non è escluso che venga posta anche alla Camera per tagliare i tempi visto che il decreto scade il 9 ottobre.

 

Resta l’incognita di tutti gli emendamenti presentati da Enrico Costa di Azione, tra cui quello in cui chiede al pubblico ministero di calcolare dettagliatamente i costi delle intercettazioni quando chiude l’inchiesta. Nonché la richiesta, che lui intende mantenere, di non applicare il decreto Meloni ai reati già commessi, ritenendo la sola ipotesi del tutto incostituzionale.

INTERCETTAZIONI NORDIO - VIGNETTA BY VUKIC

 

Dovrebbero diventare invece altrettanti ordini del giorno gli emendamenti sia di Costa che di Forza Italia che riguardano il Trojan, a partire da quelli che vorrebbero bloccarne l’uso all’interno di un appartamento, per questioni di privacy, a meno che al suo interno non sia documentato che si stanno commettendo reati gravi e gravissimi.

 

Via libera al Senato, in commissione Giustizia, alla relazione della presidente della commissione Giustizia Giulia Bongiorno sulle intercettazioni. Di cui sono correlatori il forzista Pierantonio Zanettin e il meloniani Gianni Berrino.

 

[…] E nei contatti tra Bongiorno, il ministro Nordio, e FdI non manca la sorpresa per gli emendamenti di Forza Italia alla Camera che hanno tutto il sapore di una forzatura rispetto al percorso che proprio la stessa Bongiorno ha fatto al Senato con la sua relazione.

 

Giulia Bongiorno A PONTIDA

Ma le opposizioni invece, Pd, M5S, Avs con Cucchi, votano contro. Mentre è a favore il renziano Ivan Scalfarotto. Ma da Forza Italia arriva un nuovo e importante segnale contro il Trojan. Il capogruppo di FI Zanettin propone una correzione che, ancora una volta e come alla Camera, chiede di eliminare l’uso del Trojan per i reati di corruzione. Ovviamente nasce proprio da qui il voto contrario delle opposizione che protestano subito con vigore. […]

 

giulia bongiornogiulia bongiorno 7

 

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