coronavirus covid-19 lavoro recessione disoccupazione economia

LOTTA DI CLASSE? NON PROPRIO. LA CRISI COVID HA DEFINITO NUOVE FRONTIERE SOCIALI, IN ITALIA E IN TUTTO IL MONDO. LO SCONTRO TRASVERSALE, FRA CATEGORIE. I GARANTITI E GLI ALTRI. CHI VUOLE IL LOCKDOWN? IL PD, CHE RAPPRESENTA I CETI MEDI IMPIEGATIZI. LA EX CLASSE LAVORATRICE È RAPPRESENTATA DAL M5S, DALLA LEGA E FDI. MENTRE I SINDACATI HANNO COSE PIÙ SERIE CUI PENSARE: BLOCCARE I LICENZIAMENTI FINO AL 21 MARZO

https://www.cronacaoggi.com/2020/06/23/lotta-classe-covid-garantiti-405/

 

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

Chi vuole il lockdown? Il Pd, che rappresenta i ceti medi impiegatizi. Per loro c’è lo smartworking. Possono lavorare da casa. Se poi va male, c’è la cassa  integrazione. La ex classe lavoratrice è rappresentata dal M5s, dalla Lega e Fdi. Gli operai non si possono portare le macchine a casa. Baristi, camerieri, tutta la massa del terziario post moderno e delle partite Iva, o lavorano o per loro c’è la disoccupazione.

 

nicola zingaretti dario franceschini

Landini che, qualunque sia la vostra posizione, è fra i più intelligenti di tutti, sta ben zitto, pensa al blocco dei licenziamenti. Ma sa che è una prospettiva di pochi mesi. I giovani, precari inclusi, vogliono uscire, e soprattutto hanno bisogno di lavorare.

 

MEME SUL RITARDO DI CONTE

I politici dicono di pensare ai giovani ma in realtà pensano ai voti. Allora i giornali strombazzano misure da operetta, come il coprifuoco dopo mezzanotte, quando in giro non ci sono nemmeno i gatti. O la chiusura di piscine (dipendenti pubblici) e palestre, anello debole della catena elettorale.

conte meme

 

Conte è bravo nello slalom. Così fanno gli altri in Europa: Irlanda, Spagna. Gli inglesi cercano di imitare gli americani, ma sono europei e gli manca quella spietatezza.

 

LANDINI CHIEDE DI BLOCCARE I LICENZIAMENTI FINO AL 21 MARZO

https://www.repubblica.it/economia/2020/10/21/news/licenziamenti_landini_chiede_il_blocco_fino_alla_primavera-271299139/

 

grillo fico di maio di battista

Il blocco dei licenziamenti deve essere prorogato sino almeno al 21 marzo per "avere il tempo", nel frattempo di discutere "una vera riforma degli ammortizzatori sociali".

 

E' l'asticella fissata dal segretario dellla Cgil, Maurizio Landini, a Radio Anch'io nella giornata in cui è previsto un vertice tra governo e sindacati, e poi Confindustria, sul tema del prolungamento degli ammortizzatori sociali e della rimodulazione dello stop ai licenziamenti.

 

conte meme

"La posizione dei sindacati è chiara: finchè dura l'emergenza, occorre proteggere il lavoro e le imprese. E' necessario", ha sottolineato Landini, "prorogare per almeno 18 settimane il sostegno Covid e, in questo periodo, bloccare i licenziamenti. Bisogna coprire tutto quest'anno e arrivare fino a primavera per darci il tempo, nel frattempo, di discutere una vera riforma degli ammortizzatori sociali".

 

nunzia catalfo giuseppe conte

In che modo riformarli? "C'è un sistema di ammortizzatori sociali che non funziona - ha detto Landini - Voglio arrivare ad un sistema di tutele che affronti il problema non solo dei lavoratori dipendenti, ma anche delle partite Iva, del lavoro autonomo. Quindi diamoci il tempo di poter fare questa discussione. Siamo in un'emergenza in cui, giustamente, si danno finanziamenti alle imprese, decontribuzioni: e allora per quale motivo l'emergenza dovrebbe aprire ai licenziamenti? Se è emergenza, vale per tutti".

 

MAURIZIO LANDINI GIUSEPPE CONTE

Il ministro Gualtieri ha spiegato nei giorni scorsi che con un decreto anticipatore della Manovra verrà estesa alla fine dell'anno la cassa integrazione per le aziende che termineranno a metà novembre gli ammortizzatori rifinanziati per l'ultima volta col dl Agosto. Di pari passo dovrebbe andare il blocco dei licenziamenti, come rivisto sempre dal dl Agosto.

 

La vera partita è per il 2021, quando entreranno in gioco i 5 miliardi postati nella Manovra per allungare ancora gli ammortizzatori sociali (si parla di altre 18 settimane con la conferma del meccanismo che prevede la contribuzione da parte di chi ha subito una perdita di fatturato inferiore al -20%, o di operare una selezione in base ai settori di appartenenza).

 

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

In parallelo, dovrebbero cambiare di nuovo le regole del blocco ai licenziamenti per tornare gradualmente verso la normalità. Una delle ipotesi indicate è differenziare tra licenziamenti collettivi - che resterebbero vietati per chi sfrutta gli ammortizzatori o l'esonero contributivo - e individuali, che potrebbero tornare liberalizzati (secondo il Messaggero, in cambio di un contributo per le politiche attive).

 

NICOLA ZINGARETTI E GIUSEPPE CONTE

"Abbiamo un incontro questa sera con i ministri Gualtieri e Catalfo proprio a partire dalla manovra fatta e dal tema dei licenziamenti. Per noi finché dura l'emergenza occorre fare quello che è stato fatto quest'anno e cioè proteggere il lavoro e l'impresa e quindi prorogare almeno di 18 settimane il trattamento Covid e il blocco dei licenziamenti.

 

Bisogna coprire da metà novembre fino al 21 di marzo - ha ribadito Landini sulla partita - Il nostro paese va protetto e abbiamo bisogno di tutti. Il licenziamento è un dramma. C'è bisogno di più dialogo e coinvolgimento. I ritardi sono frutto del dialogo interrotto ad un certo punto negli ultimi mesi. Si è parlato per mesi del Mes e non di come e dove investire i soldi".

funerali willy conte zinga lamorgeseROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."