assorbenti giorgia meloni civati boldrini

MA DOVE SONO I CIVATI, LE BOLDRINI, I SINISTRATI E LE FEMMINISTE CHE PER ANNI HANNO SPROLOQUIATO SUL TAGLIO DELL’IVA SUGLI ASSORBENTI? - IL CENTROSINISTRA HA AVUTO ALMENO UN DECENNIO DI OPPORTUNITÀ PER DARE UN SEGNALE SU PANNOLINI E ASSORBENTI TASSATI AL 22% - DRAGHI HA ABBASSATO L’ALIQUOTA AL 10%, MA DOVEVA ARRIVARE UN GOVERNO DI DESTRA PER SCENDERE AL 5%. CON BUONA PACE DEI PROGRESSISTI CHE SI SONO FATTI SFILARE UN’ALTRA BATTAGLIA...

Simone Cosimi per www.wired.it

 

assorbenti

"Si è persa un'occasione straordinaria per dare un segnale di vicinanza alle famiglie e ai problemi della vita quotidiana. Personalmente continuerò a battermi ininterrottamente su questo tema di civiltà. Pannolini e assorbenti sono acquisti obbligati e devono costare molto meno”. Sono parole di Francesco Boccia, storico esponente del Pd: le pubblicò su Facebook nel dicembre 2018, quando faceva parte della Commissione Bilancio della Camera che bocciò per l’ennesima volta un emendamento che proponeva la riduzione dell'Iva per pannolini e prodotti per l'igiene intima femminile.

 

giorgia meloni conferenza stampa sulla manovra

All’epoca i dem erano all’opposizione, il governo Conte II sarebbe nato quasi un anno dopo. Eppure di opportunità per una piccola-grande svolta ce ne sarebbero state comunque parecchie: in fondo fino al primo giugno dello stesso anno il presidente del Consiglio era stato un certo Paolo Gentiloni. E ancora prima di lui tale Matteo Renzi, dal 2014 al 2016. E poi, tornando quasi a dieci anni fa, Enrico Letta, oggi segretario dimissionario del Pd e di casa a Palazzo Chigi dall’aprile 2013 al febbraio 2014. Appunto, quasi dieci anni fa. Nel frattempo anche il Movimento 5 Stelle ne aveva parlato, con un disegno di legge finito chissà dove.

 

assorbente interno

A eccezione del breve governo Conte I, il centrosinistra ha avuto (almeno) un decennio di opportunità per dare un segnale sugli acquisti obbligati di prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile, tassati al 22% di Iva come beni di lusso. Solo nel secondo caso, da meno di un anno, l’aliquota è scesa al 10% con la legge di bilancio 2022 approvata dall'ex presidente Mario Draghi. Quel segnale, in un progressivo percorso di appropriazione (in molti casi indebita) di temi e battaglie sociali, è arrivato dalla prima manovra finanziaria del primo governo di destra-destra: salvo colpi di scena nel percorso parlamentare, l’Iva su quei prodotti passerà al 5%.

 

boldrini civati

Non solo una vittoria di principio, su cui negli anni erano sorti anche diversi movimenti per esempio contro la “tampon tax”, ma anche un aiuto pratico importante. Certo, del taglio dell’Iva ne beneficiano tutti, ricchi e poveri, e le soluzioni migliori sono sempre quelle progressive ma in questo caso, considerando che per chi è in difficoltà ci sono anche altri strumenti di sostegno, non c’era poi troppo da discutere. Quell’aliquota andava tagliata: la prima proposta era già stata avanzata nel 2016 dai deputati Pippo Civati e Beatrice Brignone di Possibile, con tanto di petizione online su Change.org di fatto ancora attiva e ferma poco sotto le 700mila firme. Va bene tutto, anche discutere di come la riduzione del taglio alle accise sui carburanti si farà sentire su tutti i prodotti, a patto di essere d'accordo su come questa mossa non fosse più rinviabile.

 

assorbenti

Si tratta insomma di una misura sacrosanta, in qualche modo perfino superata dai tempi, che avrebbero potuto approvare tutti i governi di centrosinistra degli ultimi dieci anni, ma potremmo tornare anche all’epoca del Prodi II ampliando la finestra temporale. E che invece passa col primo esecutivo di destra-destra, strappando ai progressisti (chiamiamoli così) un altro pezzo di battaglia sociale e per giunta senza neanche troppe sorprese. Ci voleva insomma Giorgia Meloni per allinearci finalmente alle soglie in vigore in diversi paesi europei, dove si spazia dalla totale assenza di imposta dell’Irlanda al 6% di Belgio e Paesi Bassi.

 

assorbenti

Attenzione: non è certo la retorica dell’”avrà fatto anche cose buone”. Chi la legge in questa prospettiva è prigioniero di una visione miope, di uno stucchevole benaltrismo che su certe mosse non ha alcun senso se non la propria ulteriore fuga dalla realtà. Semmai è esattamente il contrario: si tratta di una cocente recriminazione contro chi ha esitato troppo a lungo rispetto a quelle stesse cose buone di cui si era fatto alfiere e alla fine se le è fatte scippare da una post-fascista. I conti si pagano. E spesso nei modi più surreali possibili, proprio mentre si sta all'opposizione senza più sapere neanche cosa dire.

 

assorbentigiorgia meloni conferenza stampa sulla manovra 2ASSORBENTEGIORGIA MELONIgiorgia meloni conferenza stampa sulla manovra ASSORBENTIassorbenti

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…