testamento eredita

MA NON E’ CHE IL GOVERNO, PER TROVARE I 3,4 MILIARDI PER COPRIRE L’EXTRADEFICIT, PENSA DI AUMENTARE LA TASSA SUCCESSIONE? - OGGI È PREVISTA L’ESENZIONE PER I PATRIMONI INFERIORI AL MILIONE DI EURO E L’ALIQUOTA AL 4% PER QUELLI SUPERIORI - IL GROSSO DELLE SUCCESSIONI RIGUARDA LE EREDITÀ GENITORI-FIGLI E SU QUESTI PUO’ ARRIVARE LA STANGATA

Antonio Signorini per “il Giornale”

 

TASSA DI SUCCESSIONETASSA DI SUCCESSIONE

La voce circola nei palazzi e viene captata dalle newsletter finanziarie e dai siti specializzati: il governo a caccia di risorse potrebbe ritirare fuori un sempreverde delle leggi di stabilità (ora di bilancio): l' inasprimento delle tasse sulla successione.

Colpire le rendite, come ci suggeriscono le istituzioni europee e fare cassa, per recuperare parte dei 3,4 miliardi di euro di extradeficit che dobbiamo tagliare e anche per finanziarie le nuove misure per la crescita annunciate a più riprese dal premier Paolo Gentiloni.

 

PADOAN GENTILONI1PADOAN GENTILONI1

Il progetto non è mai tramontato e riposa, insieme a tanti altri, nei cassetti del ministero dell' Economia. Prevede un inasprimento del regime in vigore per le successioni in linea diretta. Oggi c' è l' esenzione per i patrimoni inferiori al milione di euro e l' aliquota al 4% per quelli superiori. Il grosso delle successioni riguarda proprio le eredità genitori/figli ed è su questi che si concentrano le ipotesi di ritocco. La più probabile, già da tempo, è un abbassamento della franchigia a 200mila euro.

 

PAOLA DE MICHELIPAOLA DE MICHELI

Che poi è il valore medio di un appartamento. Altre ipotesi circolate negli anni passati prevedevano un ritocco alle aliquote. Comunque misure che finirebbero per colpire la classe media, magari presentate come un giro di vite sulle rendite. Altra argomentazione a sostegno di un inasprimento della tassa, il fatto che quella italiana sia una delle più basse d' Europa.

 

Tra le tante controindicazioni, quella che la misure sarebbe in netta contraddizione con la cosiddetta «flat tax» a 100 mila euro per i ricchi, con la quale il governo cerca di attrarre in Italia supermanager, magari quelli in fuga da Londra dopo la Brexit. Uno degli argomenti a favore di un trasferimento nel Belpaese è proprio quello di un fisco molto favorevole alle eredità. Uno dei pochi primati da spendere in termini di competitività. Politicamente è un argomento indigesto. Silvio Berlusconi, che da premier l' aveva abolita, ha detto che nel suo programma elettorale ci sarà di nuovo la cancellazione della tassa, ingiusta perché la ricchezza è già tassata.

JUNCKER GENTILONIJUNCKER GENTILONI

 

Il progetto non piacerà di certo a Matteo Renzi. Una maggioranza di centrosinistra che reintroduce una delle tasse più odiate dagli italiani non è un buon viatico per il voto, anche se potrebbe servire a recuperare la sinistra, sia quella interna sia quella uscita per fondare Mdp, che continua a chiedere una patrimoniale.

 

Per il momento la cosa più concreta della manovra, sono gli aumenti delle accise e le misure per il terremoto. Allo studio quattro possibili interventi, ha spiegato ieri il sottosegretario al Mef con delega al Terremoto Paola De Micheli: la riduzione di Irpef, quella dell' Irap, il taglio delle tasse sugli immobili e le decontribuzioni sui lavoratori.

Ieri il premier Gentiloni ha ribadito che il governo sta lavorando per «sostenere la crescita e contrastare le conseguenze sociali della crisi», ancora tutte presenti. Ufficialmente la linea è: niente nuove tasse. Ma tutto dipende da chi prevarrà tra le ragioni di Bruxelles e i timori, tutti politici, di Renzi.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…