bonafede di matteo travaglio lillo

MA PER TRAVAGLIO NON ERA SOLO UN ''EQUIVOCO''? OGGI SUL "FATTO" CI PENSA IL SUO VICEDIRETTORE MARCO LILLO A SPUTTANARLO - SCRIVE LILLO: SONO STATI BONAFEDE E CONTE A SILURARE DI MATTEO, AL QUALE PRIMA FU PROMESSO IL MINISTERO DELL'INTERNO, POI GLI FU SOTTRATTO IL DAP, CHE ANDRÀ A BASENTINI, UNO CHE ''HA ALTRE QUALITÀ. PER ESEMPIO È AMICO DI LEONARDO PUCCI, ASSISTENTE DI CONTE A FIRENZE. NONCHÉ AMICO DI BONAFEDE DAI TEMPI DELL'UNIVERSITÀ. PUCCI E BASENTINI SONO ENTRAMBI DELLA CORRENTE UNICOST, COME IL CAPOGABINETTO DI BONAFEDE. IL RESTO SONO CHIACCHIERE'' - LA RIPROVA? BASENTINI HA PRONTA DA CONTE UNA NUOVA POLTRONA NELL'ENNESIMA TASK FORCE, CHE AFFRONTERÀ L'EMERGENZA COVID NELLE CARCERI

DAGONEWS

quotazione del fatto quotidiano marco lillo antonio padellaro peter gomez cinzia monteverdi marco travaglio

 

Ma non era solo un equivoco? Così aveva scritto in prima pagina Marco Travaglio, commentando il pasticciaccio tra Bonafede e Di Matteo. Ma a leggere Marco Lillo, confinato in un trafiletto di commento, la strategia dei grillini di governo di mettere da parte il pm antimafia viene da lontano.

 

Secondo il vicedirettore del Fatto Quotidiano, a Di Matteo fu offerto in segreto addirittura il ministero dell'Interno prima delle elezioni del 2018 (mentre in pubblico si parlava di Paola Giannetakis per non metterlo in difficoltà).

 

Invece al Viminale ci andò Salvini, e così Bonafede gli offri un posto che non c'era (la direzione Affari penali era occupata da Donatella Donati) e un posto che svanisce quando Di Matteo lo accetta: il Dap.

 

Scrive Lillo:

 

nino di matteo marco travaglio

Già allora, nel 2018, notavamo che Basentini è meno esperto di 41-bis e mafia, però ha altre qualità rispetto a Di Matteo: per esempio è amico di Leonardo Pucci, assistente volontario di Giuseppe Conte a Firenze dal 2002 al 2009. nonché amico di Bonafede dai tempi dell' università. Pucci e Basentini si conoscono a Potenza nel 2014 e sono entrambi membri della corrente Unicost, come il capogabinetto di Bonafede: Fulvio Baldi. Gli uomini scelti da Bonafede sono questi. Il resto sono chiacchiere.

 

Accipicchia. Quindi ci sarebbe la filiera Conte-Bonafede dietro alla promozione di Basentini e al siluramento di Di Matteo. La cosa viene confermata dall'articolo di oggi sul Giornale che racconta come sia già pronto una nuova poltrona per Basentini:

giuseppe conte alfonso bonafede 1

 

 

 

L'EX DIRETTORE DEL DAP POTREBBE ENTRARE NELLA TASK FORCE CHE AFFRONTERÀ L'EMERGENZA COVID NELLE CARCERI

Laura Cesaretti per ''il Giornale''

 

 

leonardo pucci

I casi sono due: o il dottor Basentini, già direttore del Dipartimento per l' amministrazione penitenziaria scelto dal Guardasigilli Bonafede, si è dimesso perché ha svolto male il proprio ruolo, e quindi è utile che non si occupi più di carcere. Oppure lo ha svolto bene, e allora non si doveva dimettere.

 

Quel che non si comprende è perché il magistrato potentino (con al suo attivo la gloriosa inchiesta Tempa rossa, che mise nel mirino il governo Renzi per oscuri complotti petroliferi, fece saltare la ministra Guidi e poi finì ovviamente col collasso delle imputazioni e l' archiviazione per gli indagati) debba essere recuperato e continuare - per il ministero di Bonafede - ad occuparsi di detenuti.

alfonso bonafede francesco basentini 1

 

La voce circola da giorni, la notizia è stata data da diverse testate online e blog che ruotano attorno al carcere e alla polizia penitenziaria: al pm Francesco Basentini, che aveva tristemente annunciato il 30 aprile scorso: «Mi tocca tornare a Potenza», donde era giunto, sarebbe invece stato assegnato un posto «romano» nella task force creata da Bonafede per affrontare l' emergenza Covid nelle patrie galere. La voce non è stata finora smentita da Via Arenula.

 

alfonso bonafede, luigi di maio e giuseppe conte

Del resto esiste ormai in Italia, soprattutto in area grillina, una tale pletora di task force che sarebbe possibile dare una poltrona a qualsiasi trombato o amico di ministri, tanto della composizione e dell' operato di questi organismi emergenziali non si sa nulla o quasi, neppure negli stessi ministeri presso cui vengono quotidianamente costituiti.

 

marco lillo

In attesa di scoprire se si tratti di una malignità, o se sia invece vero che Bonafede, spinto dal suo cuore d' oro, abbia offerto un ripescaggio governativo al Basentini in disgrazia, vale la pena di ricordare il bilancio con il quale il magistrato lucano ha lasciato l' importante incarico (mettendo però sul tavolo, dicono i rumor, la richiesta di essere spostato in una procura più prestigiosa, Torino o Firenze): rivolte in tutte le carceri, 13 detenuti morti, 40 agenti feriti, danni alle strutture per 60 milioni.

stefano cavanna

 

Per tacere, ovviamente, della esilarante guerriglia tra manettari sulla sua nomina, a colpi di accuse di connivenza con la mafia, tra gli ex amici del cuore Bonafede e Di Matteo.

Intanto ieri il Consiglio superiore della magistratura ha ufficializzato la sostituzione di Basentini con il nuovo direttore del Dap Dino Petralia, scelto dal ministro per rimpiazzarlo.

Via libera - con una sola astensione, quella del laico della Lega Stefano Cavanna - dal plenum del Csm al collocamento fuori ruolo del magistrato, fino ad oggi procuratore generale di Reggio Calabria.

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."