medioriente medio oriente

MEDIORIENTE, BASSO OCCIDENTE (E IL CALIFFO GODE) - COHN-BENDIT: “LA TURCHIA HA OBIETTIVI AMBIGUI COME L’ARABIA SAUDITA, CHE TAGLIA PIÙ TESTE IN PATRIA DI QUANTO FACCIA L'ISIS - OGGI LE SOLUZIONI POLITICHE PASSANO ATTRAVERSO UN ACCORDO CON LA RUSSIA”

Daniel Cohn Bendit Daniel Cohn Bendit

Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

Daniel Cohn-Bendit, l’abbattimento del jet russo è un disvelamento delle carte della Turchia?

«È vero, la Turchia gioca un gioco difficile. Ma come la Russia e gli occidentali. Quel che è successo è la prova che l’alta diplomazia internazionale in questo momento non sa bene che fare, tutti i Paesi sono un po’ nella stessa situazione. È davvero desolante. Non si capisce bene davvero chi è contro cosa: contro l’Isis, sì, ma un po’ anche contro Assad, oppure molto contro Assad e un po’ contro l’Isis. È un carnevale».

jet russo abbattuto  7jet russo abbattuto 7

 

Non pensa che la Turchia abbia un atteggiamento quantomeno ambiguo nei confronti dell’Isis, almeno quanto l’Arabia Saudita?

«Ma la base ideologica dell’Isis si trova in Arabia Saudita, che taglia molte più teste di quanto non faccia l’Isis, bisogna dirlo. L’alleanza occidentale con l’Arabia Saudita e il Qatar è un problema, l’ambiguità turca è un problema, così come quella russa. Tutte le ambiguità sono un problema, e in questo momento sono tutti ambigui».

 

Anche la Francia?

«Certamente, nel suo rapporto con l’Arabia Saudita, e anche con l’Egitto, che mette in prigione i Fratelli musulmani ma anche i giornalisti. Forse non si può fare altrimenti ma almeno si dicano le cose come stanno».

 

Pensa che il baratro di un’escalation militare si stia avvicinando?

ribelli siriani esultano per la morte del pilota del jet russo abbattuto  2ribelli siriani esultano per la morte del pilota del jet russo abbattuto 2

«Non siamo vicini alla Terza guerra mondiale, ma la situazione è già cambiata in peggio, i governi hanno lasciato degenerare i problemi. L’abbiamo visto con gli attentati a Parigi. Il luogo dove tutto questo andrebbe discusso è l’Onu, ma lì non succede niente».

 

Venerdì scorso è stata approvata una risoluzione che autorizza gli Stati a prendere «tutte le misure necessarie» contro il terrorismo.

«Ma non va abbastanza lontano. I negoziati al Consiglio di sicurezza dovrebbero essere più intensi e più concreti».

 

jet russo abbattuto  4jet russo abbattuto 4

Che cosa pensa della svolta nella politica della Francia, dopo gli attentati del 13 novembre molto più pronta a collaborare con il presidente russo Vladimir Putin? Domani Hollande vola a Mosca per incontrarlo.

«Certe volte la realpolitik è immorale. Ma è evidente che oggi le soluzioni politiche passano attraverso un accordo con la Russia, e il luogo giusto sarebbe New York. Assad deve andarsene, ma lo farà all’interno di un processo politico».

 

Il jet russo abbattuto non rende impossibile adesso una soluzione politica?

jet russo abbattuto dall aviazione turcajet russo abbattuto dall aviazione turca

«Impossibile no, difficile sì. Ma credo che tutti abbiano interesse ad accelerare verso una soluzione politica e militare. Stiamo pagando i ritardi di tutti i Paesi coinvolti. Come diceva Gorbaciov, la vita punisce chi arriva troppo tardi».

 

Paradossalmente il grave episodio di ieri potrebbe portare a una svolta positiva?

«È talmente pericoloso andare avanti su questa strada che bisogna fermarsi. La Turchia sa che non può fare la guerra alla Russia, la Russia sa che non può rispondere alla Turchia. Tutti sono obbligati a smetterla di fare il proprio gioco sperando che sia l’altro a indietreggiare. In questo momento mi immagino quanto siano contenti i terroristi dell’Isis».

PUTIN ERDOGAN  PUTIN ERDOGAN

 

Putin è stato molto duro, «l’abbattimento del jet è una pugnalata alle spalle».

«Ma era ovvio che reagisse così, vi è obbligato dalla sua linea di sempre che è quella di ripristinare la grandezza — almeno a parole — della Russia. Ma non può salvare Assad senza un compromesso. Anche la sua posizione deve evolvere».

 

Due giorni fa Putin è andato a Teheran per parlare appunto di questo.

«Gli iraniani hanno tutto l’interesse a continuare a ritrovare un modus vivendi con gli americani quindi cercheranno una via di uscita per Assad».

 

PUTIN ERDOGAN   PUTIN ERDOGAN

L’Europa come si sta comportando, al di là della solidarietà di facciata? Cameron vuole bombardare anche in Siria ma Italia e Germania non si uniscono alla missione, Renzi dice chiaramente che non vuole una Libia bis.

«La Francia dovrebbe dire quale sarà la struttura politica che eviterà in Siria una nuova situazione di anarchia come in Libia. Quel che attendo dalla Francia è che mi dicano qual è la strategia, al di là dei raid».

 

 

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…