MONTE DEI SAGGI DI SIENA! IL QUIRINALE NOMINA QUAGLIARIELLO E SALTA FUORI IL PAPELLO PD-PDL

Camilla Conti per "Espresso.it"

C'è anche Gaetano Quagliariello fra i politici che, a Siena, si davano da fare per stringere la presa dei partiti sulle istituzioni locali, dal Monte dei Paschi all'università. Lo testimoniano alcune telefonate intercettate dalla procura di Siena fra il senatore del Pdl, uno dei 'saggi' scelti dal presidente Giorgio Napolitano per facilitare la formazione di un nuovo governo, e il rettore dell'Università, Angelo Riccaboni.

La magistratura indaga proprio sulla nomina di Riccaboni, avvenuta il 21 luglio 2010 con uno scarto di voti minimo rispetto al rivale Silvano Focardi (373 voti contro 357, con 28 schede bianche e 19 nulle). 
Su quelle elezioni accademiche si alzarono fin da subito molte polemiche, animate anche dalla scoperta che nei conti dell'ateneo senese si stava aprendo un buco gigantesco, stimato in circa 200 milioni di euro.

Ne seguì un'indagine della magistratura che, per quel che riguarda la contesa fra Riccaboni e Focardi, il 22 marzo scorso ha portato al rinvio a giudizio per falsità ideologica dei responsabili di uno dei seggi elettorali.
Come risulta dalle 266 conversazioni telefoniche messe agli atti dai magistrati, furono numerosi gli esponenti politici - sia del Pd che del Pdl - a muoversi per favorire la convalida o, al contrario, la revoca del voto.

Fra questi c'è anche Quagliarello, che prende le difese di Riccaboni contro la richiesta di dimissioni avanzata da Paolo Amato, un altro senatore del Pdl. Il 19 novembre 2010, si legge nella sintesi dei colloqui effettuata dagli investigatori che «Quagliariello chiede chiarimenti su un comunicato stampa nel quale si afferma che a seguito dell'acquisizione dei documenti al Ministero, Amato ha chiesto le dimissioni del Rettore. Riccaboni tranquillizza l'Onorevole dicendo di non sapere assolutamente nulla oltre a quello che dicono i giornali.

L'Onorevole chiede del materiale per poter uscire in pubblico e rilasciare qualche dichiarazione sulla linea intrapresa». 
Per inquadrare la vicenda, bisogna ricordare i diversi mesi trascorsi prima che l'allora ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, convalidasse il risultato delle elezioni. Una ratifica che arrivò solo nel novembre 2010. Proprio su quella firma, indicano le telefonate, hanno avuto un ruolo decisivo le pressioni arrivate da diversi esponenti politici, interessati forse anche al fatto che università e Monte dei Paschi sono legate: tocca infatti all'ateneo nominare uno dei consiglieri della Fondazione Mps, grande azionista della banca; e la fondazione ricambia con i contributi per le spese dell'università.

Riccaboni stesso, considerato vicino al centro-sinistra, era stato in precedenza consigliere di amministrazione di Monte Paschi France e di Banca Toscana, una controllata dell'istituto. 
In una telefonata con l'ex sindaco di Siena Franco Ceccuzzi, al tempo parlamentare del Pd, quest'ultimo commenta la richiesta di dimissioni del neo-rettore avanzata dal senatore azzurro Amato dicendo che «non sarebbe piaciuta neanche al Pdl di Siena». Le cronache politiche di quei giorni raccontano di scontri all'interno del Pdl toscano tra oppositori e sostenitori del rettore in pectore.

Ovvero tra Amato e il coordinatore nazionale del partito, Denis Verdini. Vincerà il secondo. Grazie anche al Pd.
In quegli anni, al di là delle telefonate, Quagliariello frequenta spesso Siena, soprattutto in qualità di professore straordinario di Storia dei Movimenti e dei Partiti Politici presso la Luiss di Roma e Membro della Fondazione Magna Charta. 
Viene invitato a convegni, come quello organizzato sul ruolo dell'Onu nel 2004 dalla Fondazione Liberal con il patrocinio e il contributo del Comune di Siena in collaborazione della Provincia di Siena e il contributo di Banca MPS e della sua Fondazione.

O come il simposio sui partiti politici nell'Italia Repubblicana, sponsorizzato sempre da Mps e ospitato dal preside della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università senese, Antonio Cardini. Che compare "anche lui - nelle intercettazioni quando consiglia al nuovo rettore di «stare alla larga dalla politica locale». E di «mettersi d'accordo con Mussari (l'ex presidente del Montepaschi, ndr) e Ceccuzzi per i soldi e basta».

 

Quagliariello Quagliariello GAETANO QUAGLIARIELLO GAETANO QUAGLIARIELLODENIS VERDINI franco ceccuzzi MARIASTELLA GELMINIgiuseppe mussari

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."