NEW YORK, ITALIA: JOE LHOTA, L’UOMO CON ZERO CARISMA, RECUPERA NEL SECONDO DIBATTITO CONTRO BILL DE BLASIO, CHE DOMINA NEI SONDAGGI (VIDEO)

1. VIDEO - I MOMENTI PIÙ TESI DELLO SCONTRO DE BLASIO-LHOTA
Dal "New York Times"
http://nyti.ms/19twUxm

2. IL SECONDO DIBATTITO TRA I CANDIDATI NEWYORKESI: LHOTA RECUPERA, DE BLASIO CASCA SULL'IDEOLOGIA
Andrea Salvadore per Dagospia
Il blog: www.americanatvblog.com

A New York si vota tra due settimane per il sindaco, dopo dodici anni di Bloomberg. Al secondo e ultimo dibattito televisivo in onda sulla CBS Bill de Blasio, democratico e Joe Lhota, repubblicano, sono arrivati separati da oltre 40 punti nei sondaggi, a favore di de Blasio che ha dominato il primo scontro televisivo. Nonostante il vantaggio, Bill de Blasio era andato all'attacco e Lhota era andato in confusione.

La storia di questa sfida elettorale e' interessante anche per noi per tanti motivi. I due sono italoamericani ( Lhota molto piu' alla lontana ) e vivono a Brooklyn, non a Manhattan. Ma questo e' niente. E' stata la "modern family" di Bill de Blasio a prendersi queste elezioni, facendo dimenticare programmi, promesse, idee. E a mettere un ciclo in piu' nella lavatrice della vita privata dei candidati politici.

In America le mogli sono da sempre elemento non solo decorativo. Ma con Bill de Blasio abbiamo fatto il salto definitivo. Da Dickens a Malcom X, passando per Erica Jong. Sia chiaro, da ora in poi tutti quei politici ( italiani ) che diranno "lasciate stare fuori la mia famiglia" dalla politica e' meglio che vadano a lezione da Bill. Che con la famiglia al completo, genitori e figli, gusti sessuali, pettinature afro ( il figlio Dante ) e corone di fiori in testa ( la figlia Chiara ) sta vincendo le elezioni.

Riassumendo, i genitori di Bill si sono laureati in grandi universita', hanno avuto ottimi lavori fino a quando sono stati sospettati di simpatie comuniste negli anni cinquanta, era McCarthy. Il padre Warren, eroe di guerra ad Okinawa dove perse una gamba, comincio'a bere, si ammalo' e poi si suicido'. Warren e sua moglie Maria Angela avevano intanto divorziato. I tre figli furono cresciuti da lei sola, Maria Angela ( che lavoro' pure al consolato italiano ) soprattutto il piu' piccolo Bill che decise di cambiare cognome e di prendere quello di origine napoletana della madre.

Bill si laurea bene e si butta in politica facendo anche campagna per Hillary Clinton. In mezzo il suo matrimonio con Chirlane, attivista, nera, lesbica dichiarata. Nascono due figli del colore di Obama, Dante 16 anni e Chiara,18. Su Dante la squadra di organizzatori e pubblicitari della campagna di Obama centrano lo spot da 30 secondi che e' stato la svolta della campagna.

Parla solo lui, Dante, e dice che la polizia deve smettere di fermare quelli di colore solo perche' non hanno la pelle bianca. Non c'e uscita pubblica di Bill in questi mesi senza Dante o Chirlane o Chiara, che fa poi anche lei il suo spot. Tutti i famosi del cinema e la televisione di New York fanno il tifo per Bill.

Cosi' siamo arrivati a questa serata del secondo dibattito tv. Siamo di fronte all'Empire State Building, nella universita' pubblica di New York, CUNY. Fuori, ad uso televisivo, le due pattuglie di fans dei candidati si sfidano in canti e slogan. La saletta dei media da cui vediamo il dibattito sul grande schermo e' colma di stampa e tv locali. Nessun italiano, anche se poi leggerete e magari vedrete pezzi fatti da casa. I due contendenti sono vestiti identici, di grigio, con camicia bianca e cravatta azzurro-Casa Bianca.

La conduzione e le regole della sfida sarebbero da manuale delle scuole di giornalismo televisivo. Durata complessiva un'ora. Maurice DuBois, volto delle news CBS, fa domande secche e concede un minuto per le risposte e 30 secondi per le repliche. Cosi' si collezionano decine di temi e si capisce parecchio.

Poi ci sara' il momento della risposta ancora piu' breve. Si o no. Esempio: "Possedete un'arma?" "No", tutti e due. A seguire il tempo in cui uno fa una domanda all'avversario. E, a chiudere, la dichiarazione finale. Sono solo loro tre in studio, il giornalista e i due candidati. Alla fine, uno alla volta, prima de Blasio e poi Lhota, arrivano nella media room per rispondere alle domande nostre, come sempre per consuetudine in America.

Stasera Joe Lhota, l'uomo con zero carisma, ex capo di tutto il sistema dei trasporti della citta' di New York, e' andato molto meglio. A tratti spiritoso, con battute evidentemente scritte da autori non fessi. Ha difeso la politica d'ordine e polizia dell'amministrazione Giuliani, per cui ha lavorato, che ha ridotto il crimine a New York del 73% . E' riuscito a non farsi chiudere nei confini del Tea Party entro cui voleva ucciderlo de Blasio ed anche a prendere le distanze da Bloomberg , il cambiamento che i sondaggi sembrano indicare come tassativo per il futuro sindaco, quale che sara'.

E stasera il racconto di Bill de Blasio ( che io votero' ) messo alle strette sui dettagli del programma mi e' sembrato piu' ideologico di quello che gia' e'. La storia delle due citta', quella dei ricchi e quella dei poveri, della polizia razzista ( il 90% dei fermati risultano non colpevoli di reati ) l'aumento delle tasse per chi porta a casa piu' di 500mila dollari all'anno, non sembravano avere gambe. Il suo tentativo di ficcare dentro la sua famiglia in ogni risposta e' stato ogni volta stoppato dal bravo conduttore della CBS. Perche' a tutto c'e un limite e magari stasera scoprivamo che la nonna di Benevento era transgender.

Su una cosa i due candidati si sono detti d'accordo. Saranno abolite le carrozzelle con i cavalli che girano attorno e dentro Central Park. Trattamento inumano dei cavalli, hanno detto all'unisono. Al loro posto macchinette elettriche. E cosi, pensando a dove andranno a finire i cavalli di Central Park e al giovane Holden che non li vedra' piu' e che aveva la stessa eta' di Dante de Blasio, sono andato a piedi a casa, che vivo poco lontano.

 

SOSTENITORI DI BILL DE BLASIO AL DIBATTITO lhota de blasio LHOTA DOPO IL DIBATTITO JOE LHOTA JOE LHOTA CON MOGLIE E FIGLIA deblasio west indian day parade BILL DE BLASIO DOPO IL DIBATTITO BILL DE BLASIO E LHOTA AL SECONDO DIBATTITO DEBLASIO LHOTA

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...