draghi cingolani bolletta

NON LASCIATECI IN BOLLETTA - IL GOVERNO PENSA DI CANCELLARE GLI ONERI DI SISTEMA PER EVITARE IL SALASSO IN FATTURA DOPO GLI AUMENTI DI GAS ED ENERGIA: NON OGGI IN CDM PERÒ, VISTO CHE C'È TEMPO FINO AL 30 SETTEMBRE (FATE PURE CON CALMA) - NEL MIRINO CI SONO TUTTI I "BALZELLI NASCOSTI": I CONSUMI INFATTI PESANO SOLO PER IL 51% - IL MINISTRO CINGOLANI: "VA RISCRITTO IL METODO DEL CALCOLO. E SUL NUCLEARE NON HO CAMBIATO IDEA..."

1 - IL GOVERNO LAVORA ALLE MISURE CONTRO IL CARO BOLLETTE, NON OGGI IN CDM

DANIELE FRANCO E MARIO DRAGHI

(ANSA) Il governo è al lavoro su un provvedimento per fronteggiare il rincaro delle bollette energetiche ma le misure non saranno oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri. È quanto si apprende da fonti dell'esecutivo al termine della riunione del premier Mario Draghi con i ministri Roberto Cingolani e Daniele Franco. Per intervenire, spiegano le stesse fonti, c'è tempo fino al 30 settembre.

 

2 - BOLLETTE, SI MUOVE IL GOVERNO: STOP AGLI ONERI DI SISTEMA

Sofia Fraschini per "il Giornale"

 

Gas ed energia salgono e la bolletta lievita? Non esattamente. Il salasso in fattura è determinato infatti da una lunga serie di oneri che nulla hanno a che vedere con i consumi veri e propri.

 

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI

Un vasto elenco su cui il governo è pronto a intervenire, proprio per evitare l'aumento del 40% annunciato nei giorni scorsi dal ministro Cingolani. A quanto si apprende, una misura per evitare il rincaro delle bollette dovrebbe essere sul tavolo del Consiglio dei ministri in programma oggi a palazzo Chigi.

 

Il provvedimento dovrebbe passare non da un taglio dell'Iva, come sostenevano rumors delle ultime ore, bensì dallo stop agli oneri di sistema. Secondo l'elaborazione di Facile.it su dati Arera, a pesare sul costo finale (di una famiglia tipo che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all'anno e una potenza impegnata di 3 kW) sono per il 17,5% le spese per il trasporto e la gestione del contatore; per il 10,7% gli oneri di sistema; per il 12,6% le imposte; per il 7,5% la commercializzazione al dettaglio e per il 51,7% i costi di approvvigionamento dell'energia.

 

bollette luce gas

Ma cosa comprendono questi famosi oneri di sistema? Si tratta di alcune voci specifiche: Asos (oneri generali relativi al sostegno delle energie da fonti rinnovabili e alla cogenerazione CIP 6/92) e Arim (rimanenti oneri generali).

 

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI

Fino al 1 gennaio 2018 le componenti erano: oneri nucleari, incentivi alle fonti rinnovabili, agevolazioni per il settore ferroviario, ricerca di sistema, agevolazioni alle industrie energivore, oneri per il bonus elettrico, promozione dell'efficienza energetica, e benefici spettanti agli enti locali che ospitano impianti nucleari.

 

bollette luce gas

Per quanto riguarda le imposte, si tratta delle accise (legate al consumo) e dell'Iva che per le utenze domestiche è del 10%, e per le utenze non domestiche al 22%. Esiste poi una voce minima legata al canone tv.

 

Discorso analogo si può fare per il gas, anche se le percentuali variano: il 4,68% sono gli oneri di sistema (costi di commercializzazione, il recupero oneri di morosità per gli esercenti e il bonus gas); il 16,16% è imputabile alla gestione del contatore; il 35,6% alle imposte che in questo caso sono accise e Iva come per l'elettrico, ma anche l'addizionale regionale.

 

bollette luce gas

Tutte variano in base al gas consumato e l'addizionale regionale varia a seconda dell'amministrazione. L'Iva per gli usi civili è pari al 10% per i primi 480 mc/anno consumati, e al 22% su tutti gli altri consumi e sulle quote fisse. Tra le altre spese in bolletta abbiamo poi per il 37,3% l'approvvigionamento e per il 6,2% la vendita al dettaglio.

 

Ieri il presidente M5S Giuseppe Conte ha proposto che gli oneri di sistema siano pagati con le tasse seguendo il criterio di progressività. C'è poi l'esempio della Spagna di agire sulle imposte, ma anche sui profitti dei produttori. Ipotesi che fa paura al settore: ieri Enel ha sofferto in Borsa perdendo il 5% a 7,02 euro.

 

aumenti in bolletta

«Da un lato - spiega Mario Rasimelli, Managing Director Utilities di Facile.it - si potrebbe agire da un punto di vista fiscale sull'Iva e le accise che oggi pesano per circa il 13% del totale. Dall'altro si potrebbe far leva sugli oneri di sistema, che oggi pesano quasi l'11%, intervenendo almeno su quelle voci che non riguardano i consumi, come gli oneri destinati alla copertura dei costi per le attività di smantellamento delle centrali nucleari o quelli rivolti a coprire le agevolazioni tariffarie per il settore ferroviario».

 

3 - CINGOLANI: “RISCRIVIAMO IL METODO DI CALCOLO DELLE BOLLETTE. MITIGHEREMO L’AUMENTO”

Da www.lastampa.it

 

«Va riscritto il metodo di calcolo» delle bollette energetiche, «lo stiamo facendo in queste ore». Lo ha detto questa mattina il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, intervistato a Radio anch'io, su Rai Radio1.

 

roberto cingolani

Sulle bollette dell'energia, ha spiegato il ministro, «c'è da mitigare l'aumento del trimestre, che c'è in tutto il mondo, e all'80% dipende dall'aumento del gas. Poi c'è da mettere in piedi un intervento più strutturale. Bisogna ragionare su come è costruita una bolletta, va riscritto il metodo di calcolo. Lo stiamo facendo in queste ore». Il governo ha intenzione di stanziare intorno a 3 miliardi di euro per evitare il rincaro della bolletta nel quarto trimestre.

 

roberto cingolani e giuseppe conte

«La cosa più importante è accelerare sull'installazione di rinnovabili, così ci sganciamo più rapidamente possibile dal costo del gas». E ancora: «Stimiamo che il Decreto Semplificazioni porti i giorni necessari per autorizzare un impianto per energia rinnovabile da 1200 giorni a circa 1/5 (240 giorni, n.d.r.)».

 

Il ministro ha risposto anche a una domanda sul nucleare, tema da lui toccato nei giorni scorsi: «Oggi noi non potremmo fare nulla di nucleare, perché abbiamo un referendum che dice no alle vecchie tecnologie, e quelle nuove al momento non ci sono ancora».

 

roberto cingolani

Resta però il suo parere positivo su quel tipo di produzione energetica: «Non ho cambiato idea. Io ho raccontato che oggi ci sono 4 Paesi che stanno studiando sorgenti di energia alternative, i reattori di 4/a generazione. Ho detto che queste fonti non sono mature, che probabilmente nel prossimo decennio capiremo se sono convenienti e sicure. Qualora questo fosse verificato, sarebbe importante capire se possono essere usate».

 

roberto cingolani a cernobbio

A metà mattinata Cingolani ha raggiunto Palazzo Chigi per una riunione con il presidente del Consiglio Mario Draghi con il ministro dell’Economia Daniele Franco, proprio sul tema del rincaro delle bollette energetiche. Il provvedimento, spiegano ad ora fonti di governo, non sarà però discusso già oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri. Per intervenire - sottolineano - c'è tempo fino al 30 settembre.

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...