alessandra mussolini

ORA SI’ CHE L’ITALIA CONTERÀ DI PIU’ A STRASBURGO - TRA I SUBENTRATI AL PARLAMENTO EUROPEO, C’E’ ALESSANDRA MUSSOLINI - DOPO LE GLORIOSE PERFORMANCE A “BALLANDO CON LE STELLE” E A “TALE E QUALE SHOW”, LA EX DUCIONA E’ PRONTA A FAR BALLARE L’HULLY GULLY AGLI EURODEPUTATI - AL POSTO DI BERLUSCONI, CHE HA SCELTO IL SENATO, ARRIVERÀ LARA COMI - DESTINO BEFFARDO PER LA GRILLINA MARIA ANGELA DANZÌ: FU CANDIDATA DA DI MAIO NEL 2019 E ORA SUBENTRA PER IL M5S A GUIDA CONTE…

ALESSANDRA MUSSOLINI A TALE E QUALE SHOW NEI PANNI DI LADY GAGA

Stefano Iannaccone per https://www.true-news.it

 

Da un nome noto della politica, e ora anche dello spettacolo, come Alessandra Mussolini, all’ex sottosegretario al ministero dell’Interno, Achille Variati, il biglietto per Strasburgo è pronto. Dando la possibilità di vivere questo scorcio di legislatura, circa un anno e mezzo, in Europa.

 

È arrivata, infatti, la bollinatura della corte di Cassazione che decreta l’approdo all’Europarlamento di nove nuovi rappresentanti italiani in sostituzione di chi è stato eletto, a Montecitorio o Palazzo Madama, grazie al voto dello scorso 25 settembre. Alcuni leader, come Silvio Berlusconi e Carlo Calenda, erano infatti tra i banchi di Strasburgo, in virtù del risultato elettorale del 2019.

 

silvio berlusconi e lara comi

Con le Politiche in Italia hanno, però, preferito tornare in patria, in questo caso entrambi al Senato. Altri, invece, hanno liberato delle caselle alla Camera.

 

AL POSTO DI BERLUSCONI ARRIVERÀ LARA COMI A STRASBURGO

Ma andiamo con ordine. Al posto di Berlusconi arriverà Lara Comi, che tra quegli scranni ha già completato tre legislature, entrandoci per la prima volta nel 2009, sotto le insegne del Popolo delle libertà. Del resto è da sempre legata al leader di Arcore.

 

ALESSANDRA MUSSOLINI A TALE E QUALE SHOW NEI PANNI DI LOREDANA BERTE

Non a caso si tratta di un nome di peso all’interno di Forza Italia, spesso indicato come un profilo molto vicino al Cav e destinato a scalare le gerarchie del partito.

 

Almeno lo si pensava fino a quando alcune battute d’arresto hanno fermato l’ascesa. In particolare alle ultime Europee non ce l’ha fatta a strappare il seggio. E’ risultata la prima delle non elette nella sua circoscrizione (Italia nord-occidentale).

 

Achille Variati

Ma ci sono stati altri problemi sul suo cammino, come le inchieste giudiziarie. Tanto che aveva comunicato l’intenzione di rifiutare il ruolo, pure in caso di elezione: “Voglio difendermi dalle accuse che mi sono state mosse, senza avvalermi dell’immunità parlamentare”, dichiarò nel 2019. Nelle ultime settimane, però, non ha escluso l’ipotesi di accettare il ritorno nell’Europarlamento. Alcune accuse, le più gravi, nei suoi confronti sono cadute e resta in piedi un solo procedimento.

 

Meno movimentata la situazione del sostituto di Calenda, Achille Variati, ex sindaco di Vicenza e sottosegretario al Viminale del governo Conte bis. Per il Partito democratico è un contentino, visto che riesce a recuperare un eurodeputato. Calenda era stato eletto con i dem, ma poi ha deciso di fondare Azione che ha tolto vagonate di voti al Pd. A Variati era stato addirittura offerto un posto in lista alle Politiche, ma lui ha declinato.

ALESSANDRA MUSSOLINI

 

“Ritengo giusto impegnarmi sul possibile incarico di parlamentare europeo (anche se durerà poco), per il quale ho ricevuto nelle scorse elezioni più di 50.000 preferenze dai cittadini, risultando nel Pd il più votato in Veneto e primo dei non eletti”, ha scritto sui social durante la definizione delle candidature. Ma la “ripescata” più mediatica di questo giro è senza dubbio Alessandra Mussolini, impegnata in queste settimane nel programma televisivo Tale e quale show, condotto da Carlo Conti.

 

A farle spazio è il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, che dopo una lunga carriera nel Parlamento europeo ha debuttato a Montecitorio. Mussolini ha ricoperto tre volte l’incarico di europarlamentare, oltre che di deputata e senatrice.

 

ANTONIO TAJANI

Il rapporto con i partiti a destra non è stato mai semplice: aderì ad Alleanza nazionale, accettando la svolta di Fiuggi, ma giunse alla rottura con Gianfranco Fini in seguito alle affermazioni sulle leggi razziali «male assoluto». Dopo un girovagare tra formazioni di destra radicale, Mussolini si è avvicinata a Berlusconi, che l’ha accolta nel Pdl, prima e in Forza Italia poi. Da nipote di Benito Mussolini, è sempre stata sotto i riflettori e il suo stile molto accalorato l’ha resa una delle ospiti preferite dei talk show. Così la capacità di stare davanti alla telecamera ha spalancato la porta per altre esperienze, come quella di Tale e quale show.

 

ALESSANDRA MUSSOLINI A TALE E QUALE SHOW

Singolare la vicenda che porta Maria Angela Danzì, del Movimento 5 Stelle, a Strasburgo: l’ex segretaria generale al Comune di Genova, durante l’amministrazione di Marta Vincenzi, fu scelta come capolista da Luigi Di Maio, all’epoca leader del M5S. Solo che non manca l’elezione, preceduta in termini di consensi da Eleonora Evi e Tiziana Beghin.

 

Nel frattempo Evi ha deciso di abbandonare i pentastellati, aderendo a Europa Verde che l’ha candidata alle Politiche, dandole la possibilità di mettere piede a Montecitorio. Intanto Giuseppe Conte ha assunto la guida dei 5 Stelle e Di Maio ha perso in malo modo la scommessa di Impegno civico, sparendo dai radar della politica. Così Danzì, esperta della Pubblica amministrazione e insignita del titolo di Grande ufficiale, si ritrova all’interno di un Movimento molto diverso da quello che l’ha candidata.

 

ALESSANDRA MUSSOLINI A TALE E QUALE SHOW NEI PANNI DI LADY GAGA

LEGA, AD ANDREA CAROPPO SUBENTRA L’ABRUZZESE ELISABETTA DE BLASIS

La Lega, invece, ci rimette qualcosa in questa rumba di spostamenti: ad Andrea Caroppo subentra l’abruzzese Elisabetta De Blasis, nata politicamente in Forza Italia, con cui entrò nel consiglio comunale dell’Aquila nel 2017, salvo poi passare con il partito di Matteo Salvini, che la candidò alle Europee. Tuttavia, nel 2020 De Blasis ha optato per l’adesione a Fratelli d’Italia e all’inizio del 2022 è tornata alla casa madre forzista.

 

Tra i leghisti in uscita dall’Europa c’è poi Mara Bizzotto, che lascia spazio a Paola Ghidoni, reduce da una serie di amarezze elettorali. Dopo la mancata elezione alle Europee, era stata candidata sia alle Regioni in Veneto che alle Comunali di Padova; in cui ottenne circa 60 voti, senza centrare l’elezione. La padovana, di professione commercialista, è molto vicina a un big del partito come Andrea Ostellari. Per lei c’è il primo salto di qualità della carriera.

ALESSANDRA MUSSOLINI A TALE E QUALE SHOW NEI PANNI DI MILVA

 

IL CERCHIO SI CHIUDE: GAZZINI E DREOSTO A STRASBURGO

Matteo Gazzini approda invece a Strasburgo sfruttando l’elezione di Marco Dreosto a Palazzo Madama. Ghizzini, imprenditore di Bolzano, non è molto noto alla platea nazionale, se non per una frase che gli fu attribuita. “Non ci può essere libertà se non si permette a una persona di essere razzista”.

 

Per respingere le accuse il neo-eurodeputato ha sostenuto di essere stato strumentalizzato perché l’affermazione era stata decontestualizzata. A chiudere il cerchio dei subentranti all’Europarlamento c’è Alessandra Nardini. L’attuale assessora all’Istruzione e al Lavoro della Regione Toscana, con con una carriera politica tutta legata al territorio. Già nel 2009, ad appena 21 anni, è diventata consigliera comunale a Capannoli, in provincia di Pisa. Nel 2015, poi, ha esordito nel consiglio regionale toscano, ritagliandosi un profilo credibile fino alla candidatura alle Europee. E ora beneficiando dell’elezione di Simona Bonafè a Montecitorio.

Ultimi Dagoreport

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)