antonio bassolino

PAOLINO FOR BASSOLINO - ISOTTA: ''DA SINDACO RIDIEDE A NOI NAPOLETANI DIGNITÀ E SPERANZA. SE TORNASSE, FAREBBE ANCHE MEGLIO'' - ''IL PD, DOVE NESSUNO PARLA PIÙ DI POLITICA, PREFERISCE PERDERE LE ELEZIONI CHE VINCERLE CON BASSOLINO''

paolo isotta (2)paolo isotta (2)

Paolo Isotta per il “Fatto Quotidiano

 

La notizia, di sabato, che Antonio Bassolino ha ufficialmente annunciato la sua candidatura a sindaco di Napoli ha messo in moto reazioni a Napoli e a Roma. Un bel commento l' ha fatto un mio grande amico, Paolo Macry, in un editoriale del "Corriere del Mezzogiorno" di domenica. Egli osserva che mai sfida per il navigatissimo ma non vecchio politico fu più ardua: egli dovrà lottare non tanto contro la destra quanto contro i Cinque stelle e contro l' uscente De Magistris, una vera incognita.

 

Don Antuono (il suo Santo è quello del 17 gennaio al quale a Napoli è intitolato un popolanissimo Borgo) ha tuttavia un avversario che pareva insidioso e s' è palesato clamoroso: il partito dal quale proviene. La sensazione, stagnante nell' aria da mesi, s'è concretata in fatto. È per stabilirsi nel Pd che alle primarie non possano concorrere coloro che già sono stati sindaci, sebbene la legge lo consenta.

 

Antonio Bassolino e moglie Antonio Bassolino e moglie

Il Pd, nel quale troppo resta del vecchio Pci, preferisce perdere le elezioni che vincerle con Bassolino. Perché anche in questo partito nessuno parla più di politica, non voglio dire di Politica. Uno splendido commento l' ha fatto martedì sul "Corriere del Mezzogiorno" un altro mio grande amico, Enzo D' Errico: il Pd lavora per De Magistris: "Ci ritroveremo così con una città consegnata dai generali di Renzi al più anti-renziano dei sindaci italiani. Un paradosso che sconfina nella demenzialità, un capolavoro del nonsense politico che avrebbe ingolosito Marx (parliamo di Goucho, ovviamente)"

ANTONIO BASSOLINO - Copyright PizziANTONIO BASSOLINO - Copyright Pizzi

 

Or Bassolino finirà col presentarsi con una lista propria, messo com' è con le spalle al muro: se qualcuno dicesse antipolitica, ricorso alla piazza e nuovo Masaniello - attingo al repertorio dei luoghi comuni tipici - che cosa si meriterebbe, se non d' essere preso a fischi e pernacchi?

 

Gli schemi della vecchia politica non possono più essere applicati all' attuale verità effettuale. Si continua a parlare di Forza Italia (e di quelle sue appendici che, per il momento, tengono in piedi il governo Renzi: quelle di Alfano & C: non mi ricordo nemmeno come si chiamano) come se fossero realtà politiche.

 

Antonio BassolinoAntonio Bassolino

Ma Berlusconi e i suoi sono come quel personaggio generalmente creduto dell' Ariosto e invece di Francesco Berni (nel rifacimento dell' Orlando del Boiardo): così colui, del colpo non accorto/ andava combattendo ed era morto. Berlusca & C non vanno nemmeno combattendo.

 

Le vecchie categorie ideologiche sono state sostituite da fatti emersi con prepotenza. Come si può continuare a parlare di anticomunismo?

 

Ere geologiche fa io ero anticomunista e Antonio Bassolino comunista. Non ne venni impedito nell' apprezzare la sua opera straordinaria, in quanto Sindaco di Napoli, per ridarci speranza e dignità. Quest' opera è continuata quando egli è diventato presidente della Regione. In tanti anni ha accumulato, ed è difficillimo attesi i tempi nei quali viviamo, più meriti effettuali che demeriti: ma è sempre volato alto. Un altro mio amico, Ernesto Mazzetti, ha scritto sul "Mattino" esser lui "un gigante in mezzo ad altri che politicamente sono restati pigmei."

BASSOLINO RENZIBASSOLINO RENZI

 

Negli ultimi ventidue anni il nostro rapporto si è così evoluto: da un cauto e distante rispetto reciproco a un franco rispetto reciproco a una bellissima amicizia personale che ci porta anche a frequentarci nelle nostre case. E adesso, coi rivolgimenti accaduti, come può dirsi che da un punto di vista politico siamo distanti?

 

Io apprezzo la sua cultura (non tutti sanno ch' è un latinista), la sua intelligenza, il suo senso dell' umorismo e il suo straordinario intuito politico. Il quale intuito s' è affinato grazie alle esperienze: perché Bassolino è stato davvero capace di fare tesoro di tutto quello che nella sua lunga storia sindacale e politica ha vissuto. Lui e io abbiamo una qualità in comune, quella di saper riconoscere i propri errori e mutar pensiero. Proprio perché è stato Sindaco e Presidente egli sarebbe oggi un sindaco molto superiore a quello ch' è stato.

 

 

renzi berlusconirenzi berlusconi

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…