UN PASSATO NEI BOSCHI - LA POSIZIONE DI BABBO PIER LUIGI È AL VAGLIO DEI PM PER IL CASO ETRURIA, MA IL ''BANCHIERE CONTADINO'' FU INDAGATO SEI ANNI FA PER TURBATIVA D'ASTA ED ESTORSIONE. VENNE DUE VOLTE PROSCIOLTO SU RICHIESTA DEL MAGISTRATO ROBERTO ROSSI, CHE OGGI INDAGA SU ETRURIA (ED È CONSULENTE DI PALAZZO CHIGI)

La vicenda, che fino al 2014 coinvolse Pier Luigi Boschi e altri otto indagati, riguardava la compravendita, nel 2007, di una grande tenuta agricola dall’Università di Firenze. Malgrado il proscioglimento, restano senza risposta due domande, relative a 250mila euro che un successivo acquirente affermò di avere personalmente consegnato a Boschi...

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lorenzo rosi pier luigi boschi lorenzo rosi pier luigi boschi

Da ''Panorama'' in edicola domani

 

       La posizione di Pier Luigi Boschi, ex vicepresidente di Banca Etruria, è al vaglio della Procura di Arezzo insieme a quella di altri membri del disciolto consiglio d’amministrazione. Non sarebbe comunque la prima volta che il padre del ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, si trova indagato.

 

andrea scanzi twitta le cariche di pier luigi boschi andrea scanzi twitta le cariche di pier luigi boschi

       Nel numero in edicola da domani, giovedì 21 gennaio, il settimanale Panorama ricostruisce nei dettagli una vicenda giudiziaria risalente a sei anni fa, nella quale Boschi padre fu indagato ad Arezzo per i reati di turbativa d’asta ed estorsione, e venne per due volte prosciolto su richiesta del magistrato Roberto Rossi, oggi divenuto procuratore della città toscana, nonché lo stesso magistrato che oggi indaga sul dissesto di Banca Etruria e che è stato consulente del governo Renzi.

IL PATRIMONIO DI PIER LUIGI BOSCHI BY FRANCO BECHIS E LIBERO IL PATRIMONIO DI PIER LUIGI BOSCHI BY FRANCO BECHIS E LIBERO

 

       La vicenda, che fino al 2014 coinvolse Pier Luigi Boschi e altri otto indagati, riguardava la compravendita, nel 2007, di una grande tenuta agricola posseduta dall’Università di Firenze. Malgrado il proscioglimento, restano senza risposta due domande, relative a 250 mila euro in contanti che un successivo acquirente di parte della tenuta affermò di avere personalmente consegnato a Boschi. Da una parte non si sa dove siano effettivamente finiti quei soldi, ma non si sa nemmeno perché la Procura di Arezzo non abbia mai indagato per calunnia chi affermava fossero stati versati.

ROBERTO ROSSI ROBERTO ROSSI

 

 

 

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