etruria oro lingotti

POP ETRURIA CHE GODURIA – L’ALLEGRA GESTIONE DELLA BANCA DI BOSCHI SENIOR, CHE FORAGGIAVA I SUOI DIRIGENTI A SUON DI MILIONI – QUELL’AFFARE DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI CON UN BUCO DA 3,1 MILIONI DI EURO

Giacomo Amadori per “Libero quotidiano

 

claudio salini ex consob e banca etruriaclaudio salini ex consob e banca etruria

Calandosi come speleologi nella voragine lasciata da Banca dell' Etruria si fanno sempre nuove scoperte. Per esempio si scova una «sofferenza» da 3.160.714 euro totali meritevole di un robusto approfondimento. Infatti quei soldi, a partire dal 2008, erano stati dati in prestito alla High Facing srl, una società specializzata in pannelli fotovoltaici con un capitale sociale di appena 10 mila euro e in liquidazione dal luglio 2014. Chi c' era dietro a questa piccola impresa capace di ottenere circa 3 milioni e mezzo di finanziamenti in tre anni? Iniziano qui le sorprese. Il socio principale al 51 per cento risulta essere Carlo Schiatti, cinquantanovenne aretino.

 

Un altro 39 per cento è della Quasar snc, sempre di Schiatti & c.. Il restante 10 per cento appartiene alla Fg holding, società in accomandita semplice di Natalino Giorgio Guerrini & c., oggi inattiva. Questi nomi a molti non diranno un granché, ma in realtà sono importanti. Infatti Carlo Schiatti è il fratello di Paolo, ex vicedirettore generale di Banca Etruria dall' agosto 2008 al febbraio 2013.

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Un super dirigente con molti incarichi: era anche responsabile della comunicazione, direttore della rivista Etruria Oggi (quella che ingaggiava le migliori firme del firmamento giornalistico italiano), responsabile dei rapporti con Banca d' Italia, vicepresidente della banca Federico Del Vecchio e consigliere della Popolare lecchese, entrambe di proprietà dell' Etruria, oltre che segretario nel cda di quest' ultima.

 

Ma è l' imprenditore cattolico Giorgio Guerrini, ex scout con diploma di perito chimico, il nome più pesante: dal 2008 al 2013 è stato vicepresidente (dopo essere entrato nel cda nel 2004) dello stesso istituto aretino, oltre che presidente nazionale di Confartigianato imprese (lui ha iniziato come pasticciere) dal 2004 al 2012. Dall' aprile 2008 all' agosto 2011 è stato pure consigliere della High facing. Ora è impegnato in politica al fianco di un altro ex banchiere, il già ministro Corrado Passera.

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Ma vediamo la storia del buco lasciato dalla società del fratello dell' ex vicedirettore generale e dell' ex vicepresidente di Etruria. Da un prospetto del febbraio 2015 in possesso di Libero risulta che la società in liquidazione abbia in sofferenza quattro diversi finanziamenti: il più importante da circa 1,9 milioni, un altro da 1 milione (ma qui la società è riuscita restituire quasi 400 mila euro), uno da quasi mezzo milione e uno di poco meno di 100 mila euro.

 

Come si è arrivati a questo buco milionario? Vediamo. In una pratica datata febbraio 2008 emerge che la srl ha chiesto alla banca la concessione di un mutuo chirografario (con rischio massimo per la Popolare perché senza garanzia ipotecaria) a 15 anni e la concessione di uno scoperto di 200 mila euro «per la liquidità necessaria alla gestione delle commesse» e di un finanziamento «promiscuo» di un milione per lettere di credito e anticipi import. Tradotto dal burocratese bancario significa che il milione poteva essere utilizzato come garanzia per importare merci dall' estero.

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Secondo l' estensore della pratica la società, nata nel 2006, ha un fulgido futuro grazie al solido know how: «La Hf srl ha messo a punto un sistema particolarmente flessibile e adattabile a ogni tipo di esigenza e in grado di produrre energia indipendentemente dall' esposizione a sud». Per il funzionario la lettera di credito va rilasciata perché «il primo ordine previsto a breve sarà di circa un milione».

 

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Il rating del 2007 è un' ottima «A». Nella pratica del 14 giugno del 2010 l' entusiasmo scema: «Il settore fotovoltaico nell' esercizio precedente ha subito un rallentamento di ordinativi motivato dalla congiuntura economica negativa e dalla crisi dei mercati». L' azienda per questo «chiede di poter incrementare il promiscuo a revoca da 1 milione a 3 milioni». Il rating nel frattempo è prima crollato a «CCC» e poi è risalito a «B» «a seguito dell' inserimento del bilancio».

 

Per convincere l' Etruria, High facing snocciola commesse e partner: «Nel primo trimestre del 2010 il cliente ci riferisce di aver sottoscritto ordinativi per 9 milioni di euro (commesse con Privilege Yard, Brice & Baloci e Butali spa)».

 

Ai nostri lettori il nome Privilege certamente dirà qualcosa, visto che questo giornale ha dedicato a questa tormentata azienda diversi articoli: è il cantiere di yacht di Civitavecchia, benedetto dal cardinale Tarcisio Bertone, con ottimi agganci politici e nella Guardia di finanza, ma fallito senza realizzare nemmeno una barca, lasciando buffi all' Etruria per circa 34 milioni di euro. Ora la procura della città laziale ha aperto un fascicolo per bancarotta fraudolenta. Ebbene proprio la Privilege ha ottenuto dall' Etruria e da Banca Marche (altra beneficiaria del cosiddetto decreto Salva-banche) 5,65 milioni di euro per la realizzazione dell' impianto fotovoltaico del cantiere.

 

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Negli stessi mesi avrebbe commissionato i pannelli alla società legata ai vertici della stessa banca. Da una parte avrebbe preso e dall' altra avrebbe dato ad amministratori e parenti. In più grazie all' ordine della Privilege la High facing è tornata a bussare a denari presso l' Etruria. Un partita di giro da far venire il mal di testa.

 

Nel 2010 la srl di Schiatti & Guerrini si vanta di altre imprese. Per esempio la realizzazione della Phg energia insieme con il gruppo Pulcini di Roma. Una famiglia di costruttori assurta agli onori delle cronache per le numerose disavventure giudiziarie e l' arresto di alcuni suoi componenti.

 

Attraverso la neonata Phg la High facing annunciava di poter portare a casa altri 5,7 milioni di ordinativi. Nel 2011 un altro funzionario apre un' ulteriore pratica: «Si richiede in questa sede la revisione della posizione di rischio in seno al gruppo di appartenenza e la richiesta di un chirografario su provvista fondi Bei (Banca europea investimenti ndr) per 500 mila euro, durata 5 anni, rata semestrale, per poter sostenere la crescita della società. Si richiede di poter perfezionare la posizione di rischio senza assumere la lettera di patronage sul chirografario in richiesta, come da precisa richiesta del cliente».

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Quindi la High facing per incassare nuovi soldi chiede di non offrire la garanzia di un' altra società. Nonostante, come detto, il bilanci non siano rosei, il rating da «B» viene elevato ad «AA». Nel 2013 i conti sono in profondo rosso (1.133.738 euro di passivo) e nel 2014 la società viene messa in liquidazione.

 

Eppure Paolo Schiatti in un' intervista del 2012, commentando i risultati del primo trimestre di quell' anno dell' Etruria, si era vantato dei finanziamenti alle imprese locali: «Siamo contenti. In un periodo difficile come questo la banca ha chiuso il trimestre con circa 4 milioni di utile e questo è un risultato significativo; la cosa ulteriormente importante è che la banca ha continuato il suo servizio al territorio in un momento di sofferenza per le imprese e per le famiglie». Dopo pochi mesi l' istituto è andato a gambe all' aria, ma società come quella di suo fratello hanno apprezzato la fiducia.

 

LUCIANO NATALONI BANCA ETRURIALUCIANO NATALONI BANCA ETRURIA

Guerrini, invece, dopo essersi dimesso dall' Etruria per tentare una fallimentare avventura alle Politiche del 2013 con Pier Ferdinando Casini e l' Udc, oggi è uno dei maggiorenti di Italia Unica, il partito di Passera. Ai giornali ha spiegato così la sua discesa in campo: «Mi ha spinto l' apprezzamento per i ruoli svolti in passato da Passera, nel terreno manageriale e al governo (…) gli attuali protagonisti del centro-destra, alla prova dei fatti, si sono rivelati logori e superati» ha dichiarato. Se questo è il nuovo che avanza…

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