QUANDO HANNO FATTO IL TAMPONE A TRUMPONE? – IL PRESIDENTE AMERICANO HA PARTECIPATO A COMIZI E INCONTRI SAPENDO DI ESSERE POSITIVO AL CORONAVIRUS? LE DICHIARAZIONI DEI MEDICI DELLA CASA BIANCA NON TORNANO – INTANTO AL PUZZONE È STATA SOMMINISTRATA IN UN’UNICA DOSE IL COCKTAIL DI ANTICORPI DI “REGENERON”, CHE ANCORA NON È  VALIDATO UFFICIALMENTE, MA È SOLO NELLA FASE 3 DELLA SPERIMENTAZIONE

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meme su donald trump e il covid 5 meme su donald trump e il covid 5

1 – «AL PRESIDENTE UNA TERAPIA NON VALIDATA» UN CASO L'USO DEL FARMACO CON GLI ANTICORPI

Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

Regeneron. Questo è il nome dell' azienda di biofarmaceutica che ha prodotto i due tipi di anticorpi monoclonali neutralizzanti dati al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il cocktail di anticorpi è un farmaco (si chiama Regn-CoV2), somministrato in un' unica dose di 8 grammi a Trump prima del trasferimento all' ospedale Walter Reed Medical Center.

 

CERIMONIA PER AMY CONEY BARRETT ALLA CASA BIANCA - POSITIVI SENZA MASCHERINA CERIMONIA PER AMY CONEY BARRETT ALLA CASA BIANCA - POSITIVI SENZA MASCHERINA

Si tratta di una mossa che ha sorpreso, visto che è ancora nella fase 3 della sperimentazione, ma c' è stata l' autorizzazione da parte della Fda all' uso per il presidente. Evidentemente. La fiducia nei promettenti risultati già ottenuti su 2.000 pazienti, nella fase di sperimentazione, deve essere molto solida per somministrare il medicinale all' uomo più potente del mondo. Ma cosa sono gli anticorpi monoclonali? Si tratta di un prodotto che riproduce, in modo artificiale, la risposta dei nostri anticorpi andando ad attaccare il coronavirus Sars-CoV-2.

 

SCENARI

video di donald trump prima del ricovero video di donald trump prima del ricovero

Tra gli scienziati c' è grande fiducia sul potenziale delle ricerche in corso nel mondo; molti sostengono che solo quando avremo a disposizione entrambe le armi, anticorpo monoclonali e vaccino, avremo vinto la battaglia contro Covid-19. In Italia c' è un progetto di ricerca in fase avanzata al Policlinico Tor Vergata di Roma, la cui sezione di Genetica del Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione ha ricevuto di recente il sostegno della Regione Lazio, con un finanziamento di 2 milioni di euro; l' altro studio molto promettente sta avvenendo a Siena, alla Life Sciences, dove di recente c' è stata anche la visita del ministro della Salute, Roberto Speranza.

il bollettino sulle condizioni di trump sean conley e gli altri medici il bollettino sulle condizioni di trump sean conley e gli altri medici

 

Ma l' accelerazione negli Usa, con la decisione di somministrare a Trump il cocktail di anticorpi monoclonali, rappresenta una svolta. Proprio a fine settembre Regeneron aveva pubblicato una prima relazione sull' esito della sperimentazione, su 2.000 pazienti: il cocktail ha migliorato i sintomi e diminuito sensibilmente la concentrazione del virus nella gola e nelle mucose dei pazienti.

 

Il professor Guido Silvestri, docente negli Usa alla Emory University di Atlanta, osserva sulla sua pagina Facebook: «Tutto fa presagire che questi anticorpi faranno una grande differenza positiva nel gestire la pandemia». Il professor Roberto Burioni, attaccato in passato per il sostegno alla ricerca sugli anticorpi monoclonali: «Qualcuno dovrebbe spiegarmi perché a Trump (al quale auguro pronta guarigione) stanno somministrando un cocktail di anticorpi monoclonali e non il plasma iperimmune che tanto ha glorificato fino a pochi giorni fa».

il medico di trump sean conley il medico di trump sean conley

 

2 – UN GIALLO LA SALUTE DI TRUMP «SARANNO 48 ORE DECISIVE»

Anna Guaita per “il Messaggero”

 

Quando si viene alla salute dei presidenti, nessuna Amministrazione è mai stata particolarmente prodiga di informazioni. Ma la Casa Bianca di Donald Trump aggiunge alla tradizionale ritrosia anche una dose di confusione. A sentire i due medici che hanno parlato ieri mattina davanti al colonnato del Walter Reed Hospital, il presidente risultato positivo al covid-19 «sta molto bene».

 

Il medico personale di Trump, Sean Conley ha anzi raccontato che il presidente sosteneva di sentirsi tanto bene da «essere pronto a uscire subito dall' ospedale», desiderio comunque immediatamente ridimensionato dall' equipe medica che intende tenerlo almeno cinque giorni, quanto durerà la terapia d' urto a cui viene sottoposto.

 

donald trump arriva in ospedale donald trump arriva in ospedale

Sia il dottor Conley, che il dottor Brian Garibaldi hanno assicurato che tutto procede tranquillamente e che il presidente ha un battito cardiaco e una pressione arteriosa regolari, mentre sia la funzionalità dei reni che del fegato sono normali: «Siamo molto felici dei suoi progressi» ha detto Conley.

 

L' ALTRA VERSIONE

E tuttavia, in forma privata, fonti della stessa Casa Bianca hanno detto ai giornalisti del pool, il piccolo gruppetto che segue il presidente quotidianamente, che non solo il presidente ha dovuto ricevere ossigeno supplementare venerdì, ma che, contrariamente alle dichiarazioni dei medici, «i suoi parametri vitali nelle ultime 24 ore erano molto preoccupanti e le prossime 48 ore saranno decisive per la sua salute».

 

donald trump arriva in ospedale in elicottero donald trump arriva in ospedale in elicottero

Lungi dal condividere l' apparente soddisfazione dei medici, la fonte ha affermato: «Non siamo ancora su un chiaro percorso di una piena guarigione». Sembra che la fonte anonima sia stato addirittura il capo dello staff presidenziale, Mark Meadows, la cui voce è stata colta dai microfoni proprio mentre diceva che voleva essere citato solo «off the record».

 

Peraltro anche i medici hanno concorso a creare confusione, perché Conley, parlando alle 11,30 di sabato, ha detto che la diagnosi risaliva a 72 ore prima e Garibaldi ha comunicato che il presidente aveva ricevuto una prima dose di antivirale Remdesivir appena arrivato in ospedale e che aveva cominciato 48 ore prima alla Casa Bianca la terapia con il Regn-Cov2, il cocktail sperimentale di due anticorpi monoclonali. Ma questa cronologia non corrisponde affatto a quello che Trump stesso ha dichiarato.

 

LA DENUNCIA

mike pence mike pence

La Casa Bianca ieri pomeriggio ha tentato di correggere i medici, affermando che si dovevano essere confusi. Se infatti la cronologia fosse quella che hanno detto Conley e Garibaldi, significherebbe come minimo che Trump ha partecipato a comizi e incontri con i suoi sostenitori sapendo di essere positivo al test del covid-19.

 

Il giornalista della Fox Chris Wallace, che ha fatto da moderatore al dibattito dello scorso martedì a Cleveland, ha pubblicamente denunciato che il gruppo presidenziale era arrivato in ritardo alla Cleveland Clinic e per questo non aveva avuto il tempo di sottoporsi al test al quale tutti gli altri si erano dovuti sottoporre prima di poter partecipare allo scontro con il candidato democratico Joe Biden.

 

meme su donald trump e il covid 4 meme su donald trump e il covid 4

Wallace ha spiegato che si è dovuti «ricorrere all' honor system», cioè gli organizzatori si sono fidati della parola del presidente, che aveva assicurato che tutti si erano già sottoposti a un test precedentemente.

 

Del gruppo presidenziale però poche ore dopo risultavano positivi sia la consigliera Hope Hicks, che la First Lady Melania, oltre che Trump stesso. Wallace ha lamentato con forza nel suo stesso canale, normalmente molto schierato con Trump, che il gruppo presidenziale non aveva rispettato neanche la regola di indossare la mascherina, mentre quelli al seguito di Biden avevano obbedito alla richiesta della Cleveland Clinic.

 

IL TWEET

donald trump e hope hicks donald trump e hope hicks

Ieri pomeriggio, dopo lunghe ore di inusitato silenzio twitter, Trump è ricomparso con un cinguettio: «Medici, infermieri e tutto il grande Walter Reed Medical Center, ed altri di istituzioni analoghe, incredibili, che si sono uniti a loro sono pazzeschi. Enormi progressi sono stati compiuti negli ultimi sei mesi nel combattere questa peste. Con il loro aiuto, mi sento bene».

lo staff di trump preoccupato lo staff di trump preoccupato

 

Il messaggio è stato analizzato da esperti che hanno subito suggerito che non era di pugno del presidente, il quale non usa mai le virgole. Intanto varie fonti rivelano che la decisione di ricoverare il presidente era venuta perché le sue condizioni stavano peggiorando, e lui stesso era molto ansioso: «Sto facendo la fine di Stan Chera?» chiedeva ai collaboratori, riferendosi a un imprenditore suo amico ucciso dal virus lo scorso aprile.

hope hicks donald trump hope hicks donald trump meme su donald trump e il covid 3 meme su donald trump e il covid 3 meme su donald trump e il covid 1 meme su donald trump e il covid 1 meme su donald trump e il covid 10 meme su donald trump e il covid 10 meme su donald trump e il covid 2 meme su donald trump e il covid 2 meme su donald trump e il covid 6 meme su donald trump e il covid 6

 

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