salvini vinitaly

"NON NE POSSO PIÙ DEI NO DEL M5S" – IL RETROSCENA BOMBA DEL ‘CORRIERE’ SULLO SFOGO DI SALVINI CONTRO I PENTASTELLATI: “SE L'ESCALATION CONTINUA, ANDARE AVANTI DIVENTA MOLTO COMPLICATO - NUOVO ATTACCO AI 5STELLE (E A TRIA) AL ‘VINITALY: "LA FLAT TAX DEVE ESSERE NEL DEF, PRETENDO IL RISPETTO DEL CONTRATTO" – LE BORDATE SULLE INFRASTRUTTURE (“RAPPRESENTO IL GOVERNO DEL SI’. NO ALLA DECRESCITA FELICE”) E SULL’AUTONOMIA REGIONALE: “CHI HA DUBBI, SE LI FACCIA PASSARE”

Da www.liberoquotidiano.it

SALVINI VINITALY

 

Nelle dichiarazioni ufficiali Matteo Salvini è ironico, ma quando si sfoga con i suoi fa capire che l'affondo di Luigi Di Maio sui "negazionisti dell'Olocausto alleati della Lega" è stato un colpo troppo basso per incassarlo senza conseguenze. "Anziché pensare alla caccia a nazisti e venusiani, pensi a lavorare", ha commentato ai microfoni il leader leghista.

 

 

Ma il retroscena del Corriere della Sera lascia filtrare sentimenti ben più duri nei confronti del M5s. "Non ne posso più dei loro no, dei litigi e dei paletti - avrebbe detto Salvini ai suoi collaboratori -. Se l'escalation continua, andare avanti diventa molto complicato". A sostenere la tesi secondo cui il governo sta facendo male alla Lega è anche la stroncatura ricevuta dagli imprenditori. Riflesso della rivolta di quel Nordest produttivo storico bacino elettorale della Lega. E Giancarlo Giorgetti, sempre cauto e lungimirante, da tempo preme per la rottura di questo anomalo contratto di governo.

DANILO TONINELLI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI

 

SALVINI

Da repubblica.it

"Nel Def la riduzione fiscale dovrà essere sicuramente inserita". Dal Vinitaly di Verona Matteo Salvini  invia un avvertimento al ministro dell'Economia Giovanni Tria, dopo le tensioni degli ultimi giorni. E rivendica la flat tax, "che è nel contratto di governo", ma per la quale al momento non sembrano esserci margini a meno di non aumentare ancora l'Iva.

 

Il vicepremier leghista rilancia poi la nuova sfida in tema di previdenza: "Dopo quota 100 l'obiettivo è quota 41". Ossia la possibilità di andare in pensione per chiunque abbia raggiunto 41 anni di contributi versati a prescindere dall'età anagrafica. Una ulteriore opportunità (oggi già prevista per i lavoratori precoci, ossia coloro che hanno cominciato a lavorare prima dei 18 anni - che svolgano attività usuranti) che verrebbe estesa a tutte le categorie.

SALVINI VINITALY

 

Selfie? Io lavoro e incontro gli italiani

Quanto allo scontro di questi giorni con l'alleato Luigi Di Maio, il ministro dell'Interno taglia corto: "Fino al 26 maggio non rispondo più a polemiche, vere o presunte che siano apparse sui quotidiani". Afferma perentorio: "Io bado ai fatti e mi cucio la bocca". Ma non resiste alla tentazione di togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "Io lavoro", dice rispondendo al vicepremier pentastellato, "sta cosa dei selfie...Vabbè. Oggi potevo essere a casa con i miei bimbi ma sono orgoglioso di essere qui come ieri ero orgoglioso di essere a Genova a visitare i cantieri del ponte Morandi. Se ci sono 10, 100 o 1000 persone che mi fermano, mi danno un suggerimento e mi stringono la mano sono ben contento. Io sto al ministero tutto il tempo necessario e poi incontro gli italiani".

 

Infrastrutture: no alla decrescita felice

Sul tema infrastrutture ribadisce: "Cantieri come la Brescia-Verona-Padova partono. Si scava, si lavora, si fa. Rappresento il governo del sì". E ancora: "Siamo per i sì, non ho mai visto nessuno decrescere felicemente. Conto di venire qui per tanti anni da ministro".

matteo salvini giovanni tria

 

Autonomia: chi ha dubbi se li faccia passare

Né tralascia una battuta sull'autonomia regionale che suona come un chiaro messaggio al M5s: "Se qualcuno ha dubbi se li faccia passare perché c'è nel contratto di governo. Abbiamo lavorato come matti, i governatori hanno lavorato e il mistero Stefani ha lavorato. È ora di fare e di mettere il primo mattone perché é un passaggio storico che fa bene a tutti e non solo a Veneto, Emilia Romagna e Lombardia ma a tutta Italia".

 

Libia: intervento armato sarebbe un dramma

Sulla situazione in Libia, infine, Salvini si dice "molto preoccupato, soprattutto per le tante aziende italiane che sono là". E ritiene che "un intervento armato sarebbe un dramma".

SALVINI VINITALY

 

MATTEO SALVINI CON MARINE LE PEN A PARIGI

 

salvini di maiomatteo salvini giovanni tria 2

Ultimi Dagoreport

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…