raggi

LA RAGGI PREDICA BENE MA RAZZOLA MALISSIMO! LA SINDACA ATTACCA "LE SIGNORE DEL PD CON LE BORSE DA MILLE EURO”. PARLA LEI CHE SFOGGIA ACCESSORI CHE VALGONO 2000 EURO,  COME LA KELLY 32 DI HERMÈS, CON LA QUALE È STATA IMMORTALATA LA SCORSA PRIMAVERA...

AZZURRA NOEMI BARBUTO per Libero Quotidiano

 

RAGGI 2

«Quelli del Pd erano riconoscibilissimi: signore con borse firmate da mille euro indossate come fossero magliette di Che Guevara e - accessorio immancabile - i barboncini a guinzaglio (ovviamente con pedigree)», con queste parole il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha stigmatizzato i cittadini di sesso femminile che hanno preso parte alla manifestazione (non di partito) contro l' amministrazione capitolina tenutasi sabato scorso davanti al Campidoglio.

 

«Dimettiti» urlavano centinaia e centinaia di romani esacerbati dal degrado in cui è precipitata la metropoli, stanchi delle buche grandi come crateri, dei rifiuti che infettano l' aria, del bollettino dei pedoni ammazzati per strada e dei motociclisti che perdono la vita incappando nelle fosse, dei topi, dei gabbiani, dei cinghiali, delle volpi, che si sono spinti fino al centro, e delle pecore, assunte come giardiniere, ma assenteiste (a quanto pare), dei mezzi pubblici che non funzionano, del verde abbandonato nonché del crescente clima di insicurezza che la generalizzata incuria acuisce.

 

Eppure Raggi ha preferito osservare i manifestanti da lontano studiandone minuziosamente l' abbigliamento, piuttosto che raggiungerli, ascoltarli ed accoglierne la disperata richiesta di aiuto. Chi la contesta per Virginia è un nostalgico di "mafia Capitale", che vorrebbe come sindaco Al Capone, o donne viziate ed annoiate che il sabato mattina, prima di andare a fare shopping in via Condotti, fanno un salto in piazza del Campidoglio per prendersela con un amministratore ineccepibile, trascinando pure i propri cagnolini da salotto e sbagliando rovinosamente l' outfit. Sembra infatti che per Raggi l' abbigliamento appropriato per protestare non contempli l' utilizzo della borsetta, se costosa.

raggi 3

 

SOLITO COMPLOTTISMO Il complottismo che permea e caratterizza gli esponenti politici del Movimento Cinque Stelle sta scantonando nella paranoia, ossia in vere e proprie preoccupanti manie di persecuzione. E Virginia ne è emblematico esempio: in quella massa di gente che ha perso la pazienza e che include persone che votarono a suo favore il primo cittadino di Roma vede nient' altro che testimonial del partito antagonista, il Pd, che organizza cortei e raduni per mettere in cattiva luce il suo operato, come se non bastasse farsi un giro per la città per rendersi conto del fatto che la capitale è precipitata in un baratro dal quale non riesce in nessun modo a venire fuori.

 

Sta peggiorando anche il delirio rosso di cui sono preda i grillini, ossia quella mentalità, tipicamente bolscevica, che vede nell' oggetto o nell' accessorio di lusso o comunque dispendioso il male da combattere e in chi lo detiene o lo sfoggia il nemico, il capitalista che si fa grasso sulla pelle dei miseri operai, il disonesto, l' uomo o la donna da condannare a morte o da rinchiudere in un gulag siberiano, ovviamente gettando via la chiave.

roma dice basta la manifestazione al campidoglio contro la raggi 9

 

«Chi può permettersi di investire importanti cifre in un paio di scarpe non può permettersi di aprire bocca», sembra vogliano dire i grillini. E non hanno libertà di espressione neanche quelle signore che, reggendo al braccio borse firmate, davanti al Campidoglio consigliavano e chiedevano a Virginia la grazia di andarsene a casa per il bene di tutti. Insomma, a breve ci toccherà simulare la povertà per poter godere dei diritti fondamentali ed essere presi sul serio.

 

roma dice basta la manifestazione al campidoglio contro la raggi 8

A considerare l' ornamento lussuoso un deterrente o addirittura un marchio infamante è tuttavia una donna che si lascia sedurre da simili frivolezze e che, pur non essendo del Pd, acquista ed esibisce borse che non costano mille, ma due mila euro, come la Kelly 32 di Hermès, con la quale la modesta e umile Virginia, sostenitrice della vita ascetica, è stata immortalata la scorsa primavera. Siamo alle solite: i grillini predicano bene, ma poi razzolano male, anzi malissimo.

Ed in questo Virginia è campionessa indiscussa.

 

raggi

DECADENZA CAPITALE Quando era solo un consigliere comunale, andava in giro fotografando buche e rifiuti e pubblicava poi le immagini sui social network con aspri commenti di indignazione nei confronti del suo predecessore. Ora che a guidare Roma è proprio lei, il decadimento si è aggravato. «Metteteci alla prova, fateci governare», chiedeva l' aspirante sindaco ai suoi concittadini, i quali l' hanno accontentata, pentendosene. Ma che non osino lagnarsi adesso, Raggi potrebbe accusarli di avere ordito un lusco complotto internazionale ai suoi danni.

 

Il problema è che Virginia, come tutti i pentastellati, si crede con presunzione migliore degli altri e non si accorge che è incapace come chi l' ha preceduta e molto simile alle signore che pure critica, stando all' ottima scelta dell' accessorio. Unico elemento per cui la promuoviamo.

Non come sindaco, ovvio!

roma dice basta la manifestazione al campidoglio contro la raggi 7roma dice basta la manifestazione al campidoglio contro la raggi 5roma dice basta la manifestazione al campidoglio contro la raggi 6RAGGI

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...