pierre moscovici e anne michelle basteri

IL RONZIO DEL MOSCOVICI - RITRATTONE DI PERNA: ''UN BUGIARDO SERIALE CHE HA SEMPRE SBAGLIATO I CONTI. MENTÌ SULLE ORIGINI DEL PADRE PER POTER CRITICARE GLI ATTUALI ''MUSSOLINI'' D'EUROPA, PREDICA IL RIGORE MA DA MINISTRO FRANCESE SFORÒ REGOLARMENTE IL RAPPORTO DEFICIT/PIL - VA SEMPRE A SEGNO CON LE DONNE, BASTA CHE ABBIANO QUALCHE DECENNIO DI MENO...''

 

Giancarlo Perna per ''la Verità''

 

moscovici

È nei dettagli che emerge quant' è birba Pierre Moscovici, il commissario Ue per l' Economia. Ricorderete quando un mese fa disse che in Europa crescevano dei «piccoli Mussolinì», con l' accento sulla i alla francese, la sua lingua.

Alludeva a Matteo Salvini, oltre che all' ungherese Viktor Urban. Fatta la battutaccia, cominciò a piangersi addosso.

 

FAMIGLIA DI SINISTRA

Sono, disse, figlio di immigrati ebrei, madre di origine polacca, papà rumeno, e conosco bene l' ansia dei perseguitati che anelano all' accoglienza di un libero paese. Poiché aveva evocato l' ombra del fascismo, disse che il padre Serge (1925-2014) ne era stato bersaglio. In Romania, dove è nato, aveva vissuto l' incubo dei pogrom e della Guardia di ferro.

 

Finché, nel 1937, riuscì a scappare, trovando asilo in Francia. Col sottinteso che se a Parigi, all' epoca, ci fosse stato un Salvini, col piffero che il babbo salvava la ghirba.

padoan moscovici

Ora la vera storia di Serge Moscovici, che nella seconda patria francese divenne un importante psicosociologo, è un' altra, rispetto a quella falsata dal figlio per avvalorare la sciocchezzuola sui «petits Mussolinì». Serge, infatti, non giunse in Francia nel 1937 ma nel 1948.

 

Durante l' adolescenza rumena, negli anni Trenta, era effettivamente antifascista e comunista ma rimase a casa sua. Fuggì invece a gambe levate quando nel 1947, arrivati i sovietici, re Michele abdicò in dicembre e fu proclamata la repubblica popolare. Serge fece fagotto e, giusto in tempo, attraversò la cortina di ferro per approdare da questa parte del mondo mettendo 5.000 chilometri tra sé e Stalin.

Pierre Moscovici and Marie Charline Pacquot article A CAFA DC x

 

ANTIFASCISTA D' ACCATTO

Che dobbiamo pensare di Pierre Moscovici capace di stravolgere una vicenda intima per un po' d' antifascismo d' accatto? E cosa della stampa francese che, pur conoscendo la realtà, ha avvalorato il trucco? La risposta è che Moscovici (che una settimana fa ci è ricascato, tacciando il governo Conte di xenofobia) e i suoi sodali sono pronti alle sassate pur di affossare l' Italia «ribelle» dei populisti. Calunniate, calunniate, qualcosa resterà.

 

Chiarito il tipetto, addentriamoci nella sua storia. Dal novembre 2014, Pierre è il supremo responsabile dell' economia Ue. Voi direte: sarà un genio delle ascisse se gli hanno affidato il benessere dell' Europa. Bè, è il solito enarca francese, col suo bagaglio di idee fisse. Nato a Parigi nel 1957 dalla già accennata famiglia intellettuale di sinistra, il ragazzo fu trozkista al liceo.

Pierre Moscovici and Marie Charline Pacquot article A D E DC x

 

Si stinse poi nel Ps su influsso di Dominique Strauss-Kahn suo insegnante all' Ena. Strauss-Kahn è l' ex presidente del Fmi che la cameriera di un hotel americano accusò di focose attenzioni, condannando il cascamorto a un ostracismo che dura tutt' ora.

 

SALTIMBANCO TRA I PARLAMENTI

Da socialista, Pierre seguì la carriera di partito. Si mise sulla scia di Lionel Jospin e a 40 anni fu suo ministro per gli Affari europei. Era già stato segretario nazionale del Ps a 33 anni, il più giovane di sempre; poi tesoriere, già più maturo, perché i soldi sono cosa seria. Tra il 1994 e il 2007, fu 2 volte deputato europeo e altrettante deputato nazionale. Ha saltabeccato tra i 2 parlamenti, mollando a metà gli incarichi pur di cumularli tutti, in barba agli elettori.

 

MARIE CHARLINE PACQUOT FIDANZATA MINISTRO FINANZE FRANCESE PIERRE MOSCOVICI

Tramontato Jospin, si è appiccicato a François Hollande, l' astro nascente. Fu l' incidente di Strauss-Kahn, che prima dello stupro era il socialista più in auge, a fare emergere Hollande. All' inizio, legato com' era a Strauss, Pierre sostenne lui a scapito di François. Meditò addirittura di contendergli nel 2012 la candidatura all' Eliseo, il cui inquilino, Nicolas Sarkozy, era nel pallone. Strada facendo, Pierre rinunciò però al progetto, piegandosi a Hollande. Addirittura si offrì di organizzargli la campagna elettorale.

Spiegando le ragioni del ritiro, la buttò sui tormenti dello spirito.

 

Disse: «Qualcosa mi è mancato. Infatti, per andare fino in fondo nell' ambizione, bisogna non avere voglia di tornare la sera a casa a leggere e vedere gli amici. Hollande quando rientra continua a fare politica e quando si sveglia sente la radio per sapere le ultime. Io no. Resto attaccato al mondo intellettuale dei miei genitori». Ossia, io ho un' anima, l' altro è un mentecatto.

MARIE CHARLINE PACQUOT FIDANZATA MINISTRO FINANZE FRANCESE PIERRE MOSCOVICI

 

Il mentecatto lo premiò per i servigi elettorali - far trangugiare Hollande ai francesi, fu una grossa impresa - nominandolo ministro dell' Economia del governo Ayrault. È l' infelice gabinetto cui toccò varare l' imposta del 75 % pretesa da Hollande sui redditi oltre il milione.

 

Moscovici, che oggi ci predica di abbassare le tasse piuttosto che alzare il deficit, fu un applicatore draconiano di quel balzello che spinse l' attore, Gerard Depardieu, a strappare il passaporto e farsi suddito di Vladimir Putin.

 

DUE PESI E DUE MISURE

IL GATTO DI MARIE CHARLINE PACQUOT FIDANZATA MINISTRO FINANZE FRANCESE PIERRE MOSCOVICI

Da ministro, Moscovici fallì su tutta la linea. Proclamò il rigore, come fa tutt' oggi, ma sforò sempre il rapporto deficit Pil: 4,8 nel 2012, 4,1 nel 2013, 3,9 nel 2014. Mi chiedo con che faccia spari oggi a pallettoni sul nostro 2,4. I risultati complessivi del biennio furono due. Una mazzata di 52 miliardi di nuove imposte; l' impoverimento senza precedenti della classe media francese.

 

Hollande, che pure aveva le sue colpe, capì che era troppo. Ne fece il capro espiatorio e lo rimosse. Cacciato dal ministero per salvare la Francia, fu rifilato a Bruxelles per impiombare l' Ue. Di lì, Moscovici usa da un quadriennio due pesi e due misure: severo coi mediterranei, di manica larga col conterraneo Emmanuel Macron. Un nome che cade a fagiolo a questo punto della storia.

 

I GEMELLI «M»

pierre moscovici e anne michelle basteri

Moscovici e Macron, gemelli per un verso, entrambi socialisti ed ex ministri dell' Economia, sono però due opposti psicosessuali. Emmanuel è sposato con Brigitte di 24 anni più anziana. Pierre è uno che le donne neanche le guarda se non sono scambiate per sue figlie. Scapolo impenitente, un amico ha detto di lui: «Non l' ho mai visto non tampinare una bella ragazza in una festa».

 

A 51 anni, nel 2008, si fiondò su una ragazzina di 20, Marie-Charlie Pacquot, e la svezzò per 6 anni. Le regalò un gatto, Hamlet, che le lasciò quando la mise fuori casa per mettersi con una «figlia» più grande, Michelle Bastéri, 22 anni meno di lui. L' aveva conosciuta al ministero delle Finanze, rue de Bercy, di cui la signora era consulente.

pierre moscovici e anne michelle basteri

 

Dopo una breve convivenza, Pierre ha abdicato, impalmandola nel 2015. Quest' anno a giugno hanno avuto un bambino, Joseph, di cui, a 61 anni, Moscovici potrebbe essere il nonno. Il nucleo familiare intergenerazionale ricorda «Le tre età» di Gustav Klimt.

 

NOSTALGIE DA ÉLITE

Come tutte le persone che incanutiscono - frase fatta, data la calvizie -, Pierre rimpiange il passato ma al modo delle élite di Parigi. «La Francia», ripete spesso, «è stata una speranza per l' immigrazione. Oggi invece si sente invasa e declassata, quando non è né invasa né declassata». In più, serpeggia l' antieuropeismo.

pierre moscovici e anne michelle basteri

 

«Bisognerebbe fare una psicanalisi collettiva dei francesi», conclude. Attentati, banlieu bruciate, islamismo integralista che straborda, nemmanco lo sfiorano. Si è pure detto addolorato per il padre che ha assistito alla crescita dell' antisemitismo prima di morire. Ma neppure questo gli è bastato per fare 2 più 2. Al ministro Giovanni Tria, che dovrà discutere di cifre con questo sordo, consiglierei di infilargli un Amplifon nelle tube di Eustachio.

pierre moscovici e anne michelle basteri

Ultimi Dagoreport

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?