di maio salvini soldi spending review

SCONTRO SUI DISABILI: LA LEGA VUOLE PIÙ SOLDI PER AUMENTARE LE PENSIONI DI INVALIDITÀ - OGGI SOLTANTO 260 MILA PERSONE POTREBBERO BENEFICIARE DI UN RITOCCHINO E NON 750 MILA COME PROMESSO DA SALVINI - DI MAIO HA MESSO SUL TAVOLO DELLA TRATTATIVA UNA POSTA DI 400 MILIONI DA SPALMARE PERÒ SU PENSIONI MINIME, INVALIDITÀ E ASSUNZIONI DEI COSIDDETTI "NAVIGATOR"…

Amedeo Lamattina per “la Stampa”

 

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE

Gli alleati gialloverdi hanno bisogno di ancora 24 ore di tempo per mettere a punto il reddito di cittadinanza e quota 100. E hanno pure difficoltà a incontrarsi. Il Consiglio dei ministri verrà convocato domani, ma prima è stato necessario un vertice politico che si è svolto ieri notte dopo il rientro da Varsavia di Matteo Salvini che ha perso la partita dei migranti sulle navi ong sbarcati a Malta.

 

Ma c' è un' altra partita che il leader della Lega rischia di perdere ed è quello delle risorse destinate al reddito di cittadinanza per le famiglie numerose e per le pensioni delle persone disabili. Una battaglia leghista, portata avanti dal ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, il quale ancora ieri sera avvertiva che senza un adeguamento non ci sarà il suo voto e quello degli altri ministri del Carroccio.

matteo salvini luigi di maio

 

L' accusa è rivolta a Luigi Di Maio, il responsabile del Lavoro che non avrebbe per i leghisti dato seguito agli accordi siglati. I 5 Stelle si giustificano dicendo che mancano i soldi a causa del taglio del deficit passato dal 2,4 per cento al 2: con i 6 miliardi rimasti, la platea dei beneficiari è stata ristretta.

 

Così, ad avere una pensione di invalidità più alta saranno solo 260 mila persone e non tutta la platea di 750 mila. Inoltre non ci sarebbe alcuna differenza tra il reddito di cittadinanza che riceverà una famiglia con tre figli e una con 5 o più figli.

 

Di Maio offre 400 milioni Il ministro del Lavoro ha messo sul tavolo della trattativa una posta di 400 milioni da spalmare però su pensioni minime, invalidità e assunzioni dei cosiddetti "navigator", che serviranno a seguire le persone che avranno diritto al reddito di cittadinanza. Un tesoretto che sarebbe ottenuto grazie al vincolo di 10 anni di residenza in Italia per l' accesso degli stranieri al Reddito. «260 mila invalidi - spiega Di Maio - avranno una pensione di invalidità più alta. A loro il reddito si applica a prescindere, è svincolato dal lavoro e dalla ricerca dello stesso nei centri di impiego.

 

conte salvini di maio

Ora ragioniamo su quegli invalidi che non hanno nulla, che sono sotto la soglia di povertà, il prossimo anno si vedrà». Di Maio poi tira in ballo il sottosegretario leghista Claudio Durigon, che ha confermato l' aumento delle pensioni per gli invalidi. Una mossa poco sensibile nei confronti di Salvini perchè il ministro 5 Stelle citando Duringon ha voluto sottolineare che nella Lega c' è chi non vuole rallentare la partenza e il «viaggio» sullo stesso binario dei due decreti chiave della maggioranza gialloverde, ovvero Reddito e quota 100. «È davvero assurdo - dice il capo del M5S - che si voglia rallentare tutto». Ma dalla Lega fanno notare che Durigon ha soltanto riferito il contenuto del testo, senza avallare nulla.

 

Gli emendamenti di Fontana Si tratta di vedere se adesso Di Maio vorrà correggere il decreto sulla base delle proposte che oggi gli arriveranno sul tavolo. Sono gli emendamenti che il ministero guidato da Fontana ha scritto facendo valere le osservazioni dell' associazione Fish e del Forum delle famiglie «deluse e sconcertate». «Sono sentimenti più che giustificati e alimentati - scrive Fish - da reiterate dichiarazioni, in particolare dal capo politico della forza di maggioranza relativa nonché ministro del lavoro e delle politiche sociali, che davano per fatto l' aumento delle pensioni alle persone con disabilità.

SALVINI CON IL PUPAZZO DI DI MAIO

 

Da 280 euro a 780. In realtà, oltre a non trovare traccia alcuna di questo aumento nella legge di bilancio appena approvata, l' affermazione non ha nessun riscontro nelle bozze del decreto che sta per approdare in consiglio dei ministri». In sostanza viene notato che la pensione di cittadinanza spetterà solo agli ultrasessancinquenni che vivano da soli o con un coetaneo e a condizione che rientrino in limiti reddituali e patrimoniali assai stringenti.

 

Quanto alle previsioni per il reddito di cittadinanza, non viene contemplato alcun aumento dei trattamenti assistenziali per le persone con disabilità: i loro nuclei familiari saranno trattati alla stessa stregua degli altri senza considerare, quindi, che la disabilità sia un fattore di impoverimento, di maggiore spesa, di ulteriore esclusione.

 

L' altro «sconcertante risvolto» è che «nel computo del reddito da considerare quale limite di accesso al reddito di cittadinanza e per il calcolo del suo ammontare, vengono conteggiate anche le pensioni di invalidità cecità, sordità oltre alle pensioni sociali. Inoltre nessun coefficiente aggiuntivo viene previsto nel caso nel nucleo vi sia una persona non autosufficiente o con grave disabilità».

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)