E SE PUTIN ATTACCASSE LA NATO CON DELLE TESTATE NUCLEARI? – LA SIMULAZIONE DELLO SCENARIO APOCALITTICO: LA RUSSIA SGANCEREBBE 300 BOMBE ATOMICHE SULLE BASI MILITARI IN EUROPA. LA NATO RISPONDEREBBE CON 180 MISSILI - A QUEL PUNTO GLI STATI UNITI COLPIREBBERO "MAD VLAD" CON 600 TESTATE NUCLEARI RADENDO AL SUOLO LE 30 CITTÀ RUSSE PIÙ IMPORTANTI – RISULTATO DI TUTTO CIÒ? 90 MILIONI DI MORTI SOLO NELLE PRIME 4 ORE – QUESTO SCENARIO È REALE? SECONDO GLI ESPERTI...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Alessandro Belardetti per “il Giorno”

 

PUTIN RISCHIO BOMBA ATOMICA PUTIN RISCHIO BOMBA ATOMICA

Cosa accadrebbe nel caso di attacco sferrato da un’arma tattica nucleare russa? Il programma ’Science and global security’ (Sgs) dell’università di Princeton ha effettuato una simulazione con esiti apocalittici: 90 milioni di vittime in poche ore. Lo studio – in linea con altre ricerche simili – ha stabilito come potrebbe iniziare un conflitto di questo tipo, da dove potrebbero essere impiegate le armi e di che portata potrebbe essere la devastazione.

putin e la minaccia nucleare 9 putin e la minaccia nucleare 9

 

La simulazione ipotizza che l’attacco possa partire dalla città russa di Kaliningrad (tra la Polonia e la Lituania, si affaccia sul Mar Baltico) e sia diretto al cuore dell’Europa. Una «pioggia di fuoco» che raggiungerebbe le principali città europee, comprese quelle italiane, in brevissimo tempo. Secondo la ricerca nelle prime tre ore potrebbero morire almeno 2,5 milioni di persone. Ma contemplando anche la reazione della Nato, che potrebbe rispondere con 600 testate nucleari, il bilancio si aggraverebbe aggiungendo 3,4 milioni di morti in soli 45 minuti.

 

putin e la minaccia nucleare 7 putin e la minaccia nucleare 7

La guerra atomica (virtuale) prosegue con un altro scambio di attacchi che provocherebbe 85 milioni di morti in altri 45 minuti. Sommando ogni fase della simulazione, in un conflitto di quattro ore, morirebbero 91,5 milioni di persone. «Una guerra atomica mondiale al giorno d’oggi provocherebbe centinaia di milioni di morti – spiega Gastone Breccia, storico militare dell’università di Pavia e professore di Storia della guerra all’Accademia militare di Modena –, si tratterebbe di un’escalation impressionante rispetto al secondo conflitto globale.

 

putin e la minaccia nucleare 2 putin e la minaccia nucleare 2

[…] Ecco le tre fasi cronologiche del conflitto simulato a livello informatico dal team di ricerca americano: la prima vedrebbe la Russia tentare di distruggere le basi Nato in Europa (120 sono in Italia) con 300 armi nucleari. L’Alleanza Atlantica risponderebbe con 180 delle proprie armi nucleari (2,5 milioni di vittime in 3 ore). La fase successiva, ‘Counterforce plan’, vedrebbe la maggior parte delle forze militari Ue distrutte.

test del missile nucleare usa minuteman iii nel 2019 test del missile nucleare usa minuteman iii nel 2019

 

Gli Usa sarebbero costretti a inviare 600 missili contro Putin (altri 3,4 milioni di morti in 45 minuti). Infine, la terza fase, ‘Countervalue plan’, con 30 città e centri economici più popolati colpiti da cinque a dieci testate ciascuna (in tre quarti d’ora 85,3 milioni di morti).

 

L’esito della ricerca porta alla memoria il film War Games, che alludeva allo scoppio della terza guerra mondiale. Alex Glaser, autore dello studio ed esperto di Ingegneria e affari internazionali, ha confermato che l’ispirazione è venuta dalla pellicola cult che risale ai tempi della Guerra Fredda.

RUSSIA - MISSILE NUCLEARE RUSSIA - MISSILE NUCLEARE

 

«Il punto chiave di una guerra atomica è l’inizio – prosegue il docente Breccia –. Putin potrebbe essere spinto a sferrare un disperato attacco nucleare solo se il suo esercito fosse all’angolo: questo può verificarsi nel caso l’Ucraina metta in atto un’offensiva di successo sfondando le linee russe. Ecco che a quel punto l’unica possibilità moscovita sarebbe l’arma di distruzione di massa.

 

Credo, però, che l’Occidente e la Nato non avrebbero la necessità di rispondere: sarebbe sufficiente una controffensiva convenzionale, perché a quel punto la Russia politicamente sarebbe finita. Nel caso di un attacco alle basi Nato in Occidente? Chi tocca la Nato, muore». […]

Missile nucleare russo Missile nucleare russo

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...