assunta almirante

UN SECOLO DA DONNA ASSUNTA! LA VEDOVA ALMIRANTE COMPIE CENTO ANNI: LA FESTA A CASA CON LEI CHE INTONA "CALABRISELLA MIA", GLI OMAGGI DEI CONIUGI BERTINOTTI E DELLA FAMIGLIA CRAXI E LE CENTO ROSE ROSSE. TRA I COLONNELLI DI AN SOLO STORACE E LA RUSSA CHIAMANO PER GLI AUGURI - IL SOSTEGNO AL DIVORZIO, LE AMICIZIE “NON MISSINE”, LE ROTTURE CON GIANFRANCO FINI E IL RITIRO DALLA SCENA PUBBLICA "ALLA GRETA GARBO" -VIDEO

 

Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”

 

assunta almirante

«Calabrisella miaaaaaa», ha intonato sulla terrazza di casa addobbata come si conviene a un compleanno indimenticabile, con un acuto sorretto dal battimani degli affetti più cari e una voce squillante che non vuole pagare pegno ai tanti compleanni trascorsi.

 

Il primo l'aveva celebrato che non era successa neanche la marcia su Roma; l'ultimo, ieri l'altro, col mondo intero che continua a combattere con una pandemia da film di fantascienza, guerra a cui lei stessa ha dato un contributo raggiungendo a piedi l'Auditorium di Roma per vaccinarsi. Davanti agli occhi, tra mille omaggi, le cento rose rosse che la vedova dell'ex ministro socialista Italo Viglianesi - una delle tantissime amicizie «non missine», come i coniugi Bertinotti e la famiglia Craxi - le ha fatto recapitare di buon mattino.

 

GIORGIO ALMIRANTE E DONNA ASSUNTA

 Una per ogni anno trascorso. Donna Assunta Almirante, nata Raffaela Stramandinoli, col secondo nome che ha finito per imporsi sul primo, compie cento anni. Catanzarese di nascita, romana d'adozione, vedova dello storico segretario del Movimento sociale italiano, per decenni è stata la regina madre della destra italiana, dispensatrice di ammonimenti e suggerimenti, stroncature feroci e carezze amorevoli, santa protettrice di carriere politiche e burbera censora di ogni atteggiamento liberticida, lei che libera lo è stata per una vita intera.

 

Accudita dalla figlia Giuliana, con cui tre anni fa ha concertato un ritiro dalla scena pubblica «alla Greta Garbo», mai più interviste o dichiarazioni di quelle che un tempo erano in grado di provocare un terremoto politico, Donna Assunta vive una sorta di inconfessata malinconia per una destra che non le piace più. Che continua a votare, certo, l'ha fatto anche nel 2018; ma in cui forse non si riconosce nemmeno.

giuliana de medici con la mamma assunta almirante

 

Un distacco sofferto ma in fondo anche leggero, di quella leggerezza con cui il Nennillo di Natale a Casa Cupiello di Eduardo de Filippo rispondeva «no» tutte le volte che il padre gli chiedeva se gli piacesse 'o presepe . In cambio, i protagonisti di quella destra italiana che Donna Assunta ha visto crescere un po' hanno dato l'impressione di averla dimenticata. Ieri l'altro, nel giorno del centesimo compleanno, dei vecchi «colonnelli» di Alleanza nazionale l'hanno cercata per gli auguri soltanto in due: Francesco Storace e Ignazio La Russa.

 

ignazio la russa saluta donna assunta almirante

Nessun altro. A casa ha chiamato il governatore della Calabria Nino Spirlì, mai conosciuto di persona. Mentre il deputato leghista Mauro Lucentini, un passato tra i giovani del Fronte della Gioventù, ha chiesto a Giuliana il permesso «di poter passare solo per lasciare un mazzo di fiori, non vorrei disturbare»; è finita che Donna Assunta l'ha invitato alla festa, Lucentini le ha ricordato «le volte che da ragazzo la venivo a prendere e poi la riportavo a Roma dalle Marche dopo le iniziative politiche», a lei è uscita una lacrima di commozione e lui, Lucentini, si è inginocchiato per omaggiarla.

assunta almirante

 

In un secolo di vita, Donna Assunta di schemi ne ha rotti parecchi. Sposò Almirante, con cui stava dal 1952, soltanto nel 1969, dopo la morte del primo marito Federico de' Medici, da cui aveva già avuto tre figli.

 

Ed è per questo che divenne una fervente sostenitrice del divorzio, difeso a spada tratta nel referendum abrogativo del 1974; il marito, che come lei difendeva la legge, per obbedienza alla disciplina del Movimento sociale - che aveva scelto un'altra linea, forse anche per metterlo in difficoltà - fece la campagna insieme alla Dc. Custode silenziosa di tutte le volte in cui Almirante incontrava di nascosto il segretario del Pci Enrico Berlinguer, negli anni più bui della Repubblica, poco prima della sua morte, nel 1988, ascoltò i suoi più oscuri presagi su quello che sarebbe capitato dopo. «Quando non ci sarò più, si dimenticheranno di me. E si dimenticheranno anche di voi», le disse il marito.

giorgio almirante

 

Il telefono muto di ieri l'altro è la materializzazione plastica di quella vecchia profezia. Anche se Donna Assunta prima del ritiro ha fatto di tutto per esserci e c'è stata. Contraria alla svolta di Fiuggi che portò alla nascita di An, l'inizio della rottura col suo «pupillo» Gianfranco Fini, alle Europee del '99 minacciò che avrebbe votato per la sinistra per contrastare «l'orrido elefantino» del progetto politico di Fini e Mariotto Segni. All'ultimo secondo, poi, non ce la fece.

fini storace

 

Scrisse sulla scheda un gigantesco «evviva Almirante!» e annullò il voto. Avrebbe messo in riga, negli anni a venire, chiunque: da Fini a Berlusconi, dai colonnelli di An a Giorgia Meloni, come a voler rappresentare la smentita vivente di quel detto delle sue parti secondo cui solo chi si fa i fatti propri campa cent' anni. Lei li ha superati sulle note di «Calabrisella mia». Omaggio canoro a dove tutto era iniziato, un secolo e un giorno fa.

donna assunta almirantemaurizio gasparri saluta donna assunta almiranteGiorgio almirante con fini IL MANIFESTO ELETTORALE DI GIORGIO ALMIRANTEmaurizio gasparri bacia la mano di donna assunta almirantegasparri fini storacedonna assunta almirantegianni alemanno donna assunta almirante e la figlia giulianadonna assunta almirante la figlia giuliana e maurizio gasparriASSUNTA ALMIRANTEFINI SEGNI ELEFANTINO ALLEANZA NAZIONALEdonna assunta almirante roberto gervasola russa gasparri e donna assunta almiranteMARCO TARADASH GIANFRANCO FINI MARIO SEGNIignazio la russa maurizio gasparri e donna assunta almirante

giuliana de medici con la mamma assunta almirantedonna assunta almirante con la figlia giuliana

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...