donald trump impeachment

SEMPRE PIÙ IMPEACHATO - IL SENATO HA STABILITO CHE IL PROCESSO PER L’IMPEACHMENT A DONALD TRUMP È COSTITUZIONALE, ANCHE SE LUI NON È PIÙ PRESIDENTE. MA LA CONDANNA NON DOVREBBE ARRIVARE - INTANTO IN GEORGIA È STATA APERTA UN'INDAGINE SUI TENTATIVI DELL'EX PRESIDENTE DI RIBALTARE IL VOTO NELLO STATO…

donald trump

1 - NYT, INDAGINE IN GEORGIA SU SFORZI TRUMP PER RIBALTARE VOTO

 

(ANSA) La procura della contea di Fulton, in Georgia, ha aperto un'inchiesta sui tentativi di Donald Trump di ribaltare il voto nel Peach State. Lo scrive il New York Times.

 

2 - SÌ ALL’IMPEACHMENT PER TRUMP: IL SENATO HA DECISO. MA LA CONDANNA NON DOVREBBE ARRIVARE

Paolo Mastrolilli per "La Stampa"

 

Il processo per l’impeachment a Donald Trump è costituzionale, anche se lui non è più presidente. Lo ha stabilito ieri il Senato, aprendo così la porta al dibattimento, che comincia oggi con la requisitoria dell’accusa.

supporter di trump assaltano il congresso

 

Il giudizio è iniziato ieri con quattro ore di discussione sulla costituzionalità del procedimento. Gli avvocati di Trump l’hanno contestata, perché secondo loro l’impeachment è limitato ai presidenti in carica. I procuratori democratici però hanno risposto che non è vero, prima di tutto perché l’incriminazione di Donald era stata approvata dalla Camera quando era ancora alla Casa Bianca, ma soprattutto perché la costituzione non impone limiti alla sua applicazione.

 

un manifestante con uno striscione per l impeachment a trump

Anche diversi giuristi repubblicani, come Chuck Cooper sul Wall Street Journal, hanno ammesso che la legge consente l’impeachment di imputati non più in carica, perché la rimozione è solo la pena minima comminabile. Poi c’è il bando dalle cariche pubbliche, vero obiettivo dei democratici, che andrebbe votato a maggioranza semplice dopo la condanna. Il Senato quindi ha votato, e sei repubblicani si sono uniti ai 50 democratici per confermare la validità del procedimento. Alcuni di loro hanno criticato la strategia poco chiara dei difensori, che hanno fatto infuriare Trump, ammettendo in sostanza la sua sconfitta nelle elezioni del 3 novembre.

 

manifestanti pro trump assaltano il congresso

Riaffermata la costituzionalità del processo, a partire da oggi le accuse verranno discusse nel merito per 16 ore. La condanna appare impossibile, perché servirebbero i voti di 17 repubblicani che al momento non esistono, se 44 di loro già ieri hanno votato per bloccare un procedimento che non considerano legittimo. Le ramificazioni politiche però sono parecchie, e non è detto che questa sia l’ultima parola sui guai giudiziari dell’ex presidente.

nancy pelosi secondo impeachment per trump

 

Trump è stato messo per la seconda volta in stato di impeachment dalla Camera, perché spargendo bugie su frodi elettorali inesistenti, ed incitando i manifestanti del 6 gennaio a lottare, ha fomentato l’assalto al Congresso. I suoi avvocati, Bruce Castor e David Schoen, avevano presentato una memoria difensiva di 78 pagine, in cui sostenevano due punti: primo, il processo è incostituzionale, perché il loro cliente non è più in carica; secondo, il 6 gennaio non ha incitato la folla ad attaccare il parlamento, ma ha solo esercitato il suo diritto alla libertà di parola: «Soddisfare la fame dei democratici per questo teatrino politico è un pericolo per la nostra repubblica e i diritti a noi più cari».

 

richiesta di impeachment per trump

La chiamata a lottare era figurativa, così come la richiesta al segretario di Stato della Georgia di trovargli i voti per vincere. I democratici hanno risposto che «la Camera non ha sottoposto Trump all’impeachement perché ha espresso un’opinione politica impopolare, ma perché ha volontariamente incitato un’insurrezione violenta contro lo stato». Ieri infatti hanno aperto la requisitoria con un video 13 minuti, in cui hanno mostrato il discorso del 6 gennaio con cui Donald ha incoraggiato la folla a marciare sul Congresso.

Un manifestante di Trump si porta via villeggia della Pelosi

 

I democratici hanno chiesto all’ex presidente di intervenire, ma lui si è rifiutato. La loro strategia non prevede molte testimonianze, perché l’accusa di baserà soprattutto sui video del discorso di Trump, i tweet, le confessioni degli aggressori all’Fbi, in cui sostengono di essere stati spinti all’attacco da lui. Il punto non è se ha commesso un reato, perché ciò non è richiesto dall’impeachment, ma se il comportamento tenuto dal 3 novembre in poi ha cercato di rovesciare illegalmente il risultato delle elezioni, fino al punto di incitare l’insurrezione quando ogni altra via legale si era chiusa.

 

A meno di clamorose sorprese, Trump non verrà condannato. I democratici però puntano a demolire la sua immagine, e soprattutto ad imbarazzare i compagni di partito costretti a difenderlo: i loro voti per l’assoluzione verranno poi rinfacciati, durante la campagna per le elezioni midterm dell’anno prossimo.

nancy pelosi

 

Se poi Donald si ricandidasse nel 2024, i suoi avversari potrebbero usare il 14esimo emendamento della Costituzione, che bandisce dalle cariche pubbliche i complici di insurrezioni. È difficile, ma non richiede la maggioranza dell’impeachment. Nel frattempo procederanno le inchieste statali dei procuratori di New York Vance e James, che potrebbero portare a condanne penali per reati fiscali, chiudendo comunque la carriera politica di Trump.

manifestanti pro trump assaltano il congressomanifestanti picchiano un poliziotto con una bandiera americana a washington

donald trump 1

manifestanti assediano il campidoglio a washingtonsostenitori di trump – assalto al congresso

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...