1. STRA-PANNELLA! “CURO I MIEI DUE TUMORI CON 60 TOSCANELLI AL GIORNO, ASPIRANDOLI” 2. “SE DOVESSI SMETTERE CI RESTEREI SECCO. IL FUMO IN QUESTI ANNI HA IMPEDITO AL MIO CORPO DI AMMALARSI. DUE TUMORI ALLA MIA ETÀ CI POSSONO PURE STARE. ME NE FREGO” 3. “I SALUTISTI SONO TUTTI UNA MANICA DI COGLIONI. VOGLIONO METTERCI PAURA SU TUTTO: PAURA DI MANGIARE, DI FUMARE, DI SCOPARE... IL CORPO, INVECE, PIÙ VIENE SOLLECITATO E PIÙ SI RAFFORZA. SE TI MODERI TI INDEBOLISCI E TI AMMALI PIÙ FACILMENTE. PIÙ METTI ALLA PROVA IL TUO FISICO E PIÙ CAMPI A LUNGO. IO, A 85 ANNI, NE SONO LA PROVA VIVENTE” 4. “IN VITA MIA MI SARÒ FATTO 8 O 9 SPINELLI IN TUTTO E SEMPRE IN SITUAZIONI PUBBLICHE, A SOSTEGNO DELLE MIE BATTAGLIE POLITICHE. MI SONO SEMPRE BASTATE LE MIE CELTIC” 5. “HO AVUTO QUALCHE ESPERIENZA OMO-SEX E NEMMENO TROPPO ENTUSIASMANTE. MA È CHIARO CHE FACEVA GIOCO A TUTTI CHE IO FOSSI ‘IL DROGATO D’ITALIA’ O ‘IL FROCIO D’ITALIA’”

1. PADRI DELLA PATRIA

Filippo Facci per “Libero Quotidiano

marco pannella fumo marco pannella fumo

 

Conobbi Marco Pannella quando avevo 15 anni, anche se lui non se lo ricorda: era il 1983 e mi iscrisse gratuitamente al Partito Radicale. Poi, nel 2009, a Ferragosto, mi capitò di rivederlo perché m’invitò a quell’incredibile maratona radiofonica che è la «conversazione settimanale con Pannella»: tre ore di dialogo surreale e indimenticabile.

 

Nel periodo immediatamente successivo ci sentimmo abbastanza spesso, ma io, d’un tratto, non mi feci più vivo. Tempo dopo mi telefonò e me ne chiese le ragioni.Gli risposi che avevo scoperto, dall’oggi al domani, che mio padre stava morendo per un tumore ai polmoni. E nel mese che seguì, prima delle esequie, a parte pochissimi amici, c’è una sola persona di media conoscenza - lui - che continuò a telefonarmi, a chiedermi di mio padre, ogni volta ricordandosi ogni minimo particolare, senza poi avere null’altro da chiedermi o da dirmi.

marco pannella fumamarco pannella fuma

 

E ho imparato che ci sono persone così, eccessive nel bene e nel male, capaci di una generosità improbabile e però autentica, di un trasporto a cui loro, per primi,non possono resistere: poi magari spariscono per anni.

 

E oggi, nel 2014, leggo che Marco Pannella ha due tumori, di cui uno al polmone. Ha esattamente l’età che aveva mio padre. E io comprendo ancora di più, sulla mia pelle, che ci sono delle persone che viceversa sono incapaci di vincere una pudica e timida ritrosia, incapaci di un gesto, magari anche di una banale telefonata, e capaci al limite, scioccamente, di vergare solo uno scritto come questo.

 

2. “CURO DUE TUMORI CON 60 SIGARI AL GIORNO”

Gianluca Roselli per “Il Fatto Quotidiano

 

filippo faccifilippo facci

Lo sbuffo del sigaro arriva puntuale, ogni minuto, anche se ogni tanto, vista l’esondazione di parole, si spegne ed è costretto a riaccenderlo. Puf... Puf... “Sono toscanelli alla grappa, ne fumo 60 al giorno. Ho cominciato quando Bruxelles ha messo il divieto alle Celtic, le mie sigarette preferite. Ne ho fumate 100 al giorno per una vita. Poi stop. E ora fumo questi, aspirandoli”.

 

A Marco Pannella, 85 anni, monumento della politica italiana, sono stati trovati da poco due tumori: uno al polmone e uno al fegato. Ha già fatto una seduta di radioterapia. Giovedì ne farà una seconda. Subito dopo Pasqua, invece, è stato operato al Gemelli per un aneurisma all’aorta addominale. Smettere di fumare, però, non se ne parla. Per di più ha appena iniziato uno sciopero della fame e della sete per la situazione nelle carceri.

 

Pannella, vuole morire? Sta forse praticando un’auto-eutanasia?

marco pannella 4marco pannella 4

Proprio perché non voglio morire continuo a fumare! Se dovessi smettere ci resterei secco. Non voglio suicidarmi. Il fumo in tutti questi anni ha impedito al mio corpo di ammalarsi. Due tumori alla mia età ci possono pure stare. Me ne frego. Semmai ho un dolorino ai reni che non si capisce cosa sia.

 

Pannella, 60 sigari al giorno con un tumore al polmone. Almeno li riduca. E poi i sigari non si aspirano.

E dove sta scritto che non si aspirano? Anzi, i medici mi dicono sempre che, specie quando sono in sciopero della sete, mi fanno bene perché fanno aumentare la salivazione. Altrimenti sarei spacciato.

 

Ma non rischia la vita a fare il Satyagraha con due tumori?

Sì, è pericoloso, ma io sono sempre monitorato. E ho il mio metodo: quando digiuno, prendo tre cappuccini al giorno oppure un pacchetto di patatine. Se non bevo, trecento grammi di ciliegie o di susine.

 

Qualcuno la accusava di mangiare di notte.

Balle stratosferiche. Ma quando non digiuno le mie porzioni sono abbondanti. Mai meno di 250 grammi di pasta.

marco pannella 3marco pannella 3

 

Sempre esagerato. Alla faccia di nutrizionisti e salutisti.

Sono tutti una manica di c.... Vogliono metterci paura su tutto: paura di mangiare, di fumare, di scop... Il corpo, invece, più viene sollecitato e più si rafforza. Se ti moderi ti indebolisci e ti ammali più facilmente. Vi consiglio la lettura di “Digiuno, autofagia e longevità” di Ulisse Franciosa. Più metti alla prova il tuo fisico e più campi a lungo. Io ne sono la prova vivente.

 

Una vita esagerata, spericolata la sua, altro che Steve McQueen... Almeno con le canne ha smesso?

marco pannella 2marco pannella 2

Ma io non sono un consumatore abituale di droghe leggere. In vita mia mi sarò fatto 8 o 9 spinelli in tutto e sempre in situazioni pubbliche, a sostegno delle mie battaglie politiche. Una volta, a una manifestazione, pensavo di fumare marijuana invece era una sigaretta e manco me ne sono accorto. Mi sono sempre bastate le mie Celtic.

 

Pannella che non si fa le canne è una notizia. Ora non mi dirà che pure la sua bisessualità dichiarata è un escamotage a sostegno delle battaglie radicali?

Gandhi Gandhi

Ho avuto qualche esperienza omo-sex e nemmeno troppo entusiasmante. Ma è chiaro che faceva gioco a tutti che io fossi ‘il drogato d’Italia’ o ‘il frocio d’Italia’”.

 

Quando ha rischiato davvero la vita per i suoi digiuni?

Diverse volte. Una in particolare, durante il processo a Saddam, con un Satyagraha per non farlo giustiziare. Il mio medico mi disse: se non lo impiccavano, ci restavi tu.

 

I suoi critici la accusano di ricattare la politica: ecco Pannella con il suo solito digiuno che arriva a un passo dalla morte.

papapapa

Il Satyagraha è l’unica vera forma di lotta non violenta contro il potere. Invece di mostrare i muscoli, mostri la tua magrezza. Guardate Gandhi. Lui però quando digiunava stava a letto, io non mi fermo un attimo.

 

L’ha chiamata pure il Papa...

La sua telefonata mi ha reso felice. Mi ha detto: ‘La ringrazio per il suo coraggio, continui a essere coraggioso’.

 

Qui, nel palazzo della storica sede del Partito Radicale, a via di Torre Argentina, ci sono le “suore benedittine” e anche “le suore operaie”...

Mi vogliono bene, mi fermano sempre per sapere come sto e cosa faccio.

 

Quando la finirà di litigare con Massimo Bordin?

massimo bordinmassimo bordin

Continueremo fino a quando andrà in onda la trasmissione domenicale. Lui, come Emma (Bonino, ndr), è assolutamente radicale, ma in modo molto diverso da me. Per questo ci scorniamo.

Ultimi Dagoreport

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")