draghi conte zingaretti

LO TSUNAMI DRAGHI HA SPAZZATO VIA IL CENTROSINISTRA: IL M5S È IMPLOSO, IL PD È ESPLOSO, LEU SI È SPACCATO E ITALIA VIVA SI È RIDIMENSIONATA. PIÙ EUROPA POLVERIZZATA. RESISTE SOLO CALENDA. IL PRIMO EFFETTO PROVOCATO DAL GOVERNO DI SUPERMARIO È STATO L'ACCANTONAMENTO DELL’ALLEANZA PENTADEM SOSTENUTA DA BETTINI E ZINGARETTI (CHE INFATTI SI E’ DIMESSO) – E RENZI? LE DUE VITTIME POLITICHE PIÙ ILLUSTRI DEL SENATORE FIORENTINO, CONTE E LETTA, SONO RISPETTIVAMENTE A CAPO DEL M5S E DEL PD E DUNQUE…

Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

 

Mario Draghi visita il centro vaccinale anti Covid dell'aeroporto di Fiumicino

Il M5s è imploso, il Pd è esploso, Leu si è spaccato e Italia Viva si è ridimensionata. Ci mancava solo la polverizzazione di Più Europa. Che infatti si è manifestata domenica pomeriggio, con le dimissioni da segretario di Benedetto Della Vedova e l' addio di Emma Bonino.

 

Un congresso continuamente rinviato e le lotte interne che proseguono da mesi sono alla base della dissoluzione del partito. Ora in maggioranza, ma all' opposizione del secondo governo guidato da Giuseppe Conte. Come Azione di Carlo Calenda, con cui Più Europa ha costituito un gruppo parlamentare unico.

 

conte zingaretti

Azione al momento è l' unica forza del vasto arco di centrosinistra a non aver patito le conseguenze politiche dell' operazione che ha portato Mario Draghi a Palazzo Chigi. Il varo dell' esecutivo tecnico-politico di larghe intese è stato uno tsunami per gli equilibri dei partiti alternativi al centrodestra.

 

Nonostante le dichiarazioni dei leader, il primo effetto provocato dal governo Draghi è stato l' accantonamento del disegno giallorosso. Teorizzato dall' ex guru dem Goffredo Bettini, perseguito con tenacia dal già segretario del Pd Nicola Zingaretti, affondato di fronte alla rapida evoluzione della realtà. Passata in secondo piano la strategia della santa alleanza «contro le destre», Zingaretti non ha potuto fare altro che dimettersi.

 

di maio zingaretti conte

Accusato di subalternità al M5s, tacciato di essere più contiano di Conte, Zinga ha lasciato la segreteria dopo alcuni sondaggi clamorosi. Le prime rilevazioni eseguite all' indomani della scelta di consegnare i Cinque Stelle all' ex premier certificavano un crollo del Pd. I critici hanno colto l' occasione per contestare il segretario su tutta linea. Fuori Zingaretti dentro il pacificatore Enrico Letta. Ma solo fino alla prossima resa dei conti.

 

EMMA BONINO

Il primo big bang innescato dall' arrivo di Draghi è stato quello del M5s. Alessandro Di Battista se n' è andato. Quaranta parlamentari non hanno votato la fiducia. I vertici hanno reagito spiccando provvedimenti di espulsione. Espulsioni di nuovo in bilico, dato che alcuni epurati hanno dato il via a una battaglia legale che già impensierisce Conte.

 

Proprio la formazione del nuovo governo e l' abbandono, di fatto, dello schema giallorosso hanno spinto l' ex premier ad accettare il ruolo di capo grillino. Con l' obiettivo di rivoltare come un calzino il Movimento. Il futuro tratteggiato da Beppe Grillo prevede un M5s verde, governista e responsabile. Però bisogna fare i conti con Davide Casaleggio. E tra gli stellati ci sono già perplessità sulla scelta di Conte. Letta segretario del Pd è considerato una figura troppo simile all' avvocato di Volturara Appula. In grado di far recuperare consensi ai dem a scapito dei Cinque Stelle, pescando tra gli elettori centristi.

matteo renzi 1

 

Se il centrodestra riesce a mantenersi unito nonostante Fratelli d' Italia sia all' opposizione, allora l' uragano si abbatte su tutti i partiti del centrosinistra. Compresa la forza politica che ha avuto un ruolo decisivo nella sostituzione di Conte a Palazzo Chigi. Parliamo di Italia Viva, partito di Matteo Renzi. Stando ai sondaggi, non è valso a molto l' attivismo di Renzi per portare Draghi al governo. Iv è inchiodata a percentuali molto basse. Mentre Conte e Letta, le due vittime politiche più illustri del senatore fiorentino, sono rispettivamente a capo del M5s e del Pd. Eloquente il silenzio di Renzi sulla nomina di Letta a segretario dem.

 

EPIFANI BERSANI E SPERANZA

Resta Leu, che di fatto non esiste più. I bersaniani appoggiano Draghi, con Roberto Speranza di nuovo ministro. Sinistra Italiana, l' altra componente del cartello, si è spaccata. Il deputato e segretario del partito Nicola Fratoianni è all' opposizione, il suo collega Erasmo Palazzotto e la senatrice Loredana De Petris hanno detto sì a Draghi. L' uomo che involontariamente ha cambiato i connotati al centrosinistra.

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…