liguori wuhan

VE LO DO IO IL COMPLOTTISMO - IL DIRETTORE DI TGCOM24 PAOLO LIGUORI: "HO SVELATO LA NOTIZIA DEL VIRUS NATO IN LABORATORIO A WUHAN. CI E’ ARRIVATA DA FONTI DI INTELLIGENCE. C'È MOLTO PROVINCIALISMO IN ITALIA. C' ERA BISOGNO CHE NE PARLASSE IL 'WASHINGTON POST'. PER NON PARLARE DI ALTRI PROVINCIALISMI PIÙ BASSI, TIPO QUELLO SECONDO CUI CERTE INDISCREZIONI POSSONO ESSERE VERE SOLO SE ESCONO SU DAGOSPIA…”

LIGUORI

Roberto Fabbri per il Giornale

 

Quasi tre mesi fa era il 25 gennaio il direttore di TgCom24 Paolo Liguori aveva dato un' indiscrezione clamorosa: il virus dell' epidemia che stava cominciando a dilagare in Cina poteva avere avuto origine da un laboratorio di ricerca militare situato proprio nella città di Wuhan, l' epicentro di un' emergenza sanitaria che nel giro di poche settimane è tracimata in tutto il mondo, trascinando anche il nostro Paese in una crisi drammatica. Questa ipotesi, basata su fonti d' intelligence internazionali, in Italia è stata bollata di complottismo, con uso di toni talora sprezzanti da parte di ambienti sia scientifici, sia politici, sia mediatici.

 

laboratorio wuhan

Ora però, dopo la pubblicazione sul Washington Post con la sua patente di nobiltà giornalistica assicurata dal blasone del caso Watergate di un' analisi del columnist Josh Rogin che rilancia i sospetti sul ruolo di un paio di laboratori di Wuhan (definiti altamente insicuri) nella possibile fuga all' esterno di coronavirus su cui venivano condotti esperimenti, l' argomento non solo è tornato di attualità, ma ottiene maggiore rispetto.

 

Paolo Liguori, adesso leggiamo sul «Corriere della Sera» che a parlare di fuga del virus da un laboratorio cinese non sono più solo i complottisti.

«C' è molto provincialismo in Italia su certi temi, evidentemente c' era bisogno che ne parlasse il Washington Post. Eppure anche loro certe informazioni le ottengono da fonti di intelligence, come abbiamo fatto noi. Per non parlare di altri provincialismi più bassi ancora, tipo quello secondo cui certe indiscrezioni possono essere vere solo se escono su Dagospia (ride). Ma lasciamo perdere. Seriamente parlando, un tema preoccupante è quello dei silenzi su questa vicenda, silenzi frutto di una enorme corruzione entrata nel costume del nostro Paese».

 

A cosa ti riferisci?

«Intendo dire che non si può stare contemporaneamente con l' Occidente e con la Cina, con il mondo libero e con quello di un aggressivo capitalismo di Stato.

paolo liguori contro striscia

Faccio un esempio: dobbiamo evitare che in campo cibernetico dipendiamo dai cinesi, preferisco che i miei dati finiscano a Washington che a Pechino. Meglio morire americani che cinesi! In Italia sul tema delle responsabilità per la diffusione del Covid-19 c' è invece un silenzio agghiacciante, un tentativo impossibile di tenere i piedi in due scarpe. Dobbiamo renderci conto che il dopo-Covid sarà molto caldo, che la geopolitica sarà ridisegnata: e da che parte starà l' Italia? Tra i giornali, sono in pochi a non aver paura di esporsi e uno di questi, La Stampa, non a caso ha avuto un suo giornalista minacciato di morte».

 

wuhan laboratorio

Oltre ai silenzi dobbiamo registrare tante smentite alle «teorie complottiste». Cosa ne pensi?

«Abbiamo assistito a smentite immediate, assolute da parte di tanti virologi che non hanno portato prove. Ma osservo che abbiamo anche virologi italiani che firmano consulenze con i cinesi, e altri che in Italia hanno avuto cause legali e si sono rifugiati negli Stati Uniti, da dove pontificano. Dobbiamo ricordarci che a livello mondiale è un ambiente in cui la corruzione è diffusa, ci sono stati arresti eccellenti come quello del direttore del laboratorio di virologia dell' Università di Harvard, che trafficava con i cinesi. È un giro internazionale che il premio Nobel Luc Montagnier, che oggi afferma che il coronavirus è stato manipolato per un vaccino anti-Aids, conosce bene».

paolo liguori

 

Che idea ti sei fatto della gestione cinese della vicenda?

«A Pechino dimostrano un terribile cinismo di Stato. Una volta scoppiato il caso, la loro intelligence avrebbe valutato che la Cina poteva trarne grandi vantaggi su un Occidente che si sarebbe ripreso più lentamente. Il loro sistema e i loro numeri gli permettono di infischiarsi delle perdite umane, mentre da noi un lungo lockdown porta danni irreversibili. Dobbiamo stare attenti alla Cina, loro vogliono metter piede da padroni nel Mediterraneo, e puntano ai nostri porti di Genova, Livorno, Bari e Venezia, che andrebbero protetti con la golden share».

 

Tornando a te, ti hanno ferito le critiche?

(Ride ancora) «Liguori è diventato un pazzo perché ha toccato un tema molto delicato. Ho subito un po' di isolamento, ma solo qualche soggetto minore mi ha attaccato, qualche «personaggetto».

wuhan laboratorio

 

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...