IL VOTO DI FIDUCIA AL GOVERNO DI MARIA ROSARIA ROSSI È LA VENDETTA PER ESSERE STATA USATA E SCARICATA - EX COLONNA DEL "CERCHIO TRAGICO" DEL CAV AI TEMPI DELLA PASCALE, DA UN ANNO ERA FINITA AI MARGINI CON IL REGNO DELLA NUOVA PREFERITA, MARTA FASCINA, TANTO DA APRIRE UNA PIZZERIA IN PROVINCIA DI NAPOLI - LA POPPUTISSIMA ROSSI È STATA ASSISTENTE E CONSIGLIERA DEL BANANA: NE HA CUSTODITO I SEGRETI PERSONALI E POLITICI. GLI HA FATTO SCUDO QUANDO SI TRATTAVA DI DIFENDERLO DALLE ACCUSE PER IL BUNGA-BUNGA - ERA LEI A GESTIRE LE OLGETTINE, TANTO DA FINIRE TRA GLI IMPUTATI AL PROCESSO RUBY TER...

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Paola Di Caro e Giuseppe Alberto Falci per il "Corriere della Sera"

 

Si sentiva tradita e non l'ha mai nascosto, ma certo nessuno si aspettava il suo voto di fiducia al governo guidato da Giuseppe Conte. E invece Mariarosaria Rossi, 48 anni, senatrice di Forza Italia, conosciuta da tutti come la «badante» di Silvio Berlusconi, nell'aula di Palazzo Madama pronuncia un convinto «sì». Lei che del «cerchio magico» del Cavaliere è stata una delle esponenti di spicco, già da un anno era ormai fuori, tanto da aver deciso di aprire una pizzeria in provincia di Napoli.

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Subito espulsa dal partito per ordine di Antonio Tajani («chi ha votato la fiducia è fuori») lascia l'Aula tra i mugugni. Saluta tutti facendo «ciao» con entrambe le mani e va via. «Non ho condiviso la mia decisione con Berlusconi, il mio rapporto di stima e amicizia con lui rimane immutato», assicura a tarda sera mentre il partito si interroga sulla scelta. E lo fa evidentemente per smentire i sospetti di chi, incredulo per quel voto, addirittura ipotizza possa essere stato il leader di Forza Italia a concedere il via libera. Dal partito la smentita è secca: «È stato subito Berlusconi a dire a Tajani di buttarla fuori».

 

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Poi Rossi si giustifica con ragioni politiche: «Ho votato la fiducia Conte perché unica nostra interfaccia in Italia e nel mondo. Il premier non è esponente dei partiti, ha una visione liberale ed europeista». L'appoggio di Rossi al governo guidato da Giuseppe Conte scatena le ire dei forzisti. «È una vendetta», giurano.

 

Durissimo è il commento di Maurizio Gasparri: «Ho conosciuto la Rossi giovane militante di Forza Italia nelle periferie romane. L'ho vista assurgere a ruolo di collaboratrice fidata di Berlusconi. La sua condotta, di cui nessuno aveva sentore, è vergognosa, riprovevole, indegna. Ha fatto bene Tajani ad annunciare la sua immediata cacciata dal partito insieme a Causin».

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Anche lui non nasconde la sorpresa, che mentre parla si trasforma in sdegno: «Siamo rimasti tutti allibiti e ribadisco che si tratta di un comportamento da cialtroni, che offende militanti ed elettori, tanto più che la Rossi è apparsa negli anni passati come una persona di fiducia personale di Berlusconi, prima vittima di questa condotta intollerabile». Raccontano che la senatrice abbia partecipato a tutte le riunioni del gruppo convocate prima del voto e di non aver mai espresso dissenso. Anzi.

 

«La schiera dei voltagabbana d'accatto arricchisce di nuovi casi», è la reazione forte del portavoce dei gruppi parlamentari Giorgio Mulè. Per oltre dieci anni Mariarosaria Rossi è stata accanto a Berlusconi, tanto che il dispregiativo «badante» utilizzato da numerosi "fedelissimi" del Cavaliere, appariva persino a loro riduttivo. È stata assistente, accompagnatrice, consigliera, ne ha custodito i segreti personali e politici. Sempre pronta a fare scudo anche quando si trattava di difenderlo rispetto alle accuse processuali per le feste e le ragazze.

 

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Era lei a gestire le Olgettine, tanto da finire tra gli imputati al processo Ruby ter. «Stiamo trattando con le parti civili per uscire dal processo», diceva nel 2018 il suo legale Salvatore Pino. Non è un mistero che Mariarosaria Rossi fosse molto legata a Francesca Pascale, l'ex fidanzata di Silvio Berlusconi.

 

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Entrambe campane, entrambe esuberanti, erano spesso insieme ad Arcore così come a villa Certosa in Sardegna. E quando si è consumata la rottura con Pascale e il posto nel cuore del Cavaliere è stato preso dalla deputata forzista Marta Fascina, anche Rossi è finita ai margini. Non ha lasciato il partito, né tantomeno il posto in Parlamento, ma ha voluto marcare la distanza aprendo una pizzeria, lei che si è sempre vantata di essere «golosa di pizza e champagne». La sponsorizzava sui suoi profili social, in alcune occasioni aveva chiesto aiuto persino all'ex parlamentare Antonio Razzi.

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