andrea pirlo

CHE FIGURE DA PIRL…O! - PIOVE SUL BAGNATO PER “IL MAESTRO” ANDREA PIRLO, TERZULTIMO IN TURCHIA E A RISCHIO ESONERO DOPO AVER BECCATO 5 PAPPINE NELL’ULTIMA GARA – L’EX TECNICO DELLA JUVE DEVE ANCHE METTERE MANO AL PORTAFOGLIO PER COPRIRE LA PERDITA DI OLTRE 990MILA EURO DELLA SUA A.P. GROUP CHE L'ANNO PRIMA AVEVA REGISTRATO INVECE UN PASSIVO DI 1,4 MILIONI…

Andrea Giacobino per iltempo.it

 

andrea pirlo al karagumruk 2

Andrea Pirlo, già allenatore della Juventus e oggi tecnico della squadra turca Fatih Karagümrük Spor Kulübü, soffre ancora con i suoi business considerato che pochi giorni fa ha dovuto attingere alla riserva per coprire la perdita di oltre 990mila euro milioni di euro apertasi nei conti 2021 della sua A.P. Group, che l'anno prima aveva registrato invece un passivo di 1,4 milioni.

 

Il rosso è dovuto a non meglio specificati oneri di gestione pari a 2,6 milioni. Il patrimonio netto resta comunque significativo e pari a 17,7 milioni mentre l'attivo di 24,3 milioni costituito da molti immobili in carico complessivamente a 13,1 milioni e siti fra l'altro a Brescia. Tra le immobilizzazioni finanziarie figurano l'80% di Vertine, il 16,8% di The Formwork e il 58,6% di Efc Acciaio (che commercia prodotti siderurgici e lo scorso anno ha fatturato 19,2 milioni con un utile di 1,6 milioni) e il 10,3% di Elg Chromium Plating.

 

andrea pirlo al mare

 Nel 2021 è finita in rosso per 240mila euro, a fronte di ricavi per soli 53mila euro, anche la Società Agricola Pratum Coller: rilevata nel 2007 da Pirlo, si trova vicino alla casa natale del padre, a Castel Mella (provincia di Brescia) e nasce con l'obiettivo di produrre vino di qualità in maniera sostenibile.

 

 

PIRLO

Domenico Marchese per repubblica.it

 

Trema la panchina di Andrea Pirlo, dopo una sola vittoria e tre pareggi che hanno fatto sprofondare il Karagumruk al penultimo posto in classifica. Un nome, Karagumruk, che ricorda gli scossoni di una panchina, quella che doveva essere un trampolino di lancio nel panorama internazionale per l'ex allenatore della Juventus e che invece si sta trasformando in una trappola.

 

Senza successi dallo scorso 27 agosto, i turchi allenati da Pirlo hanno infilato una serie di risultati deprimenti, subendo quattro gol contro Alanyaspor e Besiktas. "Non possiamo subire quattro reti ogni match, facciamo sempre gli stessi errori", spiegò Pirlo dopo gli otto gol subiti in due partite: domenica le reti segnate dal Karagmuruk sono state quattro mentre quelle del Fenerbahçe cinque, aprendo ufficialmente la crisi.

andrea pirlo karamguruk

 

Pirlo al Karagumruk con altri 4 italiani

Eppure quando la proprietà del club turco ha deciso di puntare sull'ex tecnico della Juventus,  squadra con cui ha conquistato la Coppa Italia e la Supercoppa, le aspettative erano completamente diverse. Pirlo era approdato in un'oasi felice per i calciatori italiani, ritrovandone quattro nella rosa, uno per reparto: Viviano in porta, Biraschi in difesa, Ricci a centrocampo, Borini, che ha segnato due reti contro il Fenerbahçe, in attacco, al fianco dell'ex Atalanta Ebrima Colley.

 

Eppure già dopo aver osservato lo stadio in cui il Karagumruk gioca le proprie partite interne, un dubbio nella testa del tecnico sarebbe stato lecito: l'impianto è l'Ataturk di Istanbul, dove nel 2005 il suo Milan si portò in vantaggio per 3-0 contro il Liverpool prima di entrare nella storia dalla parte sbagliata, subendo la rimonta di Gerrard e compagni che vinsero la Champions League ai rigori. Il suo calcio liquido fatica ad attecchire e la prossima partita con l'Hatayspor sarà decisiva per il suo futuro.

 

andrea pirlo al karagumruk 1

Pirlo a rischio esonero in Turchia

Otto partite disputate, una sola vittoria, diciassette gol subiti. Numeri che non lasciano spazio all'interpretazione e che hanno prodotto una classifica pessima anche per l'ottimista Suleyman Hurma, presidente del club che con un progetto ambizioso ha completato la scalata alla Super Lig turca: nel 2010 era in sesta categoria, nel 2020 in prima.

 

L'amore per il calcio italiano, la sua convinzione che ci siano affinità tra quello turco e il nostro movimento, sta rischiando di far compiere un passo indietro al club: "La cura tattica degli italiani nel preparare la squadra è fondamentale - spiegò dopo aver presentato Pirlo con una locandina ispirata al Padrino -. Sono bravi specialmente nel preparare la difesa".

 

pirlo

Vedendo i risultati ottenuti fino a oggi da Pirlo, qualche dubbio sorge spontaneo nonostante l'ottimismo dell'allenatore bresciano: "Abbiamo giocato con il cuore - ha spiegato dopo il ko 5-4 con il Fener - . Non ricordo una squadra che ha segnato 4 gol e ha perso, ma cose del genere succedono: questa partita può ispirarci a ripartire, dobbiamo mostrare questa voglia anche nelle altre partite". Più che un'opzione deve diventare un obbligo: in caso contrario la sua avventura turca potrebbe finire anzitempo.

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: HA SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” CHE AL QUOTIDIANO DI CONFINDUSTRIA RICORDANO PIÙ PER I CONTENZIOSI E LE RICHIESTE DI BONUS CHE PER I RISULTATI EDITORIALI O FINANZIARI...

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”