de laurentiis rudi garcia

NOI, UOMINI RUDI - DE LAURENTIIS FISSA L’OBIETTIVO PER RUDI GARCIA: “CI METTEREI LA FIRMA PER ARRIVARE IN FINALE DI CHAMPIONS” – “OSIMHEN DEVE RIMANERE, POI SE ARRIVASSE UN’OFFERTA IRRINUNCIABILE…” – IL TECNICO FRANCESE: “IL PRESIDENTE È AMBIZIOSO, QUINDI MI DARÀ UNA SQUADRA FORTE. QUANDO HA VINTO LO SCUDETTO PER FARE BENE DEVI RIPETERTI. E I GIOCATORI DEVONO DARE ANCORA DI PIÙ” – VIDEO

 

 

Da ilnapolista.it

 

 

de laurentiis rudi garcia

Oggi è il giorno della presentazione di Rudi Garcia come allenatore del Napoli. Alle 18 la conferenza stampa nella suggestiva sede del Museo di Capodimonte, diretto dal francese Sylvain Bellenger.

 

La conferma di Rudi Garcia come allenatore del Napoli è arrivata da un tweet del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, e da un comunicato pubblicato sui canali ufficiali del club.

 

 

Garcia, classe ’64, ha già una discreta esperienza in Serie A grazie alle stagioni passate sulla panchina della Roma tra il 2013 3 il 2016, raggiungendo con i giallorossi il secondo posto alle spalle della Juventus. L’allenatore francese ha anche vinto un campionato con il Lilla nella stagione 2010/2011. L’ultima esperienza all’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo.

 

 

 

 

Parole al presidente De Laurentiis:

«Io ringrazio Bellenger per ospitarci in questo bellissimo posto. Sembra quasi che volessimo tutti quanti celebrare lo scudetto di quest’anno e stabilire un augurio affinché il Napoli possa procedere anche negli anni a venire. io saluto il nostro prefetto, Palomba, grande amico del Napoli. Ringrazio il direttore del centro Rai di Napoli».

de laurentiis rudi garcia

 

Le parole del nuovo tecnico del Napoli:

«Il primo regalo è essere qui a Napoli. La cosa bella sono le ambizioni. Prima di tutto vorrei salutare i tifosi per la loro accoglienza e fare i complimenti al presidente e alla sua squadra. Quando sono arrivato in città, ho visto tutte le bandiere e mi sono reso conto che i tifosi e la città è molto fiera della sua squadra. Il mio obiettivo è di mantenere questo entusiasmo».

 

«Penso che ci siamo trovati con il presidente sulle ambizioni. Ogni competizione la gioco per vincerla. Il presidente ha messo la barra molto in alto, perché ci sono molti club che aspettano anni per vincere la Champions. Io sogno di vincere trofei, sono qua per questo. Complimenti al presidente per lo scudetto dopo 33 anni, però io penso che il  Napoli è una squadra che deve giocare la Champions ogni anno ed essere una squadra importante come in questa stagione».

 

de laurentiis rudi garcia

«Io non ho paura di niente però io penso che già ho fatto i complimenti però per i giocatori, che è la cosa che mi interessa, questo vittoria in campionato deve dare fiducia a ognuno di loro. Quando si inizia la nuova stagione però si riparte da zero perché è molto difficile dire che senza fare sforzi, senza sudore, senza la collettività si può arrivare a grandi traguardi.

 

I giocatori devono anche dimenticare quello che hanno fatto salvo che la fiducia per rimanere umili e mantenere ambizioni. La cosa che mi è piaciuta è che ho visto una squadra, non singoli di qualità che pure ci sono. Ho visto una squadra che giocava bene e che difendeva insieme e bene, la rosa è ampia per risolvere le partite. La cosa che mi ha assicurato è che il presidente è ambizioso, ciò vuol dire che mi darà una squadra di qualità. Così possiamo continuare a divertire i tifosi. Le mie squadre attaccano, fanno gol e fanno di tutto per gestire la gare e avere il possesso palla e fare un gol in più dell’avversario. Lasciatemi il tempo di conoscere i miei giocatori. Quando si parte, si parte a bomba».

 

festa di compleanno di francesca brienza con rudi garcia

«Spero un Garcia con più esperienza. Però devo dire che è un vero piacere tornare in Italia e arrivare a Napoli. Non vedo l’ora di scoprire la città. Ne parlavo con il presidente, il bello del mio mestiere è che incontrare tante persone nuovo. Quindi darò il meglio e lo farò qua».

 

Per Rudi Garcia, quella del Napoli è una panchina bollente oppure lo stimola?

«Qualsiasi allenatore si siede sulla panchina del Napoli sa che il compito è difficile e alto. Quando ha vinto lo scudetto per fare bene devi ripeterti. A parte che i giocatori devono dare ancora di più. Io non rivoluziono tutto, vediamo se la squadra somiglia a quella dell’anno scorso. Se così non cambio tante cose, ma non rinuncio a mettere il mio tocco. Ho fatto al Lille con il 4-3-3, secondo posto con la Roma e il 2-3-3. Dopo ho usato anche altri moduli.

 

Un allenatore si deve adeguare alla rosa, sembra che il 4-3-3 va come un guanto a questo Napoli. Ma oggi si fanno delle analisi, anche video. La squadra deve anche saper cambiare modulo durante la partita. I miei giocatori devono avere una cultura tattica per sorprendere l’avversario. C’è del lavoro da fare, sapendo che la base è il 4-3-3. Io voglio giocatori intelligenti».

 

RUDI GARCIA 5

«Non si deve toccare la voglia. Se sono motivati come me, saremo una squadra tosta, che lotta. Dobbiamo stare attenti sul piano psicologico. Quando hai vinto ti puoi addormentare un po’ ma io metterò la sveglia a tutti e li farò crescere. Ci sono giovani che possono dare molto. Io lo farò lavorando qua e quindi io so solo lavorare con il mio staff e fare in modo che la squadra sia competitiva».

 

«Anguissa l’ho fatto esordire io. Sono molto contento di ritrovarlo, lui ha fatto un salto di qualità da quando è uscito dal Marsiglia. L’ultima partita che abbiamo fatto insieme penso sia la finale di Europa League. È andato in Inghilterra, è andato in Spagna e con questa stagione ha dimostrato di essere importante, anche nello spogliatoio. Lui sa che sarò ancora più esigente con lui, può ancora migliorare».

 

Come è cambiato il calcio italiano negli anni secondo Rudi Garcia:

«Quest’anno le finali di Champions, di Europa e di Conference avevano una squadra italiana. Il calcio italiano è tornato in alto in Europa e nel mondo. Speriamo di portare in alto in Europa i colori del Napoli. Io non ho avuto particolari domande da fare al presidente. Ho sposato il progetto sportivo, perché io volevo essere sicuro che il presidente voleva ancora vincere trofei e avere una squadra competitiva il resto non è stato importante e non ho avuto bisogno di fare domanda al presidente. Sono nel calcio da un po’ di tempo, potrebbe andare via un giocatore con un’offerta irrinunciabile. Ma non ci sono giocatori insostituibili. Ho fiducia nella squadra di mercato. L’anno scorso alcuni giocatori hanno fatto benissimo e quasi nessuno li conosceva tranne la squadra mercato del Napoli».

cristiano ronaldo rudi garcia

 

(...)

«Questo è l’occhiolino del destino. Sono stato sostituito da Spalletti a Roma e ora arrivo dopo di lui qua a Napoli. Giocatori come Gervinho ci sono già in rosa. Mi prendo il tempo di scoprire gli uomini dietro ai giocatori. Quando li alleni ne sai di più su di loro. Così saprò su che tasto spingere per motivare ognuno di loro. Il talento c’è, stiamo già lavorando sulla squadra. Vediamo chi rimane e chi potrebbe andare via e vediamo come migliorare la squadra. Sono bei ricordi quelli alla Roma, ora è importante iniziare a lavorare qua a Napoli».

«»

 

rudi garcia 1

 

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)