mancini

ITALIA, SARA' VERA GLORIA? NEL SOLITO CONFORMISMO ACRITICO, I GIORNALONI ESALTANO IL CAMMINO DELLA NAZIONALE DI MANCINI PER LA STRISCIA DI 27 PARTITE SENZA SCONFITTE MA DIMENTICANO CHE GLI AZZURRI HANNO AFFRONTATO TUTTI AVVERSARI NON DI PRIMA FASCIA - E’ VERO CHE NON PERDIAMO DA DUE ANNI E MEZZO PERÒ NON ABBIAMO MAI BATTUTO UNA "BIG". LE RISERVE AZZURRE VANNO KO CONTRO L’UNDER 20. MANCINI INFURIATO CON CHIESA E BELOTTI, CHE POTREBBERO INSIDIARE BERARDI E IMMOBILE E INVECE…

https://m.dagospia.com/l-italia-di-mancini-arriva-agli-europei-senza-aver-incontrato-mai-una-grande-nazionale-272493

 

 

1 - COME L'ITALIA NESSUNA BIG

Ugo Trani per “il Messaggero”

 

polonia italia mancini

Di solito si presenta quasi di nascosto, accompagnata da veleni e scandali. È successo anche all' Italia di Lippi nel 2006, stravolta da Calciopoli prima di diventare campione del mondo a Berlino. Adesso arriva, invece, lanciata all' Europeo. Come nessuna delle nazionali che puntano ad arrivare a Londra per la finale di Wembley e per alzare la coppa. Meglio di qualsiasi favorita.

 

Il percorso di Mancini è stato straordinario: 27 partite senza perdere (22 successi e 5 pareggi), 8 vittorie di fila (bis della striscia che poi finì dopo 11 gare consecutive e senza prendere reti): mai accaduto ai ct che l' hanno preceduto) e solo 1 gol incassato negli ultimi 12 match. Anche se gli avversari non sono stati di prima fascia, la serie di risultati utili pesa, considerando l' abitudine azzurra di snobbare i meno quotati e di esaltarsi solo quando l' acqua è alla gola.

italia olanda mancini

 

TRIONFO DELLA DIFESA L' imbattibilità dell' Italia, iniziata il 10 ottobre del 2018 con il pari a marassi contro l' Ucraina, fa rumore se paragonata al rendimento delle altre. Serie limitate. Giusto la Francia campione del mondo, con 16 gare, sembra all' altezza della Nazionale di Mancini. Il Belgio, al 1° posto nel ranking Fifa (azzurri al 7°), si deve accontentare di 6. Addirittura di 5 il Portogallo di Ronaldo campione in carica, la Spagna e l' Inghilterra. Appena 1 per la Germania.

amadeus mancini

 

Gli azzurri sono gli unici, tra l' altro, a non aver mai perso da quando cominciarono, nel marzo 2019, le qualificazioni europee. E difendono alla grande, con la migliore media gol subiti: 0,32. Il Belgio di Lukaku merita comunque il primato nella classifica mondiale: giocando le stesse gare (19), ha segnato più reti dell' Italia nei 2 anni abbondanti presi in esame (68 a 50) e raccolto 1 punto in più (52 a 51).

 

KO IN FAMIGLIA C' è, intanto, chi riesce a battere Mancini (0-1). Il successo rimane, però, a Coverciano: sul campo Bearzot del centro tecnico federale, l' Under 20 di Bollini si è presa la soddisfazione di vincere contro le riserve azzurre. Il test fatto in casa non è una partita ufficiale, come non fu quella contro il Pontedera (1-2), sempre nel football ranch sotto la collina di Fiesole. Solo che l' amichevole in cui D' Arrigo con la sua squadra di serie C2, il 6 aprile del 1994, mandò in tilt il 4-4-2 di Sacchi (poi vicecampione del mondo negli Usa), venne catalogata come vera. Da 90 minuti, per capirsi.

mancini gravina 2

 

Adesso, invece, ne sono stati giocati appena 20 per tempo, giusto per far crescere il minutaggio del gruppo. Sono scesi in campo 14 giocatori: quelli entrati in corsa a Bologna e anche chi non è stato utilizzato contro la Repubblica Ceca. Sirigu, Toloi e Raspadori hanno rafforzato la formazione dei giovani. Nella ripresa è toccato a Meret, Emerson e Chiesa. Decisiva la rete di Cangiano, attaccante diciannovenne in prestito nell' ultima stagione all' Ascoli e di proprietà del Bologna. Sinistro a giro al 10' del 1° tempo.

 

mancini gravina

L' Italia non si è accesa, andando al minimo. E nessuno tra le riserve ha dato segnali che possano spingere Mancini a cambiare interpreti entro venerdì, gara del debutto nell' Europeo contro la Turchia all' Olimpico: normale la prestazione di Emerson e Chiesa, fuori condizione Belotti. Nella ripresa ok i portieri. Sempre out Verratti, si è rivisto Pellegrini. Dopo la partitella in famiglia, il ritorno a casa anche per i 14 (i titolari hanno anctipato la partenza). I 26 si ripresenteranno a Firenze stasera entro le 22. Non Sensi, ovviamente. Tonando al Pontedera, la similitudine sta nel pareggio annullato agli azzurri. Collina negò a Massaro il gol per il 2-2 (palla oltre la linea) così come Fiero ha fatto con Di Lorenzo per l' 1-1 (non si sa se in fuorigioco su lancio di Pellegrini).

mancini

 

2 - LE REGOLE D'ORO DI MANCINI

Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”

 

L'Italia cresce bene, sicura, disinvolta, matura. Nessuna delle altre ventitrè squadre si presenta all' Europeo itinerante con una striscia così lunga di partite senza sconfitte. Mancini è arrivato a ventisette e le ultime otto le ha vinte senza prendere gol. Tutto funziona sin troppo bene a cinque giorni dal debutto contro l' insidiosa Turchia. E questo paradossalmente è un campanello d' allarme perché gli azzurri, per tradizione, si esaltano e si compattano nelle difficoltà. Stavolta le dinamiche sono diverse grazie al lavoro di Mancini e dei suoi fratelli, da Vialli a Oriali, passando per Salsano e Lombardo, campioni che conoscono le regole del gioco. In campo e fuori.

 

CHIESA

È la Nazionale, ma sembra un club. L' Italia riempie gli occhi, diversa e imprevedibile, alterna il palleggio al contropiede, i cambi di gioco alle imbucate centrali. Mancini però insiste anche sugli atteggiamenti. E non è tenero, come può sembrare da fuori. La maglia azzurra è un privilegio che bisogna meritarsi ogni giorno. Così, dopo aver applaudito la squadra che ha rifilato quattro gol alla Repubblica Ceca, si è arrabbiato con i riservisti che ieri mattina, sotto il cielo cupo e l' aria umida di Coverciano, si sono fatti battere dalla ottima Under 20 di Alberto Bollini.

roberto mancini ospite di ti sento 4

 

L' 1-0 di Cangiano nel primo dei due mini tempi da 20 minuti ha indispettito il c.t. Non per la sconfitta in sé, ma per l' atteggiamento di chi in questo momento deve recuperare posizioni. Il riferimento è soprattutto a Chiesa e Belotti, che potrebbero insidiare Berardi e Immobile e invece sono apparsi svogliati e inconcludenti, ma si può estendere a quasi tutti.

 

Le attenuanti, per la verità, non mancavano: lo scarso appeal del test e la testa già rivolta alla breve vacanza concessa al gruppo (la squadra si ritroverà stasera entro le 22 a Coverciano). Ma l' Europeo è alle porte. E non si scherza. Mancini non ammette cali di tensione. Moise Kean ha perso la maglia azzurra per aver sbagliato il primo tempo contro San Marino alla Sardegna Arena. Non deve stupire che l' allenatore pretenda di più dai suoi discepoli. Chi sbaglia l' atteggiamento, più che un gol o una giocata, rischia di essere confinato in un angolo.

 

mancini

Il tecnico azzurro non intende trasformare l' amichevole di Coverciano in un caso, ma per arrivare sino a Wembley tutti devono sentirsi coinvolti. E oggi la distanza tra i titolari e le riserve è aumentata anziché diminuita. Contro la Turchia giocheranno gli undici che hanno cominciato con i cechi anche se l' infortunato Verratti fa progressi da gigante e potrebbe candidarsi. L' interscambiabilità è uno dei segreti di questa squadra bella e sbarazzina. «So che se gioca Belotti anziché Immobile il risultato non cambia», l' esempio del tecnico nella notte di Bologna. Vale per tutti i ruoli.

 

«Ho ventisei giocatori e tutti saranno presi in considerazione». Ma chi è dietro deve darsi una mossa.

 

evani mancini

La consapevolezza è un altro fattore. Anche quella di sentirsi pronti a sfidare il mondo, cioè le più belle del reame. Nel ranking Fifa gli azzurri sono risaliti sino al settimo posto, un piccolo vanto dopo essere sprofondati al ventunesimo a causa della mancata qualificazione al Mondiale 2018. Mancini ci ha riportato in alto, vincendo 23 partite su 32 con sole due sconfitte. Non perdiamo da due anni e mezzo. Però non abbiamo mai battuto una regina. Ed è l' assillo che ci tormenta. La Federcalcio, nella primavera del 2020, aveva organizzato due amichevoli di alto livello con Inghilterra e Germania proprio per venire incontro alle esigenze dell' allenatore.

italia olanda mancini

 

Il Covid ha stravolto i piani. Così oggi possiamo solo fidarci di questo gruppo, che compensa la scarsa prestanza fisica con la qualità del gioco. Sarà l' Europeo a dirci a che punto siamo, se il gap è colmato o se invece abbiamo ancora bisogno di fare esperienza. Adesso contro la media borghesia d' Europa non sbagliamo più. Questo dovrebbe bastarci per scollinare la prima fase con Turchia, Svizzera e Galles e anche per superare gli ottavi, in cui rischiamo di incrociare l' Olanda. Dopo, però, sarà un' altra storia.

italia bosnia mancinibulgaria italia belottiSCUDETTO SAMPDORIA VIALLI MANCINI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”