andrea agnelli cristiano ronaldo

JUVE, L’INCHIESTA SI ALLARGA? – NON SOLO LE PLUSVALENZE: SOTTO LA LENTE CI SONO ANCHE FATTURE, STIPENDI E PAGAMENTI A PROCURATORI E INTERMEDIARI -  I PM, INTANTO, SONO PRONTI A SENTIRE CRISTIANO RONALDO PER LA SCRITTURA PRIVATA, RELATIVA A “RETRIBUZIONI ARRETRATE DEL CALCIATORE”,  CITATA NELLE INTERCETTAZIONI. LA CARTA PER ORA RESTA INTROVABILE. SE NON ARRIVERÀ DALLA JUVE GLI INQUIRENTI POTREBBERO…

Da open.online

agnelli cr7 paratici

Rischia di allargarsi l’inchiesta sulle plusvalenze della Juventus. Secondo quanto riferisce il quotidiano La Verità, sotto la lente della Procura di Torino sarebbero finite anche fatture, stipendi e pagamenti.

 

I pm intendono analizzare in maniera approfondita i conti della società bianconera, e per farlo sono pronti ad affidare a un consulente il compito di verificare i bilanci degli ultimi tre anni.

 

Al momento, si procede per false comunicazioni di società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti: 282 milioni (su un totale di circa 320) di plusvalenze che i pm ritengono «fittizie», non legate ai ricavi effettivi e fatte maturare ad arte con l’obiettivo di mascherare le perdite di esercizio. Ma gli investigatori stanno verificando anche i pagamenti ad agenti e intermediari.

pavel nedved, andrea agnelli, maurizio arrivabene e federico cherubini

 

Ieri, i primi due indagati – Emilio Re e Stefano Bertola – si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Entrambi ex manager della Juventus, erano stati convocati dopo le perquisizioni di venerdì scorso. Il difensore, l’avvocato Luigi Chiappero, ha motivato la scelta con la necessità di una «riflessione».

 

«Le questioni sul tappeto – ha detto – sono di carattere eminentemente tecnico. Se ci sono chiarimenti da dare, si daranno. Ma prima bisogna conoscere il contenuto delle contestazioni. E noi, al momento, non lo conosciamo».

 

andrea agnelli e john elkann foto mezzelani gmt 183

La procura dovrà depositare le carte solo in caso di un ricorso al Tribunale del riesame da parte degli indagati. Dovrebbe saltare anche l’audizione dell’avvocato Cesare Gabasio, che negli ambienti investigativi è considerato figura di rilievo. Gabasio, che non risulta indagato, da alcuni mesi è general counsel della Juventus a contatto diretto con il presidente Andrea Agnelli e compare in alcune delle conversazioni intercettate dalla Guardia di finanza.

 

La scrittura privata con Ronaldo

Il nome di Gabasio compare anche in uno dei punti più caldi dell’inchiesta, quello sulla scrittura privata riguardante Cristiano Ronaldo.

 

Citata nel decreto di perquisizione come relativa a «retribuzioni arretrate del calciatore», potrebbe riguardare un accordo sugli stipendi posticipati o una buonuscita per il trasferimento del portoghese al Manchester United.

VIGNETTA GIANNELLI - GIANNI E ANDREA AGNELLI

 

Quello che i pm vogliono capire è come è stata messa a bilancio. Gli inquirenti sono venuti a conoscenza del documento da una conversazione intercettata tra il responsabile del mercato Federico Cherubini e lo stesso Gabasio. La carta, però, non è ancora stata trovata nel materiale sequestrato. Di quella scrittura privata i pm hanno chiesto conto alle persone interrogate, ma finora nessuno ha fornito informazioni utili a risolvere il mistero.

 

Ecco allora che, secondo la Gazzetta dello Sport, la Procura sta seriamente pensando convocare il campione portoghese, attraverso il suo procuratore e la società Gestifute, che lo gestisce.

 

 

 

CR7

Fabiana Della Valle per "la Gazzetta dello Sport"

 

pavel nedved andrea agnelli foto mezzelani gmt 169

La carta che non c'è è diventata il mistero buffo di cui si dibatte parecchio ai piani alti del Palazzo di Giustizia, dove negli uffici dei pubblici ministeri Marco Gianoglio, Ciro Santoriello e dell'aggiunto Mario Bendoni da qualche giorno è un via vai di riunioni e audizioni.

 

Carta che viene citata a pagina 6 del decreto di perquisizione notificato venerdì sera alla Juventus nell'ambito dell'inchiesta «Prisma» - che coinvolge i vertici del club bianconero, indagati per emissione di fatture false e false comunicazioni delle società quotate in Borsa - e che riguarda non uno qualsiasi, ma Cristiano Ronaldo.

 

La vicenda è nota: si tratta di una scrittura privata di cui gli inquirenti sono venuti a conoscenza da una conversazione intercettata tra il responsabile del mercato Federico Cherubini (che ieri era con Massimiliano Allegri a Vinovo per seguire la Coppa Italia Primavera) e l'avvocato Cesare Gabasio. «La famosa carta che non deve esistere teoricamente» e che di fatto non è ancora stata trovata, nonostante sia stato analizzato quasi tutto il materiale sequestrato.

paratici agnelli foto mezzelani gmt 191

 

Una carta di cui è stato chiesto abbondantemente conto ai dirigenti della Juventus finora interrogati (oltre a Cherubini, anche l'a.d. Maurizio Arrivabene e il segretario Paolo Morganti, potrebbe invece non essere sentito Giovanni Manna, responsabile Under 23) e che se non uscirà fuori potrebbe spingere i pm a chiamare in causa il portoghese.

 

Difficile che sia lui a presentarsi a Torino, convocato per fornire chiarimenti su un documento che «non risulta essere stato oggetto di pubblicazione e di comunicazione agli organi competenti», ma i pm potrebbero rivolgersi al suo procuratore e alla società che lo gestisce, la Gestifute, per riuscire a risolvere l'arcano. Nessun chiarimento Della carta che non c'è si è parlato tanto e a lungo nelle tre audizioni andate in scena finora in Procura tra sabato e mercoledì. L'impressione è che i pm s' aspettassero di averla già in mano, invece possono solo continuare a cercare.

john elkann ed andrea agnelli foto mezzelani gmt 193

 

cristiano ronaldo nella docu serie amazon sulla juventus 2

Di fronte alle richieste degli inquirenti la Juventus si è mostrata molto collaborativa, senza però fornire il documento. «M' informerò», avrebbe garantito Arrivabene. Sulla questione CR7 si è insistito ancora di più con Cherubini (che non figura tra gli indagati, così come Arrivabene, ed è stato sentito come persona informata sui fatti), visto che se ne parla in un'intercettazione che lo coinvolge, ma da quanto filtra non avrebbe dato indicazioni utili.

 

andrea agnelli e cristiano ronaldo foto mezzelani gmt 185

Arretrati o buonuscita? Così il giallo sul contenuto della carta resta: nel decreto si parla genericamente di «retribuzioni arretrate del calciatore». In realtà più che il contenuto agli inquirenti interessa l'aspetto tecnico: che si tratti di un accordo sugli stipendi posticipati in periodo di pandemia o di una buonuscita per incentivare il passaggio estivo di Cristiano al Manchester United (ipotesi che si sta facendo largo nelle ultime ore) poco importa, la procura la cerca con tutta questa insistenza perché ha bisogno di capire come è stata computata a bilancio.

giuseppe marotta e andrea agnelli foto mezzelani gmt 165

 

I bonus nei contratti Sotto indagine ci sono gli esercizi delle ultime 3 stagioni, dal 2018-19 al 2020-21, per un totale di 282 plusvalenze sospette. Operazioni che l'accusa definisce «a specchio», senza movimenti di denaro e con duplice effetto positivo sui bilanci delle due società coinvolte. L'altro aspetto su cui il pool di magistrati dell'Economia si sta concentrando e che è emerso dall'analisi dei documenti sequestrati riguarda la contabilizzazione dei bonus presenti nei contratti dei giocatori, su cui ci sarebbero delle anomalie. Gabasio non più test e Tornando alla carta CR7, non potrà essere interrogato come testimone Gabasio, interlocutore di Cherubini nell'intercettazione chiave, e quindi per la procura potenzialmente ben informato sull'argomento: essendo procuratore e legale rappresentante della Juventus, che nel procedimento sulle plusvalenze è indagata come persona giuridica, potrà essere ascoltato solo se affiancato da un avvocato.

andrea agnelli foto mezzelani gmt 90

 

Agnelli e gli altri In attesa che arrivino novità sulla carta che non c'è, il lavoro della Procura va avanti con l'analisi di tutte le altre carte, quelle sequestrate alla Juventus nelle perquisizioni effettuate in 4 sedi differenti (Continassa, centro sportivo, Vinovo e la sede milanese) tra venerdì e sabato. Ieri era stato convocato Marco Re, ex responsabile finanziario bianconero, che però non si è presentato e lo stesso farà l'atro ex manager Stefano Bertola, successore di Re, che aveva avuto l'invito a comparire per oggi. Tramite il loro avvocato, Luigi Chiappero, hanno fatto sapere di volersi avvalere della facoltà di non rispondere.

andrea agnelli foto mezzelani gmt 85

 

«Si tratta di questioni tecniche - ha spiegato il legale -. Per rispondere bisogna avere le carte da visionare». Gli altri indagati, il presidente Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved, il responsabile dell'area sportiva Stefano Cerrato, attuale Chief Financial Officier, e l'ex capo dell'area sportiva Fabio Paratici, ora al Tottenham, non hanno ancora ricevuto l'invito a comparire (e non è detto che la procura avesse intenzione di chiamarli) ma il loro legale Davide Sangiorgio ha già fatto sapere che, se convocati in questa fase processuale, si avvarranno facoltà di non rispondere.

andrea agnelli foto mezzelani gmt 87andrea agnelli foto mezzelani gmt 89andrea agnelli foto mezzelani gmt 82andrea agnelli foto mezzelani gmt 84andrea agnelli foto mezzelani gmt 83andrea agnelli foto mezzelani gmt 88

Ultimi Dagoreport

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...