enrico varriale

“ENRICO VARRIALE MI HA PICCHIATA, SBATTUTA CONTRO IL MURO, MI PERSEGUITA CON TELEFONATE DI NOTTE, SI APPOSTA SOTTO CASA, CITOFONA ALLE 6 DI MATTINA...” – IL GIORNALISTA DI RAISPORT INDAGATO PER STALKING NEI CONFRONTI DELLA EX COMPAGNA. IL GIUDICE HA DISPOSTO IL DIVIETO DI AVVICINAMENTO E DI COMUNICARE CON LA EX, ANCHE PER INTERPOSTA PERSONA - IL GIP: “PERSONALITÀ AGGRESSIVA E PREVARICATORIA, INCAPACE DI AUTOCONTROLLO”. NEL RAPPORTO HANNO PESATO IL NERVOSISMO E “I REPENTINI SCATTI D’IRA” DI VARRIALE, SOTTO STRESS ANCHE PER NON ESSERE CONFERMATO COME VICEDIRETTORE DI RAI-SPORT - TUTTE LE RISSE TELEVISIVE DI VARRIALE – VIDEO

 

 

Fabrizio Peronaci per corriere.it

 

 

ENRICO VARRIALE 55

Atti persecutori e lesioni personali. Lui, uno dei giornalisti sportivi più famosi d’Italia, al centro di un’inchiesta della Procura di Roma. Lei, l’ex compagna con la quale aveva programmato di convivere, nel ruolo di accusatrice. «Mi ha picchiata, presa a schiaffi, sbattuta contro il muro, insultata». E ancora: «Mi perseguita con telefonate di notte, si apposta sotto casa, citofona alle 6 di mattina...».

 

Enrico Varriale, l’opinionista napoletano noto per essere poco amato dai tifosi juventini e per memorabili litigate in diretta tv, da alcuni giorni è alle prese con guai seri. Dopo un’indagine per stalking e altri reati durata poco più di un mese, il gip Monica Ciancio ha disposto nei confronti del conduttore (ed ex vicedirettore) Rai la misura cautelare del «divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa», oltre alla duplice prescrizione di «non comunicare con lei» neppure «per interposta persona» e di «allontanarsi immediatamente in caso di incontro fortuito, riponendosi a 300 metri di distanza». Nessun contatto, insomma, nell’auspicio che funzioni da «deterrente» e si possano evitare misure più restrittive. Il tutto alla luce di una valutazione: «Le condotte poste in essere dal Varriale danno conto di una personalità aggressiva e prevaricatoria, evidentemente incapace di autocontrollo».

ENRICO VARRIALE 33

 

La relazione tra il giornalista 61enne (nei recenti Europei di calcio impegnato nei commenti post-partita) e la sua ex compagna, giovane imprenditrice, era iniziata un anno fa e pareva procedere bene. Lei aveva cambiato città, trasferendosi a Roma dalle Marche, in un appartamento da single, senza escludere una futura convivenza. Ma all’improvviso, un paio di settimane dopo la e vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra, il rapporto è saltato.

 

Stando alla ricostruzione dei magistrati, hanno pesato il nervosismo e «i repentini scatti d’ira» dell’indagato, sotto stress per almeno tre fattori: la rinuncia obbligata di Varriale alla «vetrina» delle telecronache delle partite degli azzurri, in quanto entrato in contatto con un positivo al Covid; il procedimento disciplinare a suo carico per non aver rispettato la quarantena; e, infine, la mancata conferma come vicedirettore di Rai-Sport.

ENRICO VARRIALE 19

 

Secondo l’accusa, le tensioni nella coppia la mattina del 6 agosto sfociano in violenza. Varriale «durante un alterco per motivi di gelosia, la sbatteva violentemente al muro, scuotendole e percuotendole le braccia, sferrandole dei calci e, mentre la parte offesa cercava di rientrare in possesso del cellulare che le aveva sottratto, le afferrava il collo con una mano, cagionandole lesioni». Una scenata in due tempi, nell’appartamento e poi sul pianerottolo, conclusa con il lancio di un telefonino.

 

 

Le conseguenze immediate sono state la decisione di lei «di troncare la relazione e ogni forma di comunicazione» e di recarsi al pronto soccorso del Policlinico Gemelli. Agli atti, oltre alle testimonianze di due amici con cui s’era confidata («era talmente spaventata da spegnere le luci per evitare che lui si avvedesse che era in casa»), è allegato il referto dei medici: «Ferita lacero contusa al braccio sinistro, ecchimosi alla mano sinistra, tumefazione del gomito destro con dolenzia alla mobilizzazione attiva, abrasioni alla base del collo e sul ginocchio sinistro, guaribili in cinque giorni».

 

ENRICO VARRIALE 7

Ma non era tutto. È stata la successiva insistenza del conduttore tv a indurre l’ex compagna a presentarsi negli uffici di polizia: una sequenza di telefonate notturne, citofonate, appostamenti e messaggi insultanti andata avanti per settimane, sino alla seconda denuncia presentata il 14 settembre.

 

Così un amore finito è finito in tribunale. «Non ho mai stalkerizzato nessuno e chi afferma questo ne risponderà in tutte le sedi. È una dolorosa vicenda personale che avrei preferito rimanesse tale — replica Varriale —. Purtroppo però mi sono state rivolte, e rese pubbliche, accuse del tutto false. Sono sicuro che riuscirò a dimostrare la loro infondatezza facilmente e in tempi brevi». Nell’ordinanza della giudice Ciancio notificata il 27 settembre al commissariato Ponte Milvio, l’accusa di atti persecutori (reclusione da uno a sei anni e mezzo) viene motivata con le «condotte reiterate» di molestia e minacce, che hanno provocato alla donna «un grave stato di ansia e paura», con «attacchi di panico, fatica nella respirazione e tachicardia, tali da immobilizzarla», nonché «un fondato timore per la propria incolumità, costringendola ad alterare le abitudini di vita».

enrico varrialeenrico varriale claudio marchisio 2varriale varrialeenrico varriale andrea balzanetti foto di baccoenrico varriale claudio marchisio 1ENRICO VARRIALE

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO