fossati novese

“SEI GRASSA COME UN MAIALE”, “MA DOVE VAI CHE PESI CENTO CHILI?”, “SIETE QUI SOLO PER LECCARE LA FICA" - INSULTI OMOFOBI E AVANCE ALLE GIOCATRICI, MEZZA SQUADRA DENUNCIA IL 57ENNE ALLENATORE DELLA NOVESE - GIA' PREMIATO COME “EDUCATORE SPORTIVO DELL’ANNO” AVEVA ANCHE TENTATO DI INSTAURARE UNA RELAZIONE CON UNA GIOCATRICE: “NE VOLEVA CONTROLLARE TUTTI I MOVIMENTI, DI SERA VERIFICAVA SE IL COFANO DELL’AUTO FOSSE CALDO PER…”

MAURIZIO IAPPINI per lastampa.it

 

novese

Meno di un anno fa era stato premiato come «educatore sportivo dell’anno», adesso è nei guai per una vicenda di presunto sessismo, offese e anche avance al gruppo di giocatrici che ha guidato per lungo tempo alla Novese.

 

La trama, che sembra uscita da una sceneggiatura televisiva ed è invece fedele ricostruzione degli atti della Procura federale della Figc, coinvolge l’allenatore Maurizio Giuseppe Fossati, 57 anni, deferito a seguito delle testimonianze di molte calciatrici all’epoca in maglia biancoceleste: Maria Speranza Levis, Tessa Rigolino, Anna Perna, Giulia Zecchino, Serena Accoliti, Alessandra Barbieri, Elisa Ceppari e Ilaria Marenco, ovvero l’ossatura del team che in quei mesi lottava per la permanenza in serie B dopo averla conquistata meno di sei mesi prima.

fossati novese

 

Tutto ruota attorno a episodi che si sarebbero verificati in campo e fuori e che hanno indotto il procuratore federale Giuseppe Chiné a portare Fossati davanti alla Commissione disciplinare con accuse pesantissime. L’ormai ex allenatore avrebbe assunto comportamenti denigratori e discriminatori legati all’aspetto fisico e all’orientamento sessuale delle sue giocatrici.

fossati novese

 

Frasi come «Sei grassa come un maiale», «Ma dove vai che pesi cento chili?» o anche pesanti volgarità a sfondo sessuale: «Siete qui solo per leccare la f...». Non solo: ci sarebbe stato pure il tentativo, sempre messo nero su bianco dalla Procura sportiva, di instaurare una relazione sentimentale con la giocatrice Maria Speranza Levis e, al suo rifiuto, un comportamento morboso di Fossati nei suoi confronti. «Ne voleva controllare tutti i movimenti, di sera verificava se il cofano dell’auto fosse caldo per capire se la ragazza era uscita di casa» si legge.

 

 

Ci sarebbero anche alcune foto, come quella che ritrarrebbe le gambe della stessa Levis, scattata da Fossati e poi inviata alla calciatrice, insieme a quella di una sua compagna di squadra in abbigliamento intimo. Un quadro ai limiti dell’incredibile e dove la presunta richiesta di denaro per concedere lo svincolo a una tesserata (cioè Giulia Zecchino) per il club di cui Fossati era anche vice presidente, appare persino poca cosa.

 

fossati novese

Dall’esame delle sei pagine che hanno portato al deferimento, emerge come l’intera vicenda sia partita a inizio 2020, guarda caso pochi giorni dopo le dimissioni di Fossati da allenatore della Novese. Una scelta che all’epoca non stupiva (3 sconfitte consecutive della squadra), ma che alla luce della questione emersa in queste ore potrebbe essere stata dettata da ben altro. Per mesi, in silenzio, la procura della Figc ha raccolto testimonianze, documenti, mail per costruire il suo impianto accusatorio notificando poi la chiusura delle indagini.

 

Accuse che Matteo Sperduti, avvocato del foro di Latina e difensore di Fossati, intende smontare pezzo a pezzo: «Siamo solo al deferimento e all’emissione dei capi di imputazione della Procura federale, ora finalmente il mio assistito potrà difendersi. Per questo, non entro nel merito degli atti processuali. Mi sembra si tratti di un intervento “ad hoc” per recare danno all’immagine del tecnico. Nei prossimi giorni presenteremo denuncia per calunnia.

 

fossati novese

Proveremo in giudizio che le accuse di stalking e di avance verso una giocatrice sono infondate: se così fosse, delle indagini dovrebbe occuparsi un’altra procura e tutto dovrebbe finire in altro ambito di giustizia. Ci sono versioni fornite dalle testimoni diverse fra loro e alcune prove sono tutte da verificare. Quanto alle frasi pronunciate da Fossati e che hanno fatto scalpore, vanno sempre contestualizzate al momento in cui vengono pronunciate».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…