zaniolo milan

IL MILAN ALL’ ASSALTO DI ZANIOLO: SI MUOVE MASSARA, CHE AVEVA PORTATO NICOLÒ A TRIGORIA. I ROSSONERI CHIEDONO L’OBBLIGO DI RISCATTO VINCOLATO ALLA CHAMPIONS MA IL DS DELLA ROMA, TIAGO PINTO, DICE NO – NELL'AFFARE IL MILAN POTREBBE INSERIRE MESSIAS - I FRIEDKIN CONTANO DI ISCRIVERE A BILANCIO IL PRIMA POSSIBILE 70 MILIONI DI PLUSVALENZE. CON IL FOGLIO DI VIA NON SOLO ZANIOLO MA ANCHE KARSDORP E SHOMURODOV, OLTRE A VIÑA…

Roberto Maida per il Corriere dello Sport

 

zaniolo milan

Si muove il Milan. E lo fa con decisione. Ricky Massara ha già convinto Nicolò Zaniolo, lo vuole rilanciare dopo averlo segnalato giovanissimo alla Roma. L’accordo è praticamente chiuso, per un contratto che potrebbe essere di tre anni e mezzo. Quindi fino al 2026.

 

Ma Tiago Pinto per adesso è irremovibile: non cede Zaniolo senza obbligo di riscatto, nemmeno subordinato al piazzamento in zona Champions come propone il Milan, che stasera gioca all’Olimpico contro la Lazio e potrebbe sfruttare l’occasione per un incontro con la controparte. 

 

 

 

zaniolo

 TRATTATIVA. Però ora esiste una traccia. All’indomani delle dichiarazioni di Mourinho, che servivano a stanare eventuali pretendenti negli ultimi dieci giorni del mercato invernale, il Milan è uscito allo scoperto. Le due società hanno affidato al procuratore Vigorelli il compito di trovare una mediazione tra le esigenze. Il primo problema è di cifre: la Roma accetterebbe la valutazione che aveva suggerito la scorsa settimana il Tottenham, 25 milioni più 5 di bonus da cui scalare il 15 per cento che andrà girato all’Inter come da accordi del 2018. Il Milan ha offerto 3 milioni subito più 15 in caso di acquisto, ma può spingersi qualche gradino più su. Poi va affrontato lo scoglio della formula.

 

I Friedkin contano di iscrivere a bilancio il prima possibile 70 milioni di plusvalenze. E’ questa la ragione per la quale Tiago Pinto resiste alla tentazione di prestare i giocatori: non solo Zaniolo ma anche Karsdorp - ieri mattina l’agente era a Trigoria: si parla di un’offerta del Southampton - e Shomurodov, oltre a Viña che piace al Bournemouth. E’ anche vero però che se il Milan vincola l’acquisto definitivo alla qualificazione in Champions, per la Roma potrebbe non essere un male. Essendo le due squadre in lotta per il medesimo obiettivo, l’eventuale esclusione del Milan dalla coppa dei tanti soldi faciliterebbe l’accesso alla stessa Roma. 

 

zaniolo mourinho

CONTROPARTITE. Un’ipotesi allo studio, con beneficio reciproco di plusvalenze “vere”, può essere anche uno scambio di prestiti a condizioni identiche: alla Roma potrebbe quindi finire il brasiliano Messias (più di Saelemaekers), che gioca nel ruolo in cui Pioli incastrerebbe Zaniolo nello scacchiere tattico.

 

Cioè ala destra nel 4-2-3-1. Messias è un calciatore gradito a Mourinho, quindi può diventare una chiave importante per sbloccare la questione. Domenica, dopo la vittoria di La Spezia, Mourinho era stato molto chiaro sul tema: «Non stiamo cercando un sostituto, perché secondo me Zaniolo il primo febbraio sarà ancora con noi». 

 

AMBIENTE. Già ma come potrebbe Zaniolo recuperare eventualmente il rapporto con i tifosi della Roma? I pochi fischi che si sono sentiti dopo la sostituzione contro il Genoa si moltiplicherebbero nel primo atto all’Olimpico, in programma proprio il primo febbraio contro la Cremonese in Coppa Italia. Questo perché la Roma, per una scelta che ha turbato Zaniolo, ha lasciato filtrare i contenuti di una riunione privata avvenuta dopo Roma-Fiorentina e la famosa influenza denunciata dal calciatore. In quel momento Zaniolo ha chiesto di essere ceduto, perché stufo di aspettare un rinnovo del contratto che (forse) non sarebbe mai arrivato. Il nervosismo palesato in campo, con tanto di strappo della maglia e bestemmie riprese in diretta televisiva, era sintomatico di un malessere generale.  

nicolo zaniolo con la mamma

 

 

EQUILIBRIO. In questa storia però non sembrano esserci vittime o colpevoli. C’è solo un rapporto di fiducia che lentamente si è logorato. Tra le parti, come ha svelato candidamente Mourinho, non è in corso un braccio di ferro. Anzi. Sono tutti d’accordo, già dall’estate scorsa, che di fronte all’offerta giusta Zaniolo sarebbe partito. Tocca adesso al Milan accontentare la Roma, che ha interesse a vendere subito il suo talento per evitare di perderlo a cifre inferiori a giugno. Prolungare lo stallo, che per la Roma può diventare un falò di polemiche interne, a questo punto non conviene a nessuno. 

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?