marco rossi 2

NON SOLO MANCINI: C’E’ UN ALTRO CT ITALIANO (E SAMPDORIANO) IN QUESTO EUROPEO: MARCO ROSSI, ALLENATORE DELL’UNGHERIA – "SONO ARRIVATO A BUDAPEST NEL 2012 CON LO SPAGO ATTORNO ALLA VALIGIA. ERO REDUCE DA UN ESONERO TRAUMATICO CON LA CAVESE - SAPPIAMO CONTRO CHI GIOCHIAMO: PORTOGALLO, FRANCIA E GERMANIA: NON HO LA PRESUNZIONE DI PENSARE DI PASSARE IL TURNO. MA…” – NON CI SARA’ LA STELLINA DEL CALCIO MAGIARO SZOBOSZLAI

Paolo Tomaselli per il "Corriere della Sera"

 

Marco Rossi c.t. dell' Ungheria, è un altro pezzo della Samp di Mancini di inizio anni 90. Che ne pensa dell' avvio azzurro?

marco rossi 1

«Con Roberto l' Italia ha cambiato totalmente il modo di interpretare le partite. Poi è vero che bisogna vedere come affronterà le grandi Nazionali, però c' è da essere ottimisti».

 

Perché?

«Nella partita singola l' Italia se la gioca con tutti. Non solo per la qualità tecnica e tattica, ma perché sembra essere nel giusto momento anche a livello di personalità».

 

L' Ungheria gioca in casa e con lo stadio pieno, ma contro Portogallo, Francia e Germania basterà il tifo?

«Ci siamo meritati di arrivare fin qui e speriamo di goderci questo torneo. Sappiamo contro chi giochiamo, da Ronaldo a Mbappé, passando per Havertz che ha deciso la finale di Champions: non ho la presunzione di pensare di passare il turno. Ma voglio vedere una figura dignitosa e il giusto atteggiamento».

marco rossi 2

 

Il suo percorso è stato accidentato. Con che sentimento arriva al debutto?

«L' orgoglio più grande è quello di poter rappresentare la squadra della quale mio nonno era tifoso. Era lui che mi accompagnava agli allenamenti al Torino e mi parlava di Valentino Mazzola, della Honved e della Grande Ungheria. Quei momenti me li ricordo come se fosse ieri».

 

Era destino?

marco rossi 8

«Forse sì: sono arrivato a Budapest nel 2012 e non voglio dire che sono venuto con lo spago attorno alla valigia, ma quasi. Ero reduce da un esonero traumatico con la Cavese, ero da tre anni senza stipendio. Ci sono stati problemi economici, non ho vergogna a dirlo. Stavo per fare un corso di formazione per andare a lavorare con mio fratello commercialista. Poi grazie a contatti che avevo avuto in Germania da calciatore, è arrivata questa opportunità».

 

Ha vinto con la mitica Honved, poi ha rilanciato la Nazionale. In che modo?

«Siamo riusciti a dare una maggiore voglia di essere protagonisti, con solidità difensiva e cura dei dettagli: quando abbiamo cominciato c' era un' atmosfera da funerale, oggi c' è un' aria nuova. Speriamo che duri a lungo»

Il passato glorioso pesa?

«I giovani sanno l' importanza del passato, anche se è distante. Ora hanno nuove strutture per crescere: il calcio ungherese è ben lontano da quello italiano, ma come stadi e centri sportivi è sicuramente molto più avanti».

 

L' interesse politico nel pallone si percepisce?

«Non saprei cosa rispondere, perché ho il mio bel daffare col calcio. Quello che è certo è che parte dei soldi delle tasse sono stati destinati agli impianti per il calcio e questo ha attirato delle critiche».

marco rossi 9

 

Una responsabilità in più per la sua Nazionale?

«Dobbiamo solo pensare a fare il massimo, per rendere orgogliosi i nostri tifosi».

 

Sarà impossibile ammirare la vostra stella Szoboszlai che non ha recuperato in tempo. Perdita dolorosa?

«Sì, perché Dominik è un talento, un diamante grezzo, con un destro raro, preciso e potente. Se cresce con il Lipsia può ambire a club ancora più importanti. Purtroppo non era nemmeno in condizione di entrare per qualche minuto. Mi dispiace tantissimo dover fare a meno di lui»

 

Lei ha vissuto il playoff decisivo contro l' Islanda dal divano, positivo al Covid. Un' esperienza intensa?

«Molto. Anche per mia moglie: da mezzora prima della partita fino al fischio finale, non ha detto una parola».

 

Telefonate italiane?

marco rossi 6

«Solo dall' ex presidente del Lumezzane che mi diede la prima opportunità in C1. Per poter avere chance di allenare in Italia devi avere requisiti e conoscenze che non ho saputo coltivare: andare all' estero è stata un' esigenza».

 

Avere un figlio pallanotista le insegna qualcosa?

«Quando i miei giocatori si lamentano della fatica, glielo dico: vi stanchereste solo a guardare gli allenamenti della pallanuoto».

 

Da Lucescu e Bielsa che segreti si porta dietro?

«Non so quanto riesco a portare in campo di quello che ho appreso da loro. Ma mi sono rimaste due cose: cercare di capire e rispettare le situazioni ambientali e di vita quando lavori in un' altra cultura calcistica. E poi quella di non smettere mai di aggiornarmi e migliorarmi. Perché il calcio sembra facile, ma è fatto di dettagli che cambiano in continuazione».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA