NELLA NOTTE DI SAN LORENZO BRILLA LA STELLA DI LUKAKU: L’INTER VOLA IN SEMIFINALE DI EUROPA LEAGUE (AFFRONTERA’ LA VINCENTE DI BASILEA- SHAKHTAR) - DUE RIGORI ASSEGNATI AI NERAZZURRI E POI CANCELLATI DOPO IL CONSULTO VAR - COME LUKAKU NESSUNO MAI: IL BELGA SEGNA DA NOVE PARTITE DI FILA IN EUROPA LEAGUE E SI PORTA A -3 RETI DAL RECORD DI 34 GOL STAGIONALI IN NERAZZURRO DI RONALDO - "L’UOMO DELLA PARTITA? BARELLA”

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Luca Taidelli per gazzetta.it

 

lukaku lukaku

Un'Inter imperfetta ma tostissima piega 2-1 il Bayer Leverkusen e si merita la semifinale (in Coppa non ci arrivava dall'anno del Triplete) di Europa League di lunedì prossimo, sempre a Dusseldorf. L'avversario uscirà da Shakhtar-Basilea, in programma domani sera. Decidono Barella e Lukaku - uomini simbolo anche per come lottano sino alla fine -, alle Aspirine non basta un acuto della stellina Havertz in un match che andrà agli archivi anche per i due rigori che Del Cerro Grande assegna e poi toglie ai nerazzurri dopo aver consultato il Var.

 

IL SOGNO CONTINUA

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I due migliori in campo sono da record (nessun centrocampista di un club italiano ha segnato in 4 competizioni come Barella, nessuno in assoluto ha fatto gol in 9 gare consecutive di Europa League) e tengono vivo un sogno che, in caso di successo finale, porterebbe all'Inter non soltanto 20 milioni da investire sul mercato ma anche la prima fascia automatica nel sorteggio per la prossima Champions. Aspettando il faccia a faccia Conte-società, la certezza è che la squadra è un blocco di granito con il tecnico.

 

DODICI PIROTECNICI

  Inizia lo stesso undici che ha eliminato il Getafe cinque giorni prima, mentre Bosz deve fare a meno del perno di centrocampo Aranguiz (il cileno era diffidato, ma non lo sapeva e si è fatto ammonire nell'inutile ritorno degli ottavi contro i Rangers) e di Sven Bender, che si fa male nel riscaldamento e cede il posto a Tah.

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Gagliardini segue quasi a uomo il temuto Havertz, che svaria su tutto il fronte offensivo, con Volland boa centrale e Diaby più spesso a sinistra. Dopo una fase di studio l'Inter la sblocca al primo vero affondo, con Barella bravo ad avventarsi su un rimpallo provocato da Lukaku e a battere Hradecky con un esterno-punta dal limite. Lo stesso Barella però dopo 5' si divora il raddoppio dopo una magia di Lautaro.

 

Poco male, perché passano pochi secondi e Lukaku fa la storia dell'Europa League segnando per la nona gara consecutiva, scherzando Tapsoba di forza e tecnica sull'imbucata di Young. L'Inter però non è tale se in qualche modo non si complica la vita. Lukaku al 23' si mangia il 3-0 solo davanti al portiere e Havertz un minuto dopo punisce Handanovic dopo un rimpallo che regala a Volland il più facile degli assist. Colpi di scena a go-go, con l'arbitro Del Cerro Grande che al 27' prima assegna e poi toglie un rigore all'Inter per presunto mani di Sinkgraven su incursione di D'Ambrosio. Qui il match rischia di girare, perché i tedeschi prendono fiducia, trovano il loro palleggio e l'Inter si abbassa di venti metri, anche se rimane compatta e va all'intervallo in vantaggio.

 

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PALLINO AI TEDESCHI—   Si riparte con gli stessi ventidue. L'Inter al 5' potrebbe richiuderla, ma Gagliardini a tre metri dalla porta centra... Lukaku. Dall'altra parte Havertz e Diaby però danno sempre la sensazione di poter inventare qualcosa. Primi cambi al 14': dentro Moses ed Eriksen per D'Amborsio e Gagliardini da una parte e Bailey per Palacios dall'altra. Tedeschi più offensivi con un 4-2-3-1 puro. Dentro anche Sanchez per un Toro generoso ma non sempre lucido. Proprio il Nino al 21' si fa murare su genialata di Eriksen.

 

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Bosz gioca il tutto per tutto con Amiri e Wendell per il balbettante Sinkgraven e Baumgartlinger. Il pallino è quasi sempre delle Aspirine, l'Inter capisce il momento, si compatta - Lukaku commovente nel difendere palla, far rifiatare la squadra e prendere falli - ma fatica a ripartire e quando ci riesce manca l'acuto in area (vedi Moses al 31'). Il Bayer spaventa Handanovic solo con un cross di Wendell su cui si avventano invano Havertz e Volland. Entrano pure Alario e Bellarabi, ma l'Inter in versione operaia tiene malgrado l'infortunio di Sanchez (risentimento qal flessore della gamba destra, ma Conte ha terminato gli slot) e un secondo rigore assegnato al 90' e poi cancellato. Ma se non soffre non è l'Inter...

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