rosucci 4

LA PASIONARIA DEL CALCIO - PARLA MARTINA ROSUCCI, N.10 DELL’ITALIA FEMMINILE: “BASTA PARAGONARCI AI MASCHI. MA QUANDO MAI SENTI PARAGONARE LA PELLEGRINI A PHELPS?” - “NOI BRUTTE? E CHIELLINI È BELLO?”-“LESBICHE? CE NE SONO”...

rosucci 4rosucci 4

Gaia Piccardi per il “Corriere della Sera”

 

«Sbaglio uno stop contro il Milan, la palla si allunga e m’invento una veronica: scarto di destro, tiro di sinistro. Gol». 
 

Martina Rosucci, torinese come l’idolo Del Piero, 23 anni, centrocampista dell’ACF Brescia e n.10 dell’Italia di Cabrini, ha il piede bollente e il look che non ti aspetti. «All’estero, dove il calcio femminile è cosa seria, il match è un evento: le giocatrici vanno dal parrucchiere, si truccano, entrano in campo depilate, con la fascetta vezzosa per i capelli e la manicure fresca. Io pure. Quando gioco in azzurro, poi, rappresento l’Italia. E voglio essere bella».

 

L’evoluzione 2.0 della calciatrice ordina un’aranciata amara come i discorsi che faremo. In Canada — con un giro d’affari di 55 milioni di euro, 1,15 milioni di spettatori, 124 Paesi collegati —, il 7° Mondiale donne (prima edizione nel ’91, con 61 anni di ritardo sugli uomini...) si sta allineando agli ottavi.

 

rosucci 7rosucci 7

E noi qui, k.o. nello spareggio con l’Olanda, a galleggiare nello squallore del caso Belloli, l’ex presidente della Lega Dilettanti sfiduciato dopo aver pronunciato a verbale la più ignorante delle frasi («Basta! Non si può sempre parlare di dare soldi a quattro lesbiche!»).

 

Martina la pasionaria s’indigna come una femminista sulle barricate. E racconta cosa è successo il 23 maggio ad Abano Terme, finale di Coppa Italia, Brescia-Tavagnacco 4-0: «Il campo non ha le righe, l’erba è alta, manca l’acqua... La coppa si rivela essere poco più di un’insalatiera, non c’è l’Inno e a premiarci si presenta Antonio Cosentino, vicepresidente di Belloli, nel frattempo destituito!».

 

martina rosuccimartina rosucci

Troppo per chiunque. Figuriamoci per le nostre Marianne. «Decidiamo di accettare il trofeo solo se consegnato da una donna. Un gesto simbolico. A premiarci alla fine è Paola Brumana, capitano del Tavagnacco a cui avevamo rifilato quattro gol: nel calcio maschile non sarebbe mai successo! Mai!». 
 

Ah, i maschi. E quel paragone irresistibile. «Ma assurdo. È ovvio che, a livello di forza e velocità, tra uomo e donna non c’è gara». Mentre l’epicentro del calcio in rosa si sposta ogni giorno un po’ più in là — Usa e Canada, da sole, raccolgono il 52% delle praticanti nel mondo (30 milioni); in Europa è la Germania il Paese leader con 1,2 milioni di tesserate e il campionato più forte —, le 10 mila italiane in parastinchi non riescono a dribblare gli stereotipi. Martina è agile, elettrica: proviamoci, ti va? «Spara, dài». 
 

martina rosucci 1martina rosucci 1

Il calcio è uno sport da maschi. «Correre per 90’, affrontare i contatti fisici, cadere e rialzarsi non ingentilisce il fisico. Qualcuna ha le cosce grosse. Ma il punto è un altro: qualsiasi bambina è passata dai giardinetti e ha tirato calci a un pallone. A chi non è piaciuto? Il calcio è lo sport più bello del mondo. Ecco perché io lo consiglio anche alle femmine». 
 

Le italiane sono scarse. «Rispetto agli uomini, è vero. Ma quando mai senti paragonare la Pellegrini a Phelps o la Sharapova a Federer? Dirò di più: noi siamo più scarse delle colleghe europee perché cominciamo più tardi e perché mancano, dalla base, gli staff preparati: all’inizio veniamo allenate dai papà. Anche noi ragazze abbiamo spiccate qualità tecniche, basta svilupparle. In Germania le bimbe cominciano a giocare seriamente a 4 anni…». 
 

rosucci 6rosucci 6

Le calciatrici sono tutte brutte. «E Chiellini è bello? Questo è un problema culturale, prima che sportivo. Alex Morgan, capitano degli Usa, ha posato per Playboy. Le svedesi sembrano modelle. Da noi manca il lavoro d’immagine: quello che ha il volley, per intenderci. L’abbigliamento tecnico, lo ammetto, si può migliorare.

 

Però, rispetto ai pantaloncini attillati delle pallavoliste, c’è una differenza: noi giochiamo sull’erba e sul fango, cadiamo, d’inverno fa freddo, dobbiamo proteggerci. Quando è diventato c.t., Cabrini si è stupito che viaggiassimo in tuta e ci ha fatto fare una divisa: giacca, pantaloni e ballerine, che ci hanno fatto subito venire le vesciche ai piedi!». 
 

martina rosucci 3martina rosucci 3

Le calciatrici sono tutte lesbiche. «Ce n’è... Ma è vero com’è vero che il calcio maschile è pieno di gay. Solo che gli uomini sono più protetti e meno disposti ad ammetterlo. Non riusciremo mai ad uscire da questo moralismo bigotto. Rispetto all’Europa, siamo una società molto indietro. Le calciatrici straniere si sentono libere di twittare foto con la fidanzata, baci lesbici… Sai che casino scoppierebbe da noi?». 
 

patrizia panicopatrizia panico

Professionismo, uscita dalla Lega Dilettanti, campionato a 12 squadre (le partite che finiscono 10-0 non sono un bello spot), grandi club obbligati da settembre a creare il settore femminile. La marcia delle ragazze italiane per uscire dal Medioevo è ancora molto lunga. Senza Belloli, lancia in resta. Si può solo migliorare. 
 

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? INNANZITUTTO L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO BLOCCA DI FATTO OGNI POSSIBILE ASSALTO DELL’ARMATA “CALTA-MELONI” AL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI – CERTO, I MANAGER DECADONO SOLO DOPO UNA SENTENZA DEFINITIVA, MA GIÀ DA ADESSO LOVAGLIO E E COMPAGNIA POTREBBERO ESSERE SOSPESI DAL CDA O DALLA VIGILANZA DI BANKITALIA - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DEI PM DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE FAVORITA DA PALAZZO CHIGI DELLA COMBRICCOLA ROMANA, SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO'') - OGGI IN BORSA MONTE PASCHI SIENA HA CHIUSO PERDENDO IL 2,12%, MEDIOBANCA -0,15% MENTRE, ALLONTANANDOSI CALTARICCONE, GENERALI GUADAGNA LO +0,47%...

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?