max allegri

"LA JUVE NON PENSA ANCORA DA GRANDE SQUADRA. NON BASTA UN GIOCATORE IN PIÙ" - SCONCERTI: "LA SQUADRA DI ALLEGRI NON STA ANCORA INSIEME, È IN DOPPIA COSTRUZIONE, TATTICA E MENTALE. CI VUOLE TEMPO E CI VUOLE MANO" - "IL MILAN HA COMINCIATO DAI GIOVANI E COSÌ PROSEGUE. LA ROMA VA SULL'USATO SICURO. L'INTER È UNA NAVE DI LUSSO CON QUALCHE FALLA NELLO SCAFO..."

Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”

 

sconcerti

Il calcio di adesso è ancora scomposto. Manca la velocità, l'agonismo vero, la necessità del risultato, comanda il bisogno di farsi meno male possibile. È un calcio provvisorio che da buon mestierante propaganda sé stesso con amicizia reciproca, ma dal lato tecnico non è ancora affidabile. Giudicare oggi sarebbe come valutare un romanzo dal prologo. Non ci sono elementi se non la buona volontà di chi legge di aver fiducia nell'autore.

 

Personalmente sogno un mondo in cui nessuno chieda più pronostici, tantomeno ad agosto, ma da ombrellone a ombrellone, non chiedono che quelli. È anche un segno di fiducia, lo studioso di calcio è come un fisico quantistico, sembra in grado di raccontare quello che non si vede. Poi scopri che nemmeno i fisici sanno dirti cosa siano il tempo e lo spazio nell'infinitamente piccolo. Il calcio d'agosto è un numero zero, né moltiplicabile né divisibile per niente, resta sempre zero. Per trovare il primo numero reale, per esempio 1, devi metterci molta buona volontà e sufficiente ironia.

charles de ketelaere

 

Detto questo qualcosa si può aggiungere, se si esce fuori dalle religioni. Per esempio Milan e Roma stanno raccontando due fasi piuttosto concrete. Il Milan ha finalmente aggiunto De Ketelaere a una squadra che spontaneamente crescerà ancora. La gioventù serve a questo, a ottenere sempre qualcosa in più dagli stessi talenti. C'è nel Milan una diversità di messaggio quasi unica, costruisce strada facendo e parte già da un sentimento che sa esprimersi.

 

Nessuno sa cosa potrà essere Leao fra un mese. Se avrà la classe per confermarsi o sarà spaventato dai 16 milioni che gli chiedono a Lisbona. Né sappiamo cosa sia in Italia il ragazzo belga. Ma l'insieme di differenze del Milan è alto, produce incognite che sembra piacevole scoprire. Giocano tutti bene a calcio e in modo disuguale, questo produce una zuppa primordiale capace di far nascere la vita. Il Milan oggi è lo stesso contro ogni avversario. È questa piccola media universale che lo rende già godibile.

 

DYBALA

L'altra sorpresa è la Roma. Si sta rinforzando a costo zero. Non ha pagato Dybala né Matic, non pagherà Wijnaldum e Belotti, ma si scoprirà molto più squadra della stagione scorsa. È un'accelerazione imposta dal bisogno di Mourinho di confermare sé stesso. Si è accelerato il programma accorciando di un anno l'obiettivo con l'invenzione di un mercato ricco ma sostenibile. Con questa abbondanza, è un modo nuovo, direi molto moderno, di affrontare la costruzione. Il Milan ha cominciato dai giovani e così prosegue.

 

Wijnaldum

La Roma va sull'usato sicuro, con qualche punta di grande forza emotiva. Ricordo che il mondo è sempre stato relativo, non c'è un modo sicuro per fare bene una cosa, spesso funzionano anche gli opposti. Nella Roma è evidente la fretta, che è poi quella che piace alla gente. Oggi Roma è sotto la dittatura spirituale di Mourinho a cui i Friedkin hanno aggiunto il loro silenzio pragmatico e sufficientemente dorato. Oggi la Roma obbedisce a questo enorme investimento popolare e diventa qualcosa che non sapeva di poter essere. Vedremo cosa, ma è stato fatto tanto ai costi più essenziali.

 

FOTOMONTAGGIO DI POGBA E DI MARIA CON LA MAGLIA DELLA JUVE

 Non è importante la sconfitta della Juve con il Real, è indicativa la differenza di peso vista in campo fra le due squadre. Questo conferma l'impossibilità di decifrare il calcio d'estate, ma misura anche un po' il disordine di una squadra che non sta ancora insieme. C'è qualcosa di grande dentro che fa fatica a uscire. Una differenza di personalità per il rango che si cerca. Ci vuole tempo e ci vuole mano.

 

Allegri è un buon costruttore, non basta un giocatore in più. Manca l'essenza della squadra, la Juve in questo momento è in doppia costruzione, tattica e mentale. Non pensa ancora da grande squadra. Forse perché non sa ancora di esserlo.

 

romelu lukaku

L'Inter è una nave di lusso con qualche falla nello scafo. Cerca un approdo, ma sa di essere ancora in mare aperto. La differenza con Milan e Roma non è nella sostanza della squadra, che nell'Inter è comunque molta. È nella certezza del progetto. Va avanti nella tempesta fiduciosa che questo basti. In Italia le acque sono più calme, è probabile ce la faccia. Ma il peso della mancanza di una rotta rischia a ogni colpo di vento di rimpicciolire lo scopo. Sotto questo aspetto assomiglia molto alla Juve, di cui ha comunque più certezze tattiche.

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…