MAAM MIA! - AL MUSEO DELL'ALTRO E DELL'ALTROVE DOVE LA PAROLA D'ORDINE E’ CREATIVITÀ (PER SOPRAVVIVERE) E GERARD BRUNEAU, DOPO I BRONZI DI RIACE,‘’CORROMPE” SADICAMENTE LA PAOLINA BORGHESE DEL CANOVA (VIDEO)

Una vecchia fabbrica di salumi Fiorucci occupata da 200 persone in cerca di alloggio e il Maam, acronimo di Museo dell'Altro e dell'Altrove, un museo abitato, indipendente e senza finanziamenti, un'opera d’arte collettiva. La cittadella si chiama Metropoliz…

Condividi questo articolo


Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

 

 

 

1. MAAM, MUSEO DELL'ALTRO E DELL'ALTROVE. PAROLA D'ORDINE CREATIVITÀ: PER SOPRAVVIVERE

Carlotta Macerollo per www.rainews.it

 

paolina di gerald bruneau paolina di gerald bruneau

I "Guerrieri della luce" la proteggono, il telescopio sul tetto fa sognare ai suoi abitanti la Luna. Non siamo in un libro di fantascienza ma a Tor Sapienza, periferia est di Roma, a due passi dal raccordo anulare.

 

Space Metropoliz

Una vecchia fabbrica di salumi Fiorucci occupata da 200 persone in cerca di alloggio e il Maam, acronimo di Museo dell'Altro e dell'Altrove, un museo abitato, indipendente e senza finanziamenti, un'opera d’arte collettiva. La cittadella si chiama Metropoliz, come dice il cartello in ferro su sfondo giallo che accoglie i visitatori al cancello d'ingresso.

marc casolino installazione al maam marc casolino installazione al maam

 

Curatore, fondatore e anima di questo progetto singolare, nato in un quartiere teatro nei mesi scorsi di numerose proteste anti-immigrati, è Giorgio de Finis: "Il Museo e l'arte protegge questo luogo e stiamo sperimentando così un modo diverso di fare cultura". L'arte come schermo di protezione, corazza, difesa preventiva di un'isola cittadina in cui la vita si mescola alla fantasia.

paolo buggiani, performance le feu aux fesses a ferro e fuoco ieri al maam paolo buggiani, performance le feu aux fesses a ferro e fuoco ieri al maam

 

Contro i ghetti

Per abbattere indifferenza e isolamento, de Finis nel 2011 con l'aiuto di artisti e musicisti si fece venire l'idea da cui nacque il progetto "Space Metropoliz": chiamare artisti e musicisti e creare con gli abitanti un simbolico viaggio sulla luna, un omaggio a Méliès. L'idea si trasforma poi in un film: la storia degli occupanti, appunto, che costruiscono un razzo per viaggiare sulla luna.

 

gerald bruneau foto di giorgio sacher gerald bruneau foto di giorgio sacher

Il Maam raccoglie oggi 400 opere

Nel frattempo il razzo costruito dagli artisti e dagli abitanti di Metropoliz è "partito" e ha portato frutti anche sulla Terra. Il Maam raccoglie oggi 400 opere che aumentano ogni mese. Veronica Montanino ha trasformato la ludoteca frequentata dai bambini nella Stanza dei Giochi e insieme con Davide Dormino ha realizzato la Scala reale, 33 scalini che portano alle abitazioni dei residenti.

il minotauro di paolo buggiani al maam il minotauro di paolo buggiani al maam

 

"L'arte ci salverà"

Il museo è un cantiere aperto sempre in costruzione nonostante la minaccia costante dello sgombero. Se l'arte può cambiare il mondo, anche questo esperimento di arte sociale non potrà passare inosservato.

 

giorgio fhe freemaam giorgio fhe freemaam

 

2. PAULINE A LA PAGE (L’IMPERO DEI SENSI)

Noterella patafisica di Geraphin Brunur

 

Di miracoli ne fece, e non di sola scultorea carnalità ex-post, la marmorea Dama del divin marchingegno orchestrato dal Fidia del Grappa Antonio Canova. Prima di immortalarsi ruotando intorno al proprio asse con una peccaminosa mela tra le mani, Pauline Bonaparte, reginetta vamp fin-de-siécle, trasformò i Borghese in borghesi: con l’irrequieto bovarismo ante-litteram dell’estremista cosmetica e cosmogonica surclassò le gesta rituali del regal postribolo dell’asburgica Marie Antoinette, la cui testa rotolò ai piedi di un’Era Nuova. Quella della Venere Vincitrice.

 

gerald bruneau foto di giorgio sacher gerald bruneau foto di giorgio sacher

Non una scultura, ma una macchina sensotropa a uso e consumo del Torbido Impero in statu nascendi: un’installazione a grandezza naturale concepita da Canova per turbare i visitatori avallando le loro idee più lubriche e libidiche sulla fama di cocotte della soeur terrible. Nel ligneo letto stile impero ingranaggi nascosti ruotavano Pauline come un pianeta sfacciato, ammiccante da ogni angolo dalla sua austera fissità a divorare lo spazio in una sequenza in movimento: prima diva semovente e inanimata di un cinema di materia, che non pago lo scultore coprì sul nudo di cera rosata perché il corpo scolpito a lume di candela lasciasse intuire sangue e carne pulsanti.

 

Tutto già pronto, dunque, per il détournement finale.

gerald bruneau al maam rebirth day 2014 gerald bruneau al maam rebirth day 2014

Pochi tocchi di luce, un minimalismo radicale che è più sberla che sberleffo: Bruneau muovendosi furtivo e allusivo à la maniere de Pauline, scaraventa Canova tra le braccia di Lou Reed evocando la femmina dominante di Von Sacher-Masoch. Venere corrotta da un semplice dettaglio, il rosso velo dell’anticonformismo che spicca sul bianco della carne di colei che aiutò a reprimere le nere rivolte di Haiti, scacco di luce alla pesantezza neoclassica dello sfondo blu: e sboccia l’aura dello spirito effimero di una Francia inconfessabile, che batte secolare nel cuore di marmo imperiale il suono dei boulevard semideserti echeggianti furtivi rientri sul far del mattino.

 

 

 

gerald bruneau paolina foto di giorgio sacher gerald bruneau paolina foto di giorgio sacher

 

VOLANTINO METROPOLITANA LONDRA VOLANTINO METROPOLITANA LONDRA incontri ravvicinato del tipo buggiani performance al maam incontri ravvicinato del tipo buggiani performance al maam gerald bruneau foto di giorgio sacher gerald bruneau foto di giorgio sacher fiorenzo zaffina work in progress per rebirth day fiorenzo zaffina work in progress per rebirth day elevator for the moon giorgio the soul of the maam elevator for the moon giorgio the soul of the maam

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I GUAI SONO DAVVERO COME LE CILIEGIE: UNA NE TIRA UN’ALTRA. NON BASTAVA ALLA MELONA DI TROVARSI UNA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE FA IMPALLIDIRE I VORTICI DEL TRIANGOLO DELLE BERMUDE: LA RAI INFIAMMA LA LEGA CONTRO FRATELLI D’ITALIA, L’AUTONOMIA SCATENA FORZA ITALIA CONTRO LA LEGA, IL PREMIERATO FA SCHIFO SIA A FORZA ITALIA CHE LEGA, ETC.- ORA GLI SCAZZI DIVAMPANO ANCHE NEL SUO PARTITO - QUEL FUOCO DI PUGLIA DI RAFFAELE FITTO, CHE SOGNA DA TEMPO DI TROVARSI CASA A BRUXELLES E LASCIARSI ALLE SPALLE LE MILLE ROGNE DEL PNRR, È ANDATO SU TUTTE LE FURIE QUANDO OGGI HA LETTO SULLE PAGINE MELONISSIME DE “IL TEMPO” CHE IL SUO NOME POTREBBE SALTARE DALLA CASELLA DI COMMISSARIO EUROPEO (DI SECONDO PIANO). IN POLE C'E' LA TAPPABUCHI ELISABETTA BELLONI - MA “IO SO’ GIORGIA”, ORMAI CERTA CHE DA URSULA VON DER LEYEN OTTERRÀ AL MASSIMO UN COMMISSARIO-STRAPUNTINO ("MEDITERRANEO"), È SEMPRE PIÙ CONVINTA CHE FITTO È L’UNICO CHE PUÒ  PORTARE TERMINE LA SCOMMESSA DEL PNRR. E NELLO STESSO TEMPO EVITEREBBE, CON I DUE ALLEATI SUL PIEDE DI GUERRA, UN PERICOLOSO SUPER-RIMPASTO NEL GOVERNO…

DAGOREPORT - IL SISTEMA, PIÙ SECCO DI UN COLPO DI MANGANELLO, CON IL QUALE LA DUCETTA STA OCCUPANDO TUTTE LE CASELLE DEL POTERE NON S’ERA MAI VISTO, SOTTO NESSUN GOVERNO - UN'ABBUFFATA COMPULSIVA DI INCARICHI PER AMICI E FEDELISSIMI, SPESSO SENZA ALCUNA COMPETENZA, RIVINCITA DI UN'ESTREMA DESTRA SVEZZATA A PANE, LIVORE E IRRILEVANZA - LA PRESIDENZA DI FINCANTIERI, SEMPRE IN MANO A MILITARI O AMBASCIATORI, È STATA OFFERTA A BIAGIO MAZZOTTA SOLO PER RIMUOVERLO DALLA RAGIONERIA DELLO STATO - FABRIZIO CURCIO E' STATO SOSTITUITO ALLA PROTEZIONE CIVILE PER FAR POSTO A FABIO CICILIANO, DIRIGENTE MEDICO DELLA POLIZIA DI STATO, CHE GIORGIA MELONI HA MOLTO APPREZZATO NEL SUO RUOLO DI COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA DI CAIVANO - A SETTEMBRE GIUSEPPE DE MITA, CARO AD ARIANNA E A MEZZAROMA, SARÀ PRONTO AD APPRODARE COME DG A SPORT E SALUTE, LA SOCIETÀ PUBBLICA CASSAFORTE DELLO SPORT 

DAGOREPORT - EIA EIA ALALA’, VENEZIA ECCOLA QUA: "IL POTERE ORACOLARE DEL CINEMA… SETTIMA ARTE O... DECIMA MUSA?" - CON L’AMPOLLOSISSIMA PRESENTAZIONE (CON PAUSE RITARDANTI E ACCELERAZIONI IMPROVVISE, PIÙ DA TURI PANDOLFINI CHE DA TURI FERRO), ABBIAMO FINALMENTE CAPITO PERCHÉ LA MELONA HA SPEDITO PIETRANGELO BUTTAFUOCO ALLA PRESIDENZA DELLA BIENNALE D'ARTE: SODDISFARE IL SUO ERUDITO TROMBONISMO DA MEGALOMANE D’ANNUNZIO SICULO-MUSULMANO - SEMMAI, CI CHIEDIAMO: PERCHÉ L’OTTIMO BARBERA, UNO DEI POCHI DIRETTORI DI SINISTRA CAPACE DI ORGANIZZARE UNA MOSTRA D’ARTE CINEMATOGRAFICA PIENA DI STAR E OTTIMI FILM, SI PIEGA AD ACCETTARE DI REGGERE PER DUE ANNI LA RASSEGNA VENEZIANA PRESIEDUTA DAL FILODRAMMATICO AEDO DELLA FUFFA CULTURALE DI DESTRA? – VIDEO STRACULT!

FLASH! – QUANTI VITTORIO FELTRI CI SONO IN CIRCOLAZIONE? DUE GIORNI FA, SU “IL TEMPO”, FELTRI1 HA ELOGIATO ROBERTO D’AGOSTINO PER IL SUO DOCU-FILM “ROMA SANTA E DANNATA”. PASSANO 48 ORE E SU “IL GIORNALE” SPUNTA IL FELTRI2 CHE, RISPONDENDO A UN LETTORE, ATTACCA DAGO PER LA POSIZIONE CRITICA DI DAGOSPIA VERSO IL GOVERNO MELONI: “SEDICENTE ESPERTI DI ARIA FRITTA”, “CORBELLERIE”, “RICOSTRUZIONI COMICHE”, “SULLA PAGINA SI RIVERSA BILE” – QUALE SARA’ IL FELTRI APOCRIFO: IL PRIMO O IL SECONDO? (MAGARI E’ SOLO UN CASO DI BIPOLARISMO SENILE)…