broken nature

UN MARZIANI A MILANO - “BROKEN NATURE” ALLA TRIENNALE: UNA MOSTRA CHE DOVREBBE ESSERE OBBLIGATORIA PER DEPUTATI, SENATORI E QUANTI GRAVITANO TRA PARLAMENTO, PALAZZO MADAMA E PALAZZO CHIGI - PROVATE, ALMENO QUESTA VOLTA, AD ADERIRE AL SOLO PENSIERO UNICO CHE CONTA: SALVARE IL PIANETA, ADESSO... ALTRIMENTI, COME DIREBBE SORDI, SO’ CAZZI AMARI" - VIDEO

 

Gianluca Marziani per Dagospia

 

 

mathieu lehanneuer

Ci sono mostre “normali” che attirano orde di scolaresche, famiglie più o meno tradizionali, utenti consapevoli dal tenore sociale diversificato. Poi ci sono esposizioni di raffinata concezione ed elaborata realizzazione, non semplici al primo impatto ma aperte ad usi e consumi molteplici. Sono queste le rare mostre con una carta in più: quella di essere - potenzialmente - una palestra tematica e morale per la classe politica del Paese, soprattutto quella - italiana - di recente e isterica evidenza. Si tratta di mostre in apparenza come le altre, legate ad un tema che il curatore sviluppa in base a intuizioni e visuali soggettive. Esposizioni, in realtà, che implicano un alto tasso pedagogico, al punto che dovrebbero diventare obbligatorie per quanti siedono in Parlamento, una specie di test a punteggio variabile, comprensivo di esame e annessa tesina per stimolare decreti legge ad hoc.

 

patricia piccinini 1

Qualcuno avanzerà le solite stupidaggini sulla Cultura come tema elitario, sull’arte contemporanea per pochi adepti, sulle caste come baluardo (ir)responsabile per membri esclusivi del Circolo Canottieri del Pensiero. In realtà bisognerebbe ripartire dalla scuola primaria della vita culturale, cambiando i modelli di pensiero fin dalle basi operative di un sistema democratico. Quindi, per capirci, educare la classe politica ad un rinnovato motore di valori, ad un legame prioritario con tematiche di seria urgenza, spostando il corpus degli eventi politici su agende eticamente responsabili, spingendo su azioni e investimenti a lungo raggio, ricreando una filiera con ripercussioni proattive sui nostri figli e futuri nipoti.

 

social label

Per quale ragione consiglierei BROKEN NATURE come esame obbligatorio di deputati, senatori e quanti gravitano tra Parlamento, Palazzo Madama e Palazzo Chigi? Perché la ventiduesima Triennale, curata quest’anno dalla momiana Paola Antonelli e da Ala Tanir, affronta le filiere del nuovo riciclo, le innovative dimensioni energetiche, il design biodinamico, il potenziale sanitario delle piante, la relazione produttiva tra uomo e animale. Una mostra indefinibile in termini di bellezza, qui poco importa ragionare sui codici estetici con cui di solito valutiamo un impianto espositivo. Penso, invece, si tratti di una mostra necessaria per tutti ma proprio tutti, un prontuario ambientale che valica il confine elitario di certi progetti, offrendosi come cibo culturale per ogni palato. Perché la XXII Triennale ci parla delle possibilità ultime con cui curare, suturare e rimarginare le ferite del Pianeta.

 

laurent gutierrez e valerie portefaix

Perché indica le soluzioni gestibili con cui elaborare nuovi habitat, nuovi sistemi di approvvigionamento, nuove concezioni del vivere sano. Perché ci fornisce gli strumenti reali con cui potremo sostituire le parti malate di una catena alimentare e tecnologica ormai allo stremo. Perché ribadisce quanto sia categorico invertire la tendenza alla sesta estinzione della specie - come predetto nel libro di Antonio Moresco “Il Grido” - , usando in modo innovativo ciò che già esiste in forma inconsapevole.

 

BROKEN NATURE è il prontuario dei temi primari che un Parlamento dovrebbe affrontare ogni giorno, impegnando risorse umane e finanziarie per l’unica questione di impellente urgenza: salvare questo bellissimo, incredibile e ancora stupefacente Pianeta Terra. Per un attimo facciamo finta che Donald Trump sia un formidabile stand-up comedian, che i fascisti siano bande di attori scelti da Corrado Guzzanti per recitare su Marte, che certe farse veronesi siano performance surreali di un movimento neodadaista. Al contempo non facciamo finta che il disastro planetario sia un tema rinviabile, perché tanto qualcuno lo risolve, tanto le multinazionali lottano per noi, tanto i potenti hanno il controllo della situazione. Controllo un cazzo, direbbe Alberto Sordi se oggi facesse uno dei suoi film veggenti, come accadde con “Io e Caterina” o “Finché c’è guerra c’è speranza”. Sotto controllo un par de palle, mentre l’agenda odierna dei grandi temi fabbrica nemici, crea divisioni, accende il populismo e se ne fotte delle urgenze reali di un mondo che ormai esige alta competenza istituzionale, coraggio senza compromessi e azioni prive di propaganda.

catalogo

 

BROKEN NATURE è un favoloso meccanismo di consapevolezza sociale, un evidenziatore di soluzioni reali, un manuale per giovani marmotte ecologiste. Leggete bene le didascalie di ogni progetto: vi si aprirà un nuovo sguardo lungo le selezionate scoperte di ricercatori, filosofi, architetti, designer, artisti, scienziati, antropologi e tutti coloro che nel mondo identificano un’urgenza, cercano la soluzione e inventano una risposta geniale.

 

Qualche esempio concreto: colture di funghi che generano oggetti indossabili; orti idroponici che, usando gli scarti dei pesci in acquario, alimentano le piante che a loro volta purificano l’acqua in cui i pesci respirano; complementi d’arredo realizzati con scarti dalla filiera dei metalli; tessuti creati coi filamenti magnetici delle vecchie musicassette; sneakers Adidas costruite sfruttando i detriti plastici del mare; stoviglie fabbricate con resti alimentari; biostampe che ricreano vasi sanguigni per la sostituzione funzionale di organi; robot domestici dall’aspetto umano e dal forte tenore empatico; moduli d’abbigliamento per coloro che vivono su sedie a rotelle…

 

broken nature triennale

Scoprite quante robe si possono fare con gli scarti alimentari, industriali, marini, domestici. Scoprite questo caleidoscopio di idee progettuali, tutte facilmente realizzabili, a portata di volontà condivisa. Il senso della mostra è che, non esistendo puro scarto, tutto rientra in una catena ciclica di idee virtuose che uniscono la funzione ad una forma attuale, intelligente, esteticamente consona. D’altronde, se immaginiamo quante cose fantastiche si possono fare con la merda, sarà semplice guardarci attorno con occhi rinnovati, dando uno switch etico alle nostre sicurezze acquisite.

 

Cari politici che del presente conoscete la pura cronaca e quasi mai la sostanza profonda, fidatevi quando vi si presenta il conto e vi si indica la retta via, quella che taluni smarriscono in una Roma mignottona e distraente. Se qualcuno ribadisce che molti di voi non sono sintonizzati sul mondo in evoluzione, evitate le faccine irate da dibattito televisivo, quando il solo riciclo che vi colpisce è quello del vostro futuro in carriera. Provate, almeno questa volta, ad aderire al solo pensiero unico che conta: SALVARE IL PIANETA, adesso... altrimenti, come direbbe Sordi nel finale del suo film mai fatto, so’ cazzi amari.

scott bodenner mix tapeanna citelli raoul bretzel capsula mundi 1Gianluca Marzianiabel rodriguez

 

Gianluca Marziani

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...