balthus 9

I NUOVI TALEBANI AMERICANI - PETIZIONE PER RIMUOVERE IL QUADRO DI BALTHUS DAL METROPOLITAN MUSEUM DI NEW YORK. LE SUE ‘LOLITE’ ISTIGHEREBBERO ALLA PEDOFILIA - STRINATI: ‘NON SI PUÒ SANZIONARE UN CAPOLAVORO. PERSINO IL PAPA RIFIUTÒ LA RICHIESTA DI EL GRECO DI DISTRUGGERE IL GIUDIZIO UNIVERSALE' - GURRADO: ‘NEL MONDO FATATO DELLA CORRETTEZZA POLITICA L’ESSERE SEMPRE PIÙ SENSIBILI È SIGNIFICATIVAMENTE AIUTATO DALL’ESSERE SEMPRE PIÙ IGNORANTI’

 

1. SE L'ARTE È AL DI SOPRA DI QUALSIASI CENSURA

Claudio Strinati per ‘Il Messaggero

 

balthus

È lecita una certa perplessità sulla petizione contro un quadro di Balthus al Metropolitan di New York visto da alcuni come una istigazione alla pedofilia. Ognuno è libero di pensarla come vuole su un argomento così delicato ma risulta che la via dell'Inferno sia lastricata dalle migliori intenzioni.

 

Si può altrettanto legittimamente sostenere che Balthus non fosse affatto un pedofilo e che l'accusa di istigazione a tale reato sia una forzatura maldestra anche considerando che, essendo scomparso, non potrebbe difendersi. Però lo spunto è interessante in questo momento storico in cui sembrerebbe di notare una sorta di caccia alle streghe (dove però le streghe sono maschi) nelle implacabili e presuntivamente sacrosante accuse rivolte soprattutto ai boss della cinematografia, tra produttori, registi, attori. Le molestie sono notizie all'ordine del giorno dove stentano a trovare spazio serene e argomentate posizioni garantiste nella apparente coincidenza dell'atto di accusa con la sentenza passata in giudicato di condanna.

BALTHUS

 

Ora non dico che questa situazione sia giusta o ingiusta. Dico però che quell'argomento delle molestie rientra a pieno titolo in quel campo giuridico che non coincide con quello estetico. Ed è bene valutare questa distinzione quando emergono tentativi, che verrebbe da considerare alquanto oscurantisti in linea di massima, di censurare e sanzionare l'arte.

 

BALTHUS 1

STRUMENTI GIURIDICI

La censura e la sanzione sono, infatti, strumenti giuridici indubbiamente basati su fattori morali, e questa constatazione, se condivisa, dovrebbe ricordarci che di fronte a casi di sospetto oscurantismo culturale bisogna disporre di una equilibrata valutazione proprio per capire di quale argomento stiamo parlando e con quali strumenti concettuali. Io mi concentrerei su una osservazione di principio: i comportamenti umani sono censurabili e sanzionabili sulla base di regole e normative vigenti in ciascun contesto politico e giuridico.

 

BALTHUS 2

E queste normative sono considerate dalla comunità come giuste. O anche ingiuste ma in questo caso la democrazia dice che quella norma ingiusta va eliminata con una procedura identica a quella che portò a proclamarla precedentemente come giusta. Dopodichè valuteremo, anzi valuteranno i competenti, se le molestie siano avvenute e quale è la gravità sanzionabile.

 

I comportamenti sono sanzionabili da norme giuste. L'arte no.

Perché l'arte non è comportamento, persino il film, il video o l'installazione. Non è vita quotidiana ma è un'altra dimensione che obbedisce alle sue regole e alle sue prescrizioni, compresa l'avanguardia più avanguardia che si possa concepire.

Si può obbiettare: ma chi dice che quella è arte? Chi è del mestiere, come si fa per quel che riguarda le molestie. Il quadro di Balthus, secondo me che sono del mestiere dell'arte, non è sanzionabile non perché è un quadro moralmente ineccepibile ma perché è un quadro.

 

BALTHUS E SETSUKO

I rivoluzionari francesi in un primo momento sanzionarono l'arte come se le opere d'arte fossero persone che si comportano bene o male secondo le normative vigenti. Le sanzionarono perché erano statue raffiguranti i Re. Quindi le hanno distrutte, sanzionandole con la pena di morte. Nel Cinquecento San Pio V sanzionò le statue antiche nude con la reclusione. Le fece incarcerare, forse perché prevedeva un successore, santo come lui, ma più colto in campo artistico, che le avrebbe liberate.

 

LE MUTANDE

balthus

Ma quando il giovane pittore Theotokopoulos detto poi El Greco pensò che, godendo della protezione dei Farnese, avrebbe potuto averle tutte vinte sbagliò. Va dal papa e gli dice: Santità, il Giudizio Universale di Michelangelo è scandaloso anche adesso che ha le mutande messe dal collega Daniele da Volterra. Se mi autorizza glielo rifaccio io e molto meglio, sicuramente più devoto. Lo demolisca.

 

balthus

Il papa, sarà stato pure oscurantista, ma non era scemo o soprattutto aveva chiara la distinzione tra arte, religione e filosofia anche se non aveva ancora letto Hegel. Aveva letto però i Vangeli e ricordava come Nostro Signore Gesù Cristo, di cui egli indegnamente era Vicario in terra, avesse stigmatizzato i sepolcri imbiancati.

 

Fu all'altezza di quell'austero e dotto insegnamento. L'arte è la produzione di cose presenti nella realtà politica e giuridica, ma in quanto tali, non in quanto realtà politica e giuridica. Kant lo ha già chiarito e possiamo tutti dargli retta. L'arte non ha altro interesse che quello di essere tale. Di piacerci o dispiacerci.

balthus 4

 

Ma non ci suggerisce niente di male e forse nemmeno niente di bene. Al più ci fa bene. Se volessimo essere oscurantisti fino in fondo, non trasmettiamo Gomorra perché gli orrori che ci mostra sono indegni e ignobili, come la pedofilia. Ma Gomorra è un serial, e non un serial killer. È un serial televisivo. Balthus rappresenta una situazione di latenza e sospensione, di stasi e di subliminale angoscia. Lo aveva imparato forse da De Chirico a ragionare così, e quando quel quadro oggi del Metropolitan è uscito dallo studio dell'artista è rimasto ed è un quadro.

L' unica sanzione che può tollerare è che non ci piaccia. Ma va bene lo stesso.

 

 

2. NEL MONDO FATATO DELLA CORRETTEZZA POLITICA L’ESSERE SEMPRE PIÙ SENSIBILI È SIGNIFICATIVAMENTE AIUTATO DALL’ESSERE SEMPRE PIÙ IGNORANTI

lelia caetani kw8e u43110124625196ybd 1224x916@corriere web roma 593x443

Antonio Gurrado per www.ilfoglio.it

 

Quasi in diecimila ormai hanno sottoscritto la petizione che richiede al museo Metropolitan di New York di far sparire un quadro di Balthus, “Thérèse dreaming”, in quanto ritrae una ragazzina piuttosto scosciata che potrebbe ispirare pensieri pedofili. Forse questi quasi diecimila non sanno che la polemica al riguardo è fortemente esagerata: lo ha ammesso la stessa prima firmataria della petizione, che dopo avere fatto scalpore è scesa a più miti consigli in una versione aggiornata della propria richiesta.

balthus self portrait 1940

 

“Non pretendo che il dipinto venga censurato o distrutto”, ha scritto, “ma chiedo al museo di essere più coscienzioso nel contestualizzare le opere: può farlo spostando il quadro in un’altra galleria o fornendone una descrizione più contestualizzata”.

 

balthus alice

 Probabilmente quelli che continuano a firmare, fra i quasi diecimila, non si sono accorti che una bigotta censura nobilitata dalla correttezza politica si è ridimensionata a dibattito su dove appendere un quadro e con quale targhetta. La prima firmataria ha concesso che si accontenterebbe di vedere scritto qualcosa come “Alcuni visitatori trovano disturbante questo quadro a causa dell’infatuazione di Balthus per le ragazzine”. Poca roba, dunque. L’infatuazione di Balthus è risaputa, tanto che lo stesso Metropolitan l’aveva espressamente richiamata in un avvertimento per i più sensibili visitatori di una vecchia retrospettiva dedicata al pittore francese.

 

balthus1 max

Altro che censura, è proprio questo il punto: come può la prima firmataria stendere una petizione del genere rivelando di essere rimasta scioccata dalla visione di un quadro di ottant’anni fa, celeberrimo, di un autore la cui predilezione mascalzona è da tempo di dominio pubblico? Sarà che nel mondo fatato della correttezza politica l’essere sempre più sensibili è significativamente aiutato dall’essere sempre più ignoranti.

BALTHUS GIRLS BALTHUS CON LA MOGLIE SETSUKO balthus

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…