lipitensione colesterolo pressione

CHE COLPO AL CUORE! IN ITALIA LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI SONO ANCORA LA CAUSE DEL 36% DEI DECESSI - MOLTO PERICOLOSA E' LA LIPITENSIONE, LA CONDIZIONE IN CUI SIA LA PRESSIONE CHE IL COLESTEROLO SALGONO OLTRE IL LIVELLO DI GUARDIA - CONTA MOLTO LO STILE DI VITA MA IN EUROPA TRA GLI ADULTI POCO MENO DI UNO SU QUATTRO SI MUOVE QUANTO DOVREBBE: QUASI IL 40% DEI SOGGETTI DA I 50 E I 70 ANNI HA IL CULO INCHIAVARDATO ALLA SEDIA...

Federico Mereta per www.lastampa.it

 

LIPITENSIONE

Più sono i nemici, più occorre predisporre le adeguate contromisure per affrontarli. La metafora bellica ben si presta alla situazione del cuore di tante persone in Italia, dove le malattie cardiovascolari sono ancora la causa del 36% dei decessi. In questo caso, l'alleanza pericolosa per la salute di cuore ed arterie ha un nome: lipitensione. 

 

E' la particolare condizione in cui sia la pressione sale oltre i livelli di guardia sia il colesterolo Ldl, quello cattivo, tracima oltre la soglia desiderata. Stando alle ricerche, è più facile che una persona presenti entrambi i fattori di rischio, soprattutto con l'età che avanza. 

 

E proprio per queste persone, in base all'effettivo pericolo per cuore e arterie, occorre studiare strategie su misura per controllare la situazione.

 

COLESTEROLO

"In prevenzione primaria conta molto lo stile di vita: bisogna fare attività fisica (in Europa tra gli adulti poco meno di uno su quattro si muove quanto dovrebbe), combattere la sedentarietà (quasi il 40% dei soggetti tra i 50 e i 70 anni non si muove a sufficienza) combattere il fumo e agire anche sulle condizioni economiche e sociali - spiega Leonardo De Luca, che lavora presso la Cardiologia dell'Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma - la situazione ovviamente si fa più complessa se si parla invece di prevenzione secondaria, ovvero di persone che già soffrono di patologie cardiovascolari.”

 

“In questi casi bisogna avere obiettivi ben più stringenti per contrastare la lipitensione, con valori ammessi di colesterolo Ldl e pressione arteriosa che necessitano di trattamenti farmacologici per essere raggiunti. Pensate che chi ha livelli di questi due parametri oltre i limiti può presentare un rischio di malattia cardiovascolare e di decesso che può essere anche undici volte maggiore rispetto a chi invece presenta livelli nella norma". 

 

LIPITENSIONE

Il problema, in questi casi, è duplice. Da un lato occorre individuare chi è rischio, dall'altro, questa è la sfida, fare in modo che assuma regolarmente i trattamenti indicati dal medico. Purtroppo le statistiche dicono che l'aderenza alle cure è uno scoglio difficile da superare: in chi soffre di "lipitensione", in due casi su tre dopo soli sei mesi da un evento acuto la popolazione a rischio non segue pedissequamente le cure.

 

 E, altrettanto con dispiacere, i cardiologi rivelano che basterebbe una valida aderenza ai trattamenti per avere un 20-25% di rischio in meno di sviluppare una malattia. "Oggi sappiamo che la mancata aderenza può essere considerata un vero e proprio fattore di rischio aggiuntivo per i cardiopatici - segnala De Luca - basti pensare che anche il Piano Nazionale Cronicità del Ministero della Salute segnala come occorre individuare soluzioni che consentano di aumentare questo parametro per un più efficace controllo dei rischi. 

 

colesterolo

“In questo senso va la raccomandazione verso le cosiddette "polipillole", ovvero compresse che consentano di somministrare in un'unica soluzione diversi principi attivi, sia per il solo controllo dell'ipertensione sia per ridurre tanto i valori della pressione arteriosa quanto quelli del colesterolo Ldl. Oggi la Società Europea di Cardiologia consiglia proprio questa strategia già in fase iniziale in chi soffre di "lipitensione", visto che consente di ottenere esiti migliori sia in termini di eventi ischemici come l'infarto sia di mortalità". 

 

colesterolo

Come se non bastasse, ci sono anche studi che mostrano come la semplicità di somministrazione per i pazienti ipertesi, "compattando" i farmaci possa anche avere un beneficio superiore rispetto ad un aumento del dosaggio del singolo medicinale. Si tratta di informazioni importanti in termini di gestione delle persone a rischio cardiovascolare che oggi, complici le problematiche diffuse a carico del metabolismo, sono sempre più frequenti.

 

pressione 3

"C'è un altro dato che fa riflettere in senso positivo - conclude l'esperto - ci sono osservazioni che mostrano come l'associazione di una statina per ridurre il colesterolo possa influire positivamente sui livelli di pressione ottenibili con la terapia antipertensiva e come i farmaci per ridurre la pressione in combinazione con quelli per la dislipidemia possano dare un ulteriore vantaggio sotto l'aspetto del controllo delle Ldl.”

 

“Se a questo si aggiunge la maggior aderenza che il paziente può avere grazie al minor numero di "appuntamenti" con le terapie, si può dire che la polipillola, quando l'indicazione è appropriata, può rappresentare un'arma efficace per controllare la "lipitensione" nei soggetti a rischio cardiovascolare".

pressione 1pressione 2COLESTEROLO sanguestile di vitaCOLESTEROLO COLESTEROLO COLESTEROLO COLESTEROLO COLESTEROLO COLESTEROLO

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”