fauci due mascherine

LASCIATE PERDERE LA MASCHERINA: USATENE DUE! - LA CONFERMA ARRIVA DAGLI USA: LA DOPPIA COPERTURA SERVE A FAR MEGLIO ADERIRE LA PRIMA MASCHERA, E A EVITARE CHE L'ARIA FLUISCA LATERALMENTE - PER EVITARE I DIFETTI DELLE MASCHERINE SANITARIE TROPPO CEDEVOLI, BISOGNA RENDERLE PIÙ ADERENTI: IN QUESTO MODO LA TRASMISSIONE DEL VIRUS E’ RIDOTTA DEL 96,5%...

Anna Guaita per “il Messaggero”

 

Se una funziona, due funzionano meglio. Già da tempo negli Usa si era diffusa la convinzione che indossare due maschere anziché una sola fosse preferibile. Dopotutto varie personalità bene informate, a cominciare dallo stesso dottor Anthony Fauci, si erano viste in giro con una mascherina sanitaria celeste coperta da una di tessuto a trama fitta.

mascherina ffp2 3

 

Infine, mercoledì scorso, è venuta la conferma dei Cdc, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, che hanno effettuato un esperimento in laboratorio per confermare scientificamente che la teoria è fondata: meglio due mascherine che una sola. C' è tuttavia da fare un distinguo importante, e cioè che i Cdc hanno condotto l' esperimento solo con due tipi di mascherine - una sanitaria e una di tessuto - e non si può essere certi che l' eccellente efficacia dimostrata dal test sia riproducibile se si cambia il tipo di copertura facciale.

 

mascherina ffp2 4

BEN ADERENTE

I tecnici dei Cdc hanno preparato due manichini che imitavano la funzione respiratoria, e hanno provato varie situazioni, la prima con solo un manichino che indossava una maschera sanitaria, la seconda con il manichino che indossava due maschere, una sanitaria e una di tessuto, e la terza con tutti e due i manichini con maschere sanitarie ben aderenti al volto coperte da una maschera di stoffa.

 

Ebbene, se nel primo caso la maschera riusciva a fermare solo il 42% delle goccioline respiratorie, nel secondo si arrivava all' 83%, mentre nel terzo caso, con tutti e due i manichini debitamente coperti, si saliva al 96,5%. In gran parte la doppia copertura serve a far meglio aderire la prima maschera, e a evitare che l' aria fluisca lateralmente. Per evitare i difetti delle mascherine sanitarie troppo cedevoli, suggeriscono i Cdc, si potrebbe però semplicemente renderle più aderenti.

 

striscia inchiesta mascherine u mask

Già da mesi ad esempio viene insegnato alle infermiere degli ospedali come fare un nodo agli elastici che devono passare dietro alle orecchie. Il nodo va fatto vicinissimo alla maschera, e il tessuto va piegato all' interno, in modo che lungo la guancia ci sia una maggiore aderenza. La maschera deve essere formata almeno di tre strati, e deve coprire bene anche il mento. Inoltre i Cdc raccomandano di non toccare mai la parte anteriore della maschera per aggiustarsela meglio. Su quella parte sono depositate le goccioline respiratorie degli altri e potrebbero facilmente contenere virus.

 

Per aggiustare la mascherina, bisogna sempre agire sugli elastici. E comunque mai tenerla sotto il naso, anche questo un errore spesso compiuto per distrazione. Il test non è stato condotto con maschere del tipo N95, giudicate già da sole in grado di proteggere dal 95% dei virus.

 

mascherina jeans e sorriso

La raccomandazione della doppia copertura giunge negli Usa in coincidenza con il diffondersi della variante inglese del Covid, che si sta dimostrano estremamente contagiosa e pericolosa. Secondo Anthony Fauci entro la fine di marzo la variante inglese sarà la versione dominante del virus negli Usa. Per l' appunto, dopo una terza ondata micidiale, che ha fatto salire il numero dei morti oltre 475 mila, si stava proprio in questi giorni registrando una lieve flessione nel numero dei ricoveri. L' ottimismo davanti a questi dati è stato subito gelato dal timore della diffusione a tappeto della variante inglese, e da lì la raccomandazione dei Cdc affinché la gente si protegga ancora meglio.

 

L' OBBLIGO

Certo c' è da dire, come ricorda il professor John Brooks, uno degli autori dei test, che ancora non è stata neanche vinta la battaglia perché tutti indossino almeno una maschera, nonostante «ci siano prove convincenti che nelle comunità che adottano la copertura facciale, le infezioni calano».

fabbrica di mascherine

 

In 14 degli Stati dell' Unione le maschere sono obbligatorie e il presidente Biden le ha rese obbligatorie negli uffici e i luoghi federali, ma sono ancora milioni coloro che le rifiutano. Fauci insiste che probabilmente sarà necessario invece indossarle fino a tutto l' autunno prossimo, nonostante la diffusione del vaccino. Il lavoro dell' immunologo italo americano è stato riconosciuto dalla National Italian American Foundation (NIAF) che ha annunciato due borse di studio a lui intitolate per ricercatori italiani che lavorino nel campo delle malattie infettive in Italia e italo-americani negli Usa.

Ultimi Dagoreport

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")