CASELLO DI CARTA – È ARRIVATA L’OFFERTA FINALE DEL CONSORZIO GUIDATO DA CDP SU AUTOSTRADE, CHE CONFERMA LA VALUTAZIONE DA 9,1 MILIARDI DI ASPI. SONO STATE RICONSIDERATE LE GARANZIE CHE ATLANTIA DEVE DARE PER GLI INDENNIZZI (DA 1,5 MILIARDI A 870 MILIONI) E ALLA HOLDING SARANNO ANCHE RICONOSCIUTI GLI EVENTUALI RISTORI-COVID. NON SE FANNO MANCA NIENTE…

-

Condividi questo articolo


fabrizio palermo foto di bacco (1) fabrizio palermo foto di bacco (1)

Teodoro Chiarelli e Francesco Spini per "la Stampa"

 

Un'altra serata di passione, ma alla fine l'agognata offerta definitiva di Cdp ad Atlantia per l'88% di Autostrade (Aspi) è finalmente partita. Nella notte è stata recapitata, preceduta da regolare Pec, ai vertici della holding infrastrutturale controllata al 30% dalla famiglia Benetton, il presidente e l'amministratore delegato, Fabio Cerchiai e Carlo Bertazzo.

 

crollo ponte morandi crollo ponte morandi

Dal punto di vista del prezzo, l'offerta di Cassa Depositi e Prestiti e dei fondi Macquarie e Blackstone conferma la valutazione da 9,1 miliardi del 100% di Aspi. Su questo punto la discussione non si è mai riaperta.

 

LA RENDITA DI AUTOSTRADE PER L'ITALIA LA RENDITA DI AUTOSTRADE PER L'ITALIA

Dopo l'inatteso stop di sabato che, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stato determinato da alcuni dubbi all'interno del governo (tra i più cauti qualcuno cita l'economista bocconiano Francesco Giavazzi, consigliere economico del premier Mario Draghi) il lavoro è proseguito nei tempi supplementari con lo stuolo di advisor al fianco di Cdp, ovvero Credit Suisse, Citi e Unicredit.

 

le carcasse delle auto sotto il ponte morandi le carcasse delle auto sotto il ponte morandi

E sarebbero state così riconsiderate le garanzie che Atlantia deve dare per i probabili indennizzi cui Aspi sarà chiamata. La cifra originaria, pari a 1,5 miliardi, ne esce quasi dimezzata. Gli «indemnity basket» restano due - uno per i danni indiretti dal crollo del ponte Morandi, l'altro per una vecchia causa col ministero dell'Ambiente per la Variante di Valico - per una cifra totale di circa 870 milioni.

 

FRANCESCO GIAVAZZI - DALLA SUA PAGINA FACEBOOK FRANCESCO GIAVAZZI - DALLA SUA PAGINA FACEBOOK

Per il rischio legato alla tragedia del Morandi la richiesta sarebbe tra 600 e 700 milioni. Il resto sarebbe dedicato alla causa: ben meno degli 819 milioni di danni chiesti in origine dal ministero. Alla holding saranno riconosciuti pro quota gli eventuali ristori-covid concessi ad Aspi.

 

Toccherà ora al cda di Atlantia soppesare l'offerta per poi farla mettere ai voti dai soci in un'assemblea che verrà convocata entro la prima quindicina di maggio. Ma non c'è sono Aspi nell'orizzonte di Cdp.

 

luciano benetton luciano benetton

In un anno di grande crisi e sofferenza dovuto alla pandemia, Cassa Depositi e Prestiti ha tenuto. E ha giocato un ruolo non secondario a sostegno del Paese, mobilitando 39 miliardi di euro a livello di gruppo - 22 miliardi dalla sola Spa - a beneficio di imprese, infrastrutture e Pubblica amministrazione e Cooperazione internazionale.

 

Un'attività importante, sostenuta dal risparmio postale, che ha raggiunto i 275 miliardi di euro, con una raccolta netta mai così alta dal 2013 e in rialzo del 4% rispetto al 2019. Anche grazie alle iniziative lanciate nel corso dell'anno in termini di nuovi prodotti e servizi digitali, che hanno consentito una forte crescita delle vendite sul canale online (+75% rispetto all'anno precedente).

 

soccorsi dopo il crollo del ponte morandi soccorsi dopo il crollo del ponte morandi

La raccolta complessiva del gruppo è invece aumentata del 6% a 378 miliardi di euro. Ne fanno parte la raccolta da banche e clientela (83 miliardi di euro: +16% rispetto al 2019) e quella obbligazionaria (21 miliardi, +8%), che ha visto Cdp confermare il ruolo di leader in Italia nella finanza sostenibile con 3 nuove emissioni social per complessivi 2,5 miliardi di euro.

 

Il presidente Giovanni Gorno Tempini e l'ad Fabrizio Palermo hanno sottolineato l'impegno crescente per sostenere il territorio, la sempre maggiore fiducia da parte dei risparmiatori postali e la rafforzata solidità economico-finanziaria, nonostante le partecipate, alle prese con l'emergenza covid (Eni ha impatto da 2,5 miliardi), abbiano pesato sull'utile consolidato del gruppo, chiuso a 1,2 miliardi di euro.

giovanni castellucci con il plastico del ponte morandi a porta a porta giovanni castellucci con il plastico del ponte morandi a porta a porta una veduta del moncone del ponte morandi da una finestra di via fillak una veduta del moncone del ponte morandi da una finestra di via fillak CASELLO CASELLO frame del video della guardia di finanza sul crollo del ponte morandi di genova frame del video della guardia di finanza sul crollo del ponte morandi di genova il crollo del ponte morandi il crollo del ponte morandi fabrizio palermo foto di bacco (2) fabrizio palermo foto di bacco (2)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…